Capitolo 4

24 3 0
                                    

Arrivato in Corea erano le 10 di sera, i miei occhi diventarono lucidi dall'emozione -finalmente ho realizzato il mio sogno- dissi tra me e me togliendomi le lacrime dagli occhi. Ero abbastanza stanco così prendo le valige e vado a prendere un taxi per poter arrivare all'hotel.

Arrivo all'hotel e non ci potevo ancora credere di essere veramente venuto in corea, entro dentro per prendere la chiave per poi andare a prendere l'ascensore per andare nella camera che avevo prenotato prima di partire, controllo il numero della stanza, arrivo davanti alla porta, la apro e vedo una camera bellissima con un letto matrimoniale, da entrambi i lati del letto c'erano due mensole con delle lampade sopra, la camera dava su un bellissimo paesaggio che non avrei mai pensato di poter vedere, nel bagno c'e sia la vasca da bagno anche abbastanza grande e anche la doccia poi un lavandino vicino la vasta con un grande specchio contornato da delle piccole lucine bianche per rendere più bella l'atmosfera.

Appoggio le valige in un angolo della stanza per poi andare la fare un bagno caldo. Uscito dal bagno andai a rendere il pigiama che si trovava ancora nella valigia con solo un asciugamano attorno alla vita mentre c'erano ancora delle gocce d'acqua che cadevano sul mio petto dai capelli, mi misi il pigiama e andai subito a dormire per svegliarmi presto il giorno successivo per visitare il posto.

Il giorno dopo mi sveglio con la suoneria del telefono, mi alzo e mi cambio per poi uscire, indossavo una maglietta bianca semplice,  sopra la maglietta una camicia a quadri di varie dimensioni, indossavo dei jeans neri attillati con degli strappi al livello delle ginocchia, come scarpe volevo indossare delle timberland visto che mi piace indossare solo quelli ma oggi mi misi delle superstar della adidas. esco di casa per andare a prendere un cappuccino con un cornetto, finito di fare colazione vado in giro per la città per esplorarla un pochino.

Misi le mie cuffiette per ascoltare la musica mentre girovagavo come un bambino in un negozio di giocatoli. continuavo a camminare per la città stando nei mie pensieri, all'improvviso sbatto contro una persona per poi cadere per terra, alzo lo sguardo per vedere contro chi ho sbattuto, aveva delle timberland come quelle che volevo mettermi io, dei jeans strappati un po ovunque ma sulle ginocchia aveva dei buchi ce si potevano le sue ginocchia, una maglietta nera e con sopra una giacca aperta lunga fin sopra le ginocchia di colore nero, in faccia aveva una mascherina sempre di colore nero e indossava anche un cappello di colore rosso tendente al colore del vino, si intravedeva un ciuffo di colore castano tendente al biondo che gli arriva fon sotto le sopracciglia e aveva degli occhi color nocciola.

???: tutto bene? -chiede porgendo la mano per aiutarmi ad alzarmi

io rimango senza parole -t-tutto bene grazie- dico alzandomi da terra tenendo la sua mano, in quel momento arrossisco tenendo ancora la sua mano.

???: scusa e che non guardavo dove andavo -disse lui per poi togliersi per un secondo la mascherina per sorridermi per poi rimettersela apposto.

Appena vidi il suo sorriso era bellissimo, rimango incantato al suo sorriso che assomiglia moltissimo a un coniglietto molto carino -non e colpa tua ma mia, sono appena arrivato e stavo osservando i paesaggi che questa città può offrire senza guardare dove camminavo- gli rispondo arrossendo.

???: questa città mi fa anche a me la stessa cosa quando cammino e neanche io non guardavo dove camminavo- dice lui guardandosi intorno come feci io.

Io: comunque i-io mi chiamo Alex, piacere di conoscerti -dico mentre le mie orecchie e le mie guance diventano di un colore rosa tendente al rosso mentre involontariamente stringo un po più forte la sua mano.

lui mi guarda e mi sorride per poi lasciare la mia mano -piacere io sono jungkook, comunque in uno di questi giorni posso farti vedere la cita se voi? 

Io in quel momento diventavo sempre più rosso a pensare che vuole che mi veda ancora, gli sorrido dicendo imbarazzato -volentieri, ma come ci possiamo incontrare se non sappiamo niente di nessuno?

Jungkook: tieni -mi dice dandomi un bigliettino con scritto sopra un numero- scrivimi quando vuoi per farti vedere la città, va bene? 

in quel momento non dissi più nulla, annuisco soltanto per poi vederlo andare via.



Spazio autore

questo capitolo è un pò più lungo anche se li vorrei fare tutti così, cercherò di farli sempre cosi, niente, non so più cosa dire, spero che vi piaccia e Holaa.

L'incontro con la passioneWhere stories live. Discover now