Durante le ore successive non feci altro che pensare ai suoi occhi: erano di un blu profondo come l'oceano e dicevano tanto... mostravano sofferenza.
Dall'incontro nella non avevo più visto quel ragazzo, non sapevo se era tornato a casa o se fosse rimasto in ospedale. Ma che film mentali mi facevo!!! Era la prima volta che lo avevo visto in vita mia e mi faceva provare così tante emozioni in così poco tempo.
Prosegui la giornata tranquillamente e cercai di scacciarmelo dalla testa: incontrai molti bambini che avevano la testa avvolta da una bandana e i loro occhi erano marchiati da profonde occhiaie di un viola pallido, volevano giocare e volevano essere felice anche se date le circostanze, non era facilissimo. Tuttavia come sempre cercai di fare il mio meglio.
Alla fine della giornata, ero stremata perché avevo passato le ultime ore a portare ai bambini dolci e cioccolate e nonostante la gioia che loro mi davano, mi ero stancata davvero tanto. Così mentre mi incamminavo verso casa iniziai a ripensare tutti i bei momenti che avevo passato assieme a quei bambini, poi però dal nulla mi venne in mente il ragazzo, quel ragazzo e i miei pensieri si trasformarono in realtà quando sentì qualcuno ansimare. Mi diressi velocemente verso il punto dal quale proveniva il suono e una volta arrivata trovai lui: era disteso per terra vicino ad un cassonetto e aveva gli occhi iniettati di sangue, teneva con se una bottiglia di birra e ogni volta che provava ad alzarsi ricadeva su se stesso. Quindi mi avvicinai e provai ad aiutarlo solo che lui mi urlò contro però dopo altri tentativi si fece aiutare; lo portai su una panchina e gli fece bere dell'acqua solo che dopo poco rimise tutto quello che aveva ingerito poche ore prima. Così quando si fu ripreso iniziai a parlargli dolcemente:
< Ehi...> ero titubante < come ti senti >
Nessuna risposta
< Sai dirmi come ti chiami ?> insistetti < Sai ci siamo visti in ospedale.. io, non so se ti ricordi... >
Non poté finire di parlare che mi interruppe: < Senti, te l'ho già detto prima e non te lo ripeterò una terza volta, mi devi lasciare in pace e non seguirmi, vai a fare la carità da qualche altra parte >.
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Per andare avanti mi basta un po' di te
Chick-LitAbby ha 18 anni e non sa cosa significa vivere... Abita in una casa stupenda assieme ad una famiglia perfetta; non è una di quelle ragazze che vuole essere al centro dell'attenzione, ma vuole rimanere nascosta nel suo mondo e mantenere tutti i suoi...