capitolo 4

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Questa mattina non ho incontrato né Jason né il suo divertimento, che lui si ostina a chiamare ragazza. Verso le sei di mattina ho sentito una macchina mettersi in moto dal parcheggio della villa e presumo sia la costosa auto di quel ragazzo irritante. Ho cercato di evitare mia sorella e il suo ricco fidanzato, ma il pomeriggio sono stata costretta a vedere Hanna, e salire in macchina con lei.
Il giorno precedente mi avevano avvertita che avrei dovuto comprare un abito per la festa organizzata per me e Jason.

<< Dormito bene?>>
<< Alla grande.>>
Fisso tutto ciò al di fuori del finestrino, non perché sia particolarmente interessante, ma preferisco evitare le situazioni imbarazzanti che potrebbero crearsi all'interno della macchina.
Hanna è al volante della sua nuova Range Rover bianca e io sono seduta di fianco a lei.
<< Allora raccontami, lo hai il fidanzato?>>
Peggio di una nonna.
Adesso capisco perchè siamo proprio sorelle, ha la testa dura proprio come me. Vuole risposte, e non si arrenderà finché non le avrà.
<< No, penso che i ragazzi siano tutti inutili, ti usano e basta.>>
Continuo a guardare fuori, ma sento il suo sguardo su di me.
<< Ti assicuro che se trovi la persona giusta, lo capisci subito.>>
<< Grazie mille, adesso so perché ci hai abbandonato.>>
<< Crystal ti prego, puoi non pensarci più e cerchiamo di risolvere le cose?>>
<< Come faccio a non pensarci?! se fossi nei miei panni capiresti, ma invece hai vissuto nella felicità tutti questi anni! Non scorderò mai quello che hai fatto passare solo a noi.>>
<< Magari perchè non volevo continuare a vivere in quella merda!>>
<< Potevi portarci con te, sei solo egoista!>>
<< Per una volta ho fatto bene a pensare solo a me stessa!>>
Il silenzio cala nell'auto, sono sicura che ogni volta che proveremo a parlare finirà male.
Forse dovrei darle una possibilità, ma lo giuro, è più forte di me.
<< Siamo arrivate, dai andiamo a trovare un bel vestito.>>
Lo vedo, si sforza ad essere calma e gentile con me, e questo lo devo apprezzare.

Dopo aver girato vari negozi e aver visto vestiti troppo eleganti e appariscenti per i miei gusti, passo una vetrina dove sono esposti sui manichi dell'abiti che si possono definire nel mio stile. Non che avessi mai avuto la possibilità di indossarne uno, ma potrei definirlo il "vestito dei sogni".
<< Possiamo entrare qua?>>
Mia sorella mi guarda colpita, è la prima richiesta che ho fatto oggi, oltre a chiedere se potevamo uscire da tutti quegli altri negozi.
<< Certo, su vieni!>>
È davvero eccitata, molto più di me.

Ho provato vari vestiti, ma la maggior parte di questi stavamo bene al manichino, ma non a me.
Arriva il turno di un vestito lungo fino ai piedi color rosa confetto, con un corpetto semitrasparente decorato con dei delicati fiori.
Sono sicura, è l'abito giusto per me.
<< Crystal sei bellissima, e il vestito è stupendo.>>
Questa volta Hanna aveva ragione.
<< Ma costa quattrocento euro, è davvero troppo per un vestito e poi..>>
<< Crystal, questo è il minimo che possiamo fare per te!>>
<< Ti ho già detto che i soldi non possono risolvere tutto.>>
<< Non è questione di soldi, ti voglio regalare una serata indimenticabile, e con questo vestito lo sarà sicuramente.>>
Riesco a farmi convincere, mia sorella paga l'abito e usciamo tutte e due soddisfatte dalla boutique.

<< Ti va se stasera ceniamo fuori? Solo io e te.>>
Rimango colpita dalla sua proposta.
<< Dipende.>>
<< Da cosa? Farò tutto quello che vuoi!>>
Scoppia in una risata, quella risata che amo tanto.
<< Perfetto, allora niente ristoranti lussuosi e costosi, andiamo in un fast food a ingozzarci di hamburgers e patate fritte!>>
All'inizio sembra un po' confusa ma subito dopo mostra ancora i suoi denti perfetti.
<< Ci sto!>>

Questo è il suo passato ma non solo.
Non potrà negare che tutto questo fa ancora parte di lei. Non so cosa mi aspetta nel futuro, non so cosa aspetta a lei ma so che dobbiamo viverci il momento, e non possiamo fare finta che va tutto perfettamente.
A me va tutto uno schifo, me cerco sempre di cogliere il lato positivo delle cose.
<< Era da tantissimo che non mangiavo un hamburger!>>
<< Visto che ti sei persa?!>>
Posso assicurarvi che se lo sta divorando quel panino.
<< Io mangiavo al Mc donald praticamente ogni giorno dopo scuola, prezzi bassi e mangi tantissimo!>>
Continuo.
<< E rimane magra la mia sorellina, complimenti!>>
Sono felice che abbiamo trovato questa sintonia, che viene però interrotta dalla vibrazione dell'Iphone di Hanna.
<< Ciao Jackson.>>
Sorride parlando con lui, glielo leggo negli occhi, lo ama davvero.
<< Scusa non ti ho avvertito, io e Crystal stiamo mangiando qualcosa fuori.>>
Si volta verso di me e poi sghignazza qualcosa.
<< Si certo, l'ho portata in un ristorante molto raffinato.>>
Rido. Non riesco a smettere, non solo per la situazione divertente, ma anche perchè per la prima volta mi sento davvero bene.

Apriamo il portone dell'enorme casa, lasciamo a terra i sacchetti e ci buttiamo esauste sul divano.
<< Hanna..>>
Lei si volta verso di me, con il solito sorriso che non ha ancora tolto dal suo volto.
<< Grazie per la bella giornata.>>
Non riesco ancora a esprimere tutto quello che penso, ma credo sia un inizio.
La abbraccio e salgo le scale diretta verso la mia camera.
Sono quasi arrivata a destinazione ma qualcosa mi blocca. Ammetto che mi erano, quegli occhi fissi su di me, che mi fanno sentire in soggezione ma desiderata allo stesso tempo.
Si avvicina di più a me, ma devo scappare da questa situazione, se io e lui stiamo vicini potrebbe diventare pericoloso.
Afferro la maniglia, ma prima che io possa aprire completamente la porta lui la sbatte con il palmo della mano richiudendola.
<< Dobbiamo parlare.>>
Sussurra al mio orecchio stando a pochi centimetri dietro di me, mentre il resto bloccata, non sapendo cosa fare.
<< Non abbiamo niente da dirci.>>
Non mi giro per non incontrare i suoi occhi, potrei perdermi e non trovare una via d'uscita.
<< Io penso proprio di si.>>
Le cose con Hanna stanno migliorando, non voglio rovinare tutto proprio adesso. Mancava solo lui a complicarmi la vita, non capisco come uno come lui ci tenga così tanto ad avere una conversazione con una come me.
<< Jason per favore, ho già tanti problemi, non voglio averne anche con te. Continua la tua vita, e io continuo la mia.>>
Sono di fronte a lui con lo sguardo basso, che lui fa alzare subito mettendomi pollice e indice sotto il mento.
<< Voglio solo chiarire, non volevo trattarti in quel modo.>>
Mi scosto da quel contatto.
<< Possiamo parlare nella tua camera?>>
Non ho intenzione di stare in una camera sola con lui.
<< Qua in corridoio è perfetto.>>
Lui ride, ma ritorna serio subito dopo.
<< Crystal, non volevo darti l'impressione di quello che usa le ragazze, ma se mi comporto così un motivo ti assicuro che c'è. Non pretendo tu capisca, ma non posso spiegarti, sarebbe troppo difficile e non comprenderesti comunque. Sara non è importante..>>
<< Allora perchè è la tua ragazza?>>
Scrolla le spalle.
<< Perchè si..>>
<< Ma che risposta è?!>>
<< Sei tu che sei complicata!>>
<< Mi dispiace Jason, ma io rimango sulla mia teoria. Non preoccuparti di me, vivi la tua vita nel modo che vuoi, non sono nessuno per giudicarti.>>
Entro nella mia stanza e mi chiudo la porta alle spalle.

Non capisco i suoi ragionamenti, e non li capirò mai, ma forse sono io che non voglio comprenderli per non pensare a lui, perché sarebbe troppo difficile vederlo come il ragazzo perfetto e non averlo accanto a me.

Ciao!
Cosa ne pensate di Hanna?

E di Jason?

Pensate che Sara sia più importante di quanto appare?

Come andrà la festa?

Lo scoprirete.
Giulia Fortino❤️

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