Nuove sorprese

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Lara aveva appena finito di ascoltare il racconto di Sean Montgomery. La notizia era più grave di quanto si pensasse.

"Quante sono le perdite?"
Montgomery rispose "Dobbiamo ancora fare un bilancio delle vittime, ma la maggior parte dei poliziotti é andata. Così come qualche agente e qualche militare. Per quanto riguarda gli astrocaccia, sono sopravvissute solo cinque squadriglie. Richiedo rinforzi aerei." Lara rispose "Te ne faró avere il più possibile, capitano Montgomery." Lui continuó "Grazie direttrice. Nel frattempo, ho condotto le ricerche che aveva ordinato. Ho qui una lista che..." Non riuscì ad aggiungere altro. Tutti i collegamenti si interruppero di colpo. Lara ordinò
"Aprite un nuovo collegamento."

Gli agenti provarono a creare un collegamento, ma senza successo. Un agente, capendo la situazione, disse
"Direttrice, Styar City é... andata" Lara Belmont lo gardó e disse "Spiegati meglio, agente." Lui deglutì e rispose "Il fatto é che... direttrice il motivo di un silenzio radio così netto è che... Styar City non c'è più. É stata annientata."

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All'interno dell'astronave, un alieno correva all'interno dei corridoi color smeraldo. Giunse nella sala di comando, si inginocchió davanti a un trono e disse "La distruzione di Styar City é confermata, mio signore." Un alieno enorme, vestito di blu e di rosso, con uno scettro in mano disse con voce profonda e possente "Date inizio all'invasione. I contraxiani conquisteranno questo mondo. Te lo posso garantire."

Nello spazio, un enorme quantità di astronavi partì uscì dall'iperspazio. L'alieno sorrise compiaciuto.

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La notte avvolgeva i diablos in un sonno pesante. Avevano deciso di istituire dei turni di guardia, un agente della S.H.E.D. e uno dei diablos, per controllarsi a vicenda: benché fosse stata istituita una tregua, nessuno si fidava l'uno dell'altro.

Kurt era di guardia con Jared. Non sapeva per quale motivo li stava aiutando, e questo lo metteva a disagio. Per quello che ne sapeva, poteva benissimo cercate di tradirli.

Jared si accorse della diffidenza di Kurt. "Ora come ora non sono io il tuo nemico. Voglio solo capire che succede." Kurt lo guardò in modo sprezzante e rispose "Scusa se trovo molte difficoltà a fidarmi di un agente della S.H.E.D. che ha ucciso i miei compagni." Jared rispose "Seguivo degli ordini. Tu non hai mai fatto qualcosa del genere?"

I pensieri di Kurt andarono ad una settimana prima di quel giorno. Lui e un suo compagno erano andati a rubare un nuovo veicolo. Tutto era andato bene, fino a quando non furono visti da un civile. Era capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato, non era uno di quelli cattivi. Ma Kurt aveva l'ordine di eliminare i possibili testimoni. Fu costretto a sparargli prima che potesse gridare aiuto. Si sentì in colpa per i tre giorni che seguirono, fino a che non si convinse che le sue ragioni erano giustificate.

Si rese conto che Jared stava ancora aspettando una risposta. Alla fine Kurt riuscì ad articolare "Si. Una volta." Jared capì e rimase a fissare il fuoco per un po'.

Improvvisamente chiese "Come ti chiami?" La domanda lo colse alla sprovvista: non voleva fraternizzare con chi definiva un suo nemico, ma entrambi erano sulla stessa barca. Così rispose "Kurt Lamson. E tu?"
"Jared Wilson."

Kurt riprese dopo un pó' "É la tua prima missione?"
"Con lui sì." disse indicando Cable.
Kurt chiese "Perché é ésempre così irritante?" Jared gli rispose, un po' impacciato "Devo dire che non so molto di lui; mi hanno detto che ha perso la sua famiglia, ma non conosco i dettagli."

Human decadence: l'invasioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora