Jungkook pov
Mi svegliai con un terribile mal di testa. Era come se mi mancasse un pezzo di cervello. Era una sensazione strana e allo stesso tempo fastidiosa. Sapevo di dover fare qualcosa ma non avevo idea di cosa.Gli ultimi giorni erano stati strani per me e stranamente mi sembrava di aver perso molti ricordi.
Assurdo vero?
Cacciai via quei pensieri e mi feci una doccia calda. Mi vestii e presi lo zaino e il telefono. Era presto ma mi avviai comunque verso la fermata. Accesi il telefono e controllai le miei notifiche.
17 chiamate perse da Yeri Park
"Oh cazzo."
Mi ricordai della ricerca che dovevamo consegnare oggi e corsi subito verso casa.
"Quella pazza secchiona mi uccide se non porto il compito oggi"
Corsi più veloce che potevo e senza accorgermene andai a sbattere contro una ragazza. Era carina ma non avevo tempo.
"Scusa io non ho tempo... raccoglili da sola perfavore, scusa!"
Dissi scappando di nuovo.Mi sentivo in colpa così rallentai. Non l'avevo nemmeno aiutata a raccogliere le cose che le erano cadute e... mi dispiaceva.
Sentii dei singhiozzi e mi girai verso di lei.
L'avevo... fatta piangere io?
"Hei..."
Dissi mettendo la mia mano nella sua spalla."Scusa non volevo..."
"Tranquillo, vai dove devi andare..."
Comincio a raccogliere le sue cose velocemente e io notai un graffio sul suo ginocchio
Tirai fuori un cerotto dallo zaino e mi avvicinai a lei. Mi chinai e la guadai in faccia. Indossava una mascherina nera e potevo vedere solo i suoi occhi. Stava chiaramente piangendo ma non volevo rendere la situazione più imbarazzante di quelli che già era quindi le porsi il cerotto e lei lo prese.
"Grazie..."
Sussurró.Le sorrisi, la aiutai ad alzarsi e me ne andai di nuovo correndo.
Arrivai in classe in ritardo di qualche minuto e mi scusai con il professore dell'accaduto.
Yeri mi guardò malissimo.
"Spero per te che tu ce l'abbia."
"Sisi cavolo. Non sai cos'ho passato per questo cavolo di compito!"
"Ci mancherebbe Jeon Jungkook."
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Danbi pov
Quella giornata era cominciata malissimo.
Motivo? Mi erano venute le mestruazioni.In più mi ero svegliata con il naso tutto rosso colante. Mi era venuto pure il raffreddore. Fantastico vero?
Cambiai velocemente le lenzuola e misi quelle sporche in lavatrice.
Feci colazione e mi versai il caffè bollente addosso.
Una BELLISSIMA GIORNATA.
Controllai il telefono. Niente notifiche. Niente di niente. Aspettavo solamente che Monk mi dicesse cosa fare con Jungkook.
Non che non me l'avesse già detto, ma non mi piaceva la sua idea.
Andai a farmi una doccia e mi vestii velocemente. Misi una mascherina, presi la borsa ed uscii.
Pensavo a Jungkook mentre camminavo. Lo avrei visto sicuramente a scuola. Cosa avrei dovuto fare?
Mi risvegliai dai miei pensieri quando mi ritrovai a terra, con tutte le mie cose sparse sul marciapiede.
Chi è l'idiota che non guarda dove va?
Alzai lo sguardo e vidi l'idiota. Era Jungkook.
Era lui. Ed era bellissimo. Non dissi niente. Mi chiese scusa e se ne andó. Non mi aveva riconosciuto e questo mi ferì profondamente.
Piansi. Poco dopo lui tornó e mi diede un cerotto. Mi accorsi solo allora di essermi sbucciata il ginocchio.
Anche se non si ricordava di me, era ancora quella magnifica persona dal cuore d'oro che avevo conosciuto.
Mi asciugai le lacrime e mi sedetti alla fermata ad aspettare il pullman.
Durante il tragitto mi ero abbastanza calmata e quando arrivai in classe, mi sedetti al mio solito posto.
Io e Jungkook non eravamo nella stessa classe, lui era infatti un anno più grande e di conseguenza frequentava lezioni diverse dalle mie. Questo rendeva il tutto più difficile poiché non facevo altro che preoccuparmi di lui.
"Posso sedermi vicino a te oggi?"
"Certo Jaehyun."
Risposi con un sorriso.Jaehyun era un ragazzo alto, con un bel fisico, intelligente e soprattutto bellissimo. Aveva due fossette irresistibili che facevano da ciliegina sulla torta. Insomma, era perfetto!
Ogni tanto, da piccoli giocavamo insieme. Era tra quei pochi che non mi insultava o tirava i sassi chiamandomi "fantasma" o "strega".
Non avevo capito bene perché si volesse sedere vicino a me ma grazie a lui mi ero distratta almeno per un oretta.
Sì, perché appena suonó la campanella della seconda ora, corsi fuori dalla classe per controllare Jungkook.
Mi misi dietro alla porta della sua classe e lo vidi seduto al suo posto a ridere e a scherzare con i suoi amici. Sembrava tutto normale, ma io sapevo che non lo era per niente.
L'unica persona che ne risentiva ero io. Non avendo memoria Jungkook non poteva soffrirne ovviamente!
"Chi stai spiando"
Sentii un sussurro provenire da dietro di me.Lanciai un urlo di spavento e mi girai.
"Si può sapere che cazzo hai, Kim Mingyu?!"
"Che c'è, avete litigato?"
Disse prendendomi in giro."Non sono questioni che ti riguardano"
Dissi per poi levare le tende.A vedere Jungkook così, mi venne ancora più voglia di raccontargli tutta la verità ma mi ripigliai subito.
Nonono! Non puoi! Sveglia Danbi non fare la stupida! Potrebbe peggiorare! Non gli racconterai niente di niente!
Dopo un piccolo discorso con me stessa, mi accarezzai la testa.
"Brava Danbi."
Dissi a me stessa sorridendo.Non potevo fare altre cavolate. Monk mi ha detto di dargli tempo e gliene daró.
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Cuore di un DEMONE ✧ Jungkook
Fanfiction❝Everything I see reminds me of you❞ "Occhi di un DEMONE"s sequel. Angst & fluff All rights reserved. © mochilips | 31.01.2017/2017