Capitolo 6

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Pov's Ran
"Aah sono le dieci e ancora non si è svegliato" dico irritata "ora ci penso io" continuo alzandomi dal divano e andando verso le scale per raggiungere il piano superiore insiene a Shuichi. Appena arrivo vado verso la camera di Shinichi e spalanco la porta senza pensarci due volte
"Shinichi, svegliati!" dico dopo aver aperto le tende
"Solo un minuto" risponde lui ancora nel mondo dei sogni
"Nessun minuto è quasi un ora e mezza che ti aspetto, dai Shinichi muoviti sono le dieci"
"Sono l'unico che sta dormendo?"
"Bè anche Jodie sta dormendo probabilmente"
"Hey Shu, sono sveglia da un pezzo. Non sono scesa perchè stavo sistemando alcune cose in camera" poi girandosi verso di me fa un sorriso a trentadue denti "Buongiorno Ran, è da un pò che non ci vediamo"
"Già" rispondo ricambiando il sorriso "ora passiamo a te" continuo rivolgendomi a Shin "alzati o ti butto giù dal letto con le cattive, come l'ultima volta"
"Va bene mi alzo, mi alzo" dice mettendosi seduto, ancora un pò stordito dal sonno "Non devi essere così violenta nei miei confronti, l'ultima volta mi stavo per rompere il naso" dice fingendosi offeso
"Allora, perché mi hai detto di venire qui?"
"Per fare un giro mi sembra ovvio, Shuichi e Jodie hanno rimesso piede in Giappone dopo tre anni e secondo te li rinchiudo in casa?"
"Bè, non hai tutti i torti"
"E poi" Dice alzansi dal letto "devo dirti alcune cose"
"Va bene" rispondo mentre lui esce dalla stanza per andare in bagno a cambiarsi.
Chissà di cosa vuole parlarmi.

Pov's Shinichi
"Volevo palarti di questo e vorrei che mi dessi una mano"
"Bè adesso la situazione è più chiara"
"A cosa ti riferisci?"
"Shuichi non mi ha mai dato l'impressione di essere una persona che si dimentica facilmente delle cose o delle persone, in più lo vedevo strano e ogni tanto a disagio. Ma è normale infondo lo capisco, anch'io ho passato quello che sta vivendo adesso lui"
"Per questo voglio che mi dai una mano, io sto cercando di tranquillizzare Jodie. Infondo Shuichi si è dimenticato di tutto e lei ne è preoccupata, proprio come lo ero io quando hai perso tu la memoria"
"Cosa vorresti fare per fargliela tornare?"
"Prima di tutto voglio fargli fare una bella chiacherata con persone che sanno del suo passato, poi voglio fargli vedere luoghi in cui è stato. Per esempio gli ho portati al ristorante in cui si sono sposati e al porto di Tokyo dove io e lui eravamo prigionieri per mano dell'organizzazione, voglio fargli fare altri giri di questo genere."
"Lo so che non sono affari miei, ma lei lo sa?"
"No, ma lo scoprirà presto, molto presto"

"Buongiorno Dottore" dico sorridente appena apre la porta
"Buongiorno Shinichi, vedo che sei in compagnia"
"Ci perdoni per l'intrusione" rispondono Ran e Jodie
"Non vi preoccupate e bello rivedervi dopo tutto questo tempo, prego entrate"
"Grazie mille" rispondiamo
"Accomodatevi" dice indicandoci i divanetti del soggiorno, dopo che tutti si sono seduti mi avvicino al Dottor Agasa
"Dov'è Shio?"
"È sotto, nel laboratorio, come sempre"
"Grazie, ah Dottore"
"Dimmi"
"Se vedi Shuichi un pò strano, tranquillo è normale. Purtroppo ha avuto un incidente e ha perso la memoria"
"Oh capisco, mi dispiace molto per lui. Vuoi parlargli di questo?"
"Più o meno" dico e infine scendo in laboratorio.
Appena mi trovo davanti alla porta busso ed entro
"È permesso?"
"Kudo, che ci fai qui?" Risponde non distogliendo lo sguardo dal computer
"Devo parlarti"
"Riguardo cosa?"
"Riguardo lui"
"Ti riferisci ad Akai?" Chiede girandosi verso di me
"Si"
"La risposta è no"
"Aspetta, prima lasciami spiegare"
"No Shinichi"
"Non è per quello che pensi"
"E di cosa vuoi parlarmi che riguarda lui? Vediamo, voglio proprio sentire." Dice alterata alzandosi e venendo verso di me.
"Ha avuto un incidente e ha perso la memoria, vorrei che tu gli parli del suo passato nell'organizzazione e...di Akemi"
"Assolutamente no!"
"Ti prego Shio, te lo chiedo in ginocchio"
"Non m'interessa Shinichi"
"Te lo sto chiedendo non per divertimento ma perchè è una cosa seria"
"No"
"Non devi farlo per Shuichi, fallo per me e fallo per lei" Dopo le mi parole abbassa lo sguardo
"Perchè devi sempre tirarla in ballo?!" Mi risponde arrabiata e riprendendo a guardarmi negli occhi
"Perchè lei vorrebbe che lo aiutassi"
"Lui l'ha usata"
"Ma poi l'ha amata"
"Lui l'ha uccisa"
"È stata lei ha deciderlo"
"Non è vero."
"E invece si Shio, cerca di capirlo"
"Allora perché tu non cerchi di capire me?"
"Ma Shio..."
"Niente ma, per me rimarrà per sempre l'assassino di mia sorella, per colpa sua è morta" dice con gli occhi lucidi
"Allora prenditela anche con me...solo con me" dico abbassando lo sguardo
"E perché dovrei?"
"Perché ho ucciso io Akemi, chiaro?" Dico urlando "Sono stato io porca miseria. Shuichi nemmeno sapeva della rapina in banca, io invece sapevo che era lei la colpevole e sapevo anche che avrebbe incontrato Gin e Vodka. Sono io l'assassino di Akemi perché non l'ho fermata, okay? Io potevo proteggerla e non l'ho fatto" continuo sempre con la voce arrabbiata e molto alta.
"La vuoi smettere di parare il tuo amichetto?"
"No, io non lo sto parando, ma se devi prenderla con il colpevole e giusto che te la prendi con il vero responsabile" dico alzando lo sguardo verso Shio
"Adesso basta" dice mentre si avvicina a me "sono proprio stufa delle tue cavolate" aggiunge aprendo la porta alle mie spalle
"Non sono cavolate e lo sai meglio di me"
"Certo come no" risponde con la voce alterata "Adesso vattene"
"Perché?"
"Perché tutte le tue sciocchezze mi hanno fatto venire il mal di testa"
"Io non ho ancora finito di parlarti"
"E invece si" risponde prendendomi dal braccio e trascinandomi fuori dalla porta, per poi salire le scale aprire la porta che conduce al soggiorno e buttarmi fuori da essa.
"Hey io non ho finito" dico appena sento che le sue mani si poggiano sulla mia schiena per spingermi via.
"Sta zitto e vattene" conclude chiudendo la porta, ma poco prima che la chiuda completamente la fermo mettendo la mia mano e bloccando la porta per poi tirarla verso di me
"Io non me ne vado Shio" dico insistente
"Perché mi devi dare il tormento per questa storia?"
"Perché ho bisogno di te"
"Ci sono altre mille persone a cui puoi chiedere della sua vita, e se proprio vuoi sapere della sua vita nell'organizzazione basta che ti fai un viaggetto in America e interroghi tutta l'organizzazione su questo argomento"
"Tu sei l'unica che sa più cose su di lui"
"La mia risposta è no"
"Posso farti una domanda?"
"Che vuoi?"
"Perché con me ti sei arrabbiata una volta sola e poi basta non ci hai più pensato e con lui invece stai facendo la terza guerra mondiale? Perché con me hai aperto il discorso solo il primo giorno che ci siamo visti e poi basta, hai pianto mi ha uralato contro il perché non l'ho salvata e poi stop. Perché Shio?" Dico tutto d'un fiato, volevo davvero sapere la risposta a quella domanda che mi stavo facendo da tempo. La sua risposta fu solo una spinta che mi ha fatto quasi cadere, successivamente ha chiuso la porta violentemente siggillandosi infine nel suo laboratorio o in camera sua probabilmente.
"Sono proprio stufo!" Dico arrabbiato e uscendo fuori casa non interessandomi di come potevamo reagire gli altri a quello che avevo appena visto.


Angolo autrice
Ciao a tutti ecco il nuovo capitolo dopo un'infinità di tempo. Sono consapevole di essermi assetata per troppo tempo ma purtroppo ho avuto un sacco d'imprevisti sia nella vita privata e sia a scuola, di conseguenza non avevo neanche il tempo di entrare su Wattpad. Spero che possiate perdonarmi per la millesima volta, per fortuna la scuola sta per finire e quest'estate mi impegnerò nell'essere regolate. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo nel prossimo capitolo 😃🖐

Ti amo come se non ci fosse un domani 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora