Capitolo 3

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Pov's Shinichi
Eccomi qui all'ospedale di Haido per venire a trovare Nakamichi, come dimenticarsi di lui? Era il mio compagno di classe al liceo ed uno spericolato con il pallone, già, lui voleva colpire il pallone anche quand'era impossibile...e ti pare che è cambiato? No, infatti questa volta si è rotto il piede destro. È davvero incorregibile, a causa di questi "salti mortali" era quasi sempre assente perchè si rompeva sempre qualcosa, e sono sicuro che non cambierà mai...purtroppo. Avevo organizzato una partitina di calcio con i miei ex compagni di squadra e di classe, e tra loro c'era anche lui, così ho deciso di portargli un regalo. Qualche giorno fa un allenatore della J. Leage mi ha chiesto aiuto per un caso e dopo averlo risolto con succeso mi disse che potevo chiedergli qualsiasi cosa oltre al denaro che mi aveva dato e così mi sono fatto autografate un pallone da Higo per Shio, uno da Edo e Sanada per Nakamichi e uno da Ideo Akaji per me. Quindi ora, oltre a fargli visita, gli porto il pallone autografato sperando che almeno con quello si sproni a riprendersi presto. Appena arrivo all'ufficio informazioni mi avvicino per chiedere dove si trova la stanza di Nakamichi.
"Mi scusi dove si trova la stanza del signor Nakamichi?"
"Nakamichi dice?"
"Esattamente"
"Vediamo un pò, allora si trovo nella stanza 320"
"Grazie mille"
"Non c'è di chè"
Dopo pochi passi sento qualcuno correre verso la mia direzione o meglio, verso l'ufficio informazioni.
"Mi scusi mi può dire dove si trova..."
Non ascolto il resto della frase perchè appena sento quella voce capisco che è lei, come mai è qui? Ha pure la voce molto preoccupata. Mi giro di scatto e avevo ragione, perchè davanti ai miei occhi mi ritrovo Masumi e Mary visibilmente preoccupate.
"Cos'è successo?" Dico anch'io preoccupato.
"Signorina, almomento non è in nessuna stanza. Deve aspettare nella sala d'aspetto, se non ricordo male dovrebbe esserci anche un'altra persona" dice la ragazza dell'ufficio informazioni.
"La ringrazio" dicono Masumi e Mary contemporaneamente, dopo pochi istanti le vedo correre via ma le seguo e prendo Masumi per un braccio per fermala.
"Cos'è succeso Masumi?" vedo che i suoi occhi iniziano a farsi lucidi dopo quella domanda.
"Mio fratello" riesce solo a dire
"Shukichi? E cosa gli è successo?"
"No" dice Mary avvicinandosi a noi "si tratta di Shuichi"
"Ma Shuichi è in America" dico abbastanza confuso, sapevo che voleva venire però mi aveva detto che quando sarebbe venuto mi avrebbe avvisato, per questo mi risulta abbastanza strano.
"No, oggi è arrivato in Giappone insieme a Jodie" avevo sentito abbastanza e gli faccio segno di seguirmi
"Andiamo insieme nella sala d'aspetto, più tardi mi spiegate cos'è succeso" Mary e Masumi mi fanno un piccolo sorriso che però significava molto in quel momento.
Tutti e tre ci direggiamo immediatamente verso la sala d'aspetto e in lontananza noto una figura seduta sulle sedie della sala e pian piano quella figura si fa sempre più chiara e noto che si tratta di Jodie.
"Jodie!" Dico avvicinandomi sempre di più. La vedo girarsi di scatto verso la mia direzione e io alzo la mano scuotendola e lei riconoscendomi si alza e mi guarda con aria preoccupata e spaventata...dev'essere succeso qualcosa di grave, ne sono certo.
Appena siamo vicini ci abbracciamo
"Mi sei mancato molto Cool Guy, e devo dire che sei cresciuto"
"Anche tu mi sei mancata. Dimmi cos'è successo?" Dico con aria seria e molto preoccupata
"C'è stato un incidente stradale e Shu è rimasto ferito...alla testa" Noto che mentre pronuncia quelle parole ha gli occhi spendi, tristi, non hanno la luce che avevano l'ultima volta che l'avevo vista.
"Puoi sfogarti, lo sai" dico riprendendo l'abbraccio. Dico quelle parole con sincerità e con la consapevolezza che è ciò di cui lei ha bisogno in questo momento.
"Lo so Shinichi, lo so. E ti ringrazio" Dopo quella frase ci dividiamo e abbraccia Masumi e Mary.
Rimaniamo tutti in silenzio dopo i saluti e ci sediamo sulle sedie della sala d'aspetto.
È passata più di mezz'ora da quando siamo arrivati e ancora non abbiamo avuto notizie, dopo un pò vediamo un dottore avvicinarsi a noi
"Chi sono i parenti del signor Akai Shuichi?" Tutti si alzano tranne me, ma Jodie mi prende per un braccio e mi fa capire che vuole che io sappia cos'ha da dire il dottore. Così, senza farmi pregare, mi alzo e il dottore inzia a dirci le condizioni di Shuichi
"Il paziente ha preso una bella botta alla testa in un punto abbastanza delicato, abbiamo fatto tutti i controlli per vedere se la sua salute fisica e mentale ha ricevuto danni. È andato tutto bene fino a quando non abbiamo riscontrato un problema..."
"Di che problema parla dottore?" Intervengo io in modo impulsivo
"Il paziente ha perso al memoria"
"Quale?" A quella domanda tutti so girano verso di me, loro non lo sanno mai io capisco benissimo cosa sta iniziando a provare Jodie in questo momento. La consapevolezza che la persona a cui tieni di più della tua stessa vita non sa più chi sei e inoltre ad aver dimenticato chi sei si è dimenticato anche tutti i momenti passati insieme.
"Ha perso quella dei ricordi"
"Cioè?" Chiede Masumi un pò confusa
"Il paziente sa le cose che ha imparato, ad esempio sa la capitale dell'Inghilterra o dell'America, sa come aprire e chiudere una penna. Il paziente non ricorda il suo nome, i suoi genitori, amici, parenti, colleghi, eventi, situazioni e cose così."
"In pratica ha dimenticato solo noi..." dice Mary
"Presumo che voi siete le persone che gli stanno più vicino, e vi consiglio vivamente di parlargli di eventi o persone che conosce. In questo modo potrebbe recuperare la memoria"
"Può recuperarla?" Dice Jodie speranzosa.
"Si. Se volete potete vedere come sta di persone, vi consiglio di far entrare solo una persona e dopo alcuni minuti un'altra e così via. Va bene?"
"Certo dottore" Diciamo tutti in coro
"Seguitemi"
Il dottore ci porta fino alla stanza 221, quella stanza non potrò mai dimenticarla; non pensavo che l'avrei rivista in un altro momento così spiacevole.

Pov's Jodie
Stanno succedendo molte cose anche troppo velocemente, l'incidente e tutto il resto. Ma quando il dottore ha detto che Shuichi ha perso la memoria mi sono sentita crollare il mondo adosso, non potevo e non volevo crederci. Però appena ho sentito che potrebbe recuperare la memoria ho sentito che il peso che mi schiacciava il cuore che in quel momento era diminuito.
Adesso siamo tutti davanti alla porta della stanza di Shu, la stanza 221. Già una stanza con molti ricordi belli ma anche brutti...
"Cosa aspetti?" La voce di Shinichi mi riporta alla realtà...alla cruda realtà.
"Cosa? Non ti seguo" dico abbastanza confusa.
"Cosa aspetti ad entrare" mi ripete
"No, non mi sembra giusto. Secondo me è meglio che entra prima Mary, è sua madre" Dopo le mie parole sento che qualcuno poggia la mano sulla mia spalla e mi giro per vedere chi è.
"Mio figlio ti ama. Questo mi basta per farmi capire che tu sei la persona che ha più diritto di tutti noi ad entrare per prima, tu devi essere la prima persona che Shuichi deve vedere." Quelle parole mi sorprendono molto, non perché le ha dette Mary anzi abbiamo anche un bel rapporto...ben sì per il loro significato.
"Su entra" mi sprona invece Masumi
"E poi anche se non sei stata presente per tutto il suo passato, tu adesso sei i suoi ricordi più belli, il suo presente e il suo futuro" aggiunge Shinichi
"Va bene" dico decisa e annuendo.
Con la mano un pò tremante apro lentamente la porta. Sono pronta? Sono pronta a vederlo in quello stato di totale dimenticanza? Quelle domande mi accompagnano fino a quando i nostri sguardi non s'incrociano.
"Ciao" Dice molto tranquillo "chi sei?" Chiede un pò confuso, quella domanda composta da solo due parole porta i miei occhi a sentire un fastidio odioso, le lacrime, che trattengo con fatica. Fa male, troppo male, la domanda che non avrei mai voluto sentire è stata la prima che mi ha rivolto, però era inevitabile.
"Ciao, ehm...io sono Jodie, Jodie Starling. Io e te siamo sposati."
"Oh, scusa. Spero di non averti offeso o ferita ma purtroppo non ricordo nulla" dice dispiaciuto e allo stesso tempo un pò imbarazzato.
Siamo sicuri che lui sia il giusto Shuichi Akai? È abbastanza strano vederlo così così così...come posso dire? Lui non è mai in imbarazzo, lui non fa trasparire mai le sue emozioni invece adesso lo sto leggendo come un libro aperto come fa sempre lui con me, per giunta noto nei suoi occhi un pò di paura.
"Da quanto siamo sposati?"
"Tre anni"
"Che mestiere faccio?"
"Ecco, noi due siamo agenti dell'F.B.I"
"Davvero? Allora vuol dire che viviamo in America"
"Già"
"E tu? Di dove sei? Non hai i lineamenti orientali"
"Infatti io non sono di qui, io sono americana"
"E io? Sono anch'io americano?"
"Tu sei inglese, infatti sei cresciuto in Inghilterra"
"I miei genitori?"
"Tuo padre è morto in un incidente, mentre tua madre è fuori la porta. Vuoi che la faccio entrare?"
"Si...grazie" la tonalità di voce è cambiata, sarà rimasto un pò deluso della mia risposta? Bè di certo non poteva fare i salti di gioia visto che è appena venuto a conoscenza che un membro della sua famiglia è deceduto.
Apro la porta e dico a Mary che la vuole vedere, e così si affretta ad entrare.
"Ciao Shuichi, come stai?" Dice avvicinandosi a lui
"Bene, tu sei mia madre?"
"Si, mi chiamo Mary Sera"
"Per caso ho fratelli o sorelle?"
"Si, hai un fratello più piccolo di te di nome Shukichi e una sorella anche lei più piccola di te di nome Masumi"
Un momento...e Shukichi?! Non gli abbiamo ancora detto niente!
"Mary, scusa se ti interrompo. Ma non abbiamo avvisato Shukichi"
"Non ti preoccupare, rientra fra due giorni da una vacanza che sta facendo con Yumi. Non voglio che si preoccupi, sei d'accordo?"
"Certo, hai ragione"
Poi entrò Masumi e infine Shinichi. A tutti ha fatto delle domande, non oso immaginare quanto si senta disorientato. Decido di passare la notte in ospedale con lui, dopo la cena si addormenta subito io invece mi metto ad osservare il paesaggio fuori dalla finestra. Dopo un pò noto la figura di Shuichi riflessa sul vetro della finestra che dorme sereno, mi giro e inizio a fissarlo. Poi prendo la sedia ai piedi del letto e la metto vicino a lui, appena mi siedo sento la vista ofuscarsi...ecco sono tornate.
"Ti prometto Shu che supereremo anche questo ostacolo insieme...come abbiamo sempre fatto" dico a bassa voce con le lacrime agli occhi e con un piccolo sorriso debole.
"Si, perchè tu recupererai la memoria. Ricorderai i momenti belli e i momenti brutti, tutti. Dal primo all'ultimo" le lacrime non volevano fermarsi e nemmeno io, in un certo senso, volevo farle smettere di rigarmi le guance.
Afferro delicatamente la sua mano destra senza svegliarlo e la stringo con entrambe le mani.
"Ti prego, promettimi che ritornerà tutto come prima...ne ho bisogno...perchè ti amo"

Angolo autrice
Ciao a tutti🖑
Shuichi ha perso la memoria e adesso toccherà a Jodie e alle persone intorno a loro a fare la loro parte per aiutarlo.
Voi invece come state? La scuola sta andando bene? Vi piace il capitolo? Fatemelo sapere nei commenti. Voglio avvisarvi che forse gli aggiornamenti possono rallentare a causa dei vari impegni che sto avendo, tra la scuola e la vita privata, ma spero di riuscire a pubblicare lo stesso un capitolo al mese. Si, lo so già mi sono presa una bella pausa da Wattpad causa del problema che ho avuto e di cui vi ho parlato nel "capitolo" pretendente, infatti mi impegnerò a pubblicare regolarmente nonostante gli impegni. Un abbraccio e al prossimo capitolo.
😄🖑

Ti amo come se non ci fosse un domani 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora