capitolo 4

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Amici

Pietro pov's

Non mi aveva mai parlato di Sascha, non mi aveva mai detto di stare con qualcuno, per tutti quegli anni avevo pensato a come poterla conquistare. E solo adesso scopro che nella sua vita è arrivato, da chissà quanto tempo, Sascha.

Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla, la mano della persona che meno mi sarei aspettato:

-Fa male?

-Troppo...- dico ancora tra i singhiozzi

Lorenzo era lì, quando Sabrina non c'era, c'era Lorenzo. Non lo conoscevo nemmeno e giá mi aiutava in questi momenti, starò impazzendo ma credo di potermi fidare più di lui che di altri:

-Che...che stai facendo?

Lorenzo aveva sfilato il mio telefono dalla tasca e lo stava maneggiando come quando, da ragazzini, si scrivevano i messaggi con scritto ''ti amo'' alle persone a caso per vedere la reazione:

-Aggiungo il mio numero. Se ti senti male puoi chiamarmi o messaggiarmi.

Nessuno mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere senza conoscermi.
Tra le lacrime sorrido e lui, guardandomi con la coda dell'occhio mentre scriveva il numero, sorride a sua volta...non so il perché di questo ma con lui mi sento bene, pur conoscendolo appena mi sento come se a lui potessi dire tutto: non so il motivo di quello che ho fatto ma, senza pensarci un attimo, lo abbracciai. È stata una cosa improvvisa ma lui, stranamente, ricambiò:

-Grazie...- gli sussurrai...
.
.
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Lorenzo pov's

Appena sento l'abbraccio di Pietro non posso far altro che ricambiare, so come si sente perchè anche io mi ero sentito così, non per Sabrina, quanto per Sascha. Esatto. Lo youtuber con il quale mezza Italia avrebbe visto bene Giulia Penna, era Gay. O almeno, bisex. Sascha mi piaceva molto e quando ho scoperto che stavano insieme non potevo far altro che parlarne con lei. Sabry la conosco da più tempo e mi sentivo più a mio agio a parlare con lei:

-Grazie...- questa semplice parola mi colpisce. Non riesco a capire come mai in così poco tempo lui abbia fatto amicizia:

-Prego...- dico. Ci stacchiamo dall'abbraccio e ci guardiamo negli occhi per poi scoppiare a ridere. Il momento viene interrotto da Sascha che irrompe nella stanza: entrambi mutiamo  nostro sorriso in una bocca serrata: Sascha, con la bocca semiaperta, forse per lo stupore, visto che sapevo che io sono gay e che a me lui piaceva, tossisce per schiarirsi la gola e dice:

-Ehm...Stefano sta arrivando...ve...venite di là e nascondetevi, in modo tale che così riusciamo a fargli un sorpresa- Entrambi annuiamo e lui, in seguito ad un ''bene'' esce dalla stanza. L'ho visto in imbarazzo, per qualche motivo a me sconosciuto. Cerco di evitare il discorso e, dopo esserci guardati, io e Pietro ci dirigiamo nell'altra stanza.
Le luci si spengono, io e Pietro siamo vicini dietro ad un divano: la porta si apre e Sabrina accende la luce:

-AUGURI STEFANOO- Urlano tutti

Nel delirio più totale io per sbaglio inciampo e cado addosso a Pietro in una posa un po' ambigua. A quel punto: silenzio, tutti gli occhi degli invitati si posano su di noi:

-Non pensavo prendeste così alla lettera la parola: conoscervi- queste sono le parole di Sabrina. Pietro apre la bocca per provare a dire qualcosa ma da questa non esce niente: io, immediatamente elimino quella posizione e mi metto seduto con una mano sulla  bocca e incrociando le gambe per paura di aver avuto una piccola erezione in seguito all'evento: quando sento che la situazione è sicura, scappo in bagno:

-Andiamo non può essere vero- stringo gli occhi e scopro, senza grande sorpresa, che ciò che temevo era vero: a quel punto entra Pietro, molto probabilmente era ''scappato'' via dalla stanza per l'imbarazzo infatti era tutto rosso in viso:

-Ehy...ehm...di là nessuno sta parlando di me, di te o altro quindi...ahem...se...se ti va di tornare nella sala...

Avevo già accavallato le gambe per paura di far trovare una ''sorpresa'' a Pietro:

-Come...come fai a essere così tranquillo...? Insomma, eravamo uno sopra l'altro, davanti a tutti e...io sono scappato e adesso...adesso tu sei qui e...- Lui mi tappa la bocca con un dito, si siede di fronte a me e dice:

-Ascolta, una cosa del genere puó capitare a tutti e...quello che non capisco è perchè sei scappato, insomma mi hai lasciato nel delirio e...ho dovuto spiegare tutto io- Si mette a ridere. La sua risata mi rende tranquillo e anche io faccio una piccola e breve risata:

-Vedi, Pietro...- Penso di dirgli di essere in parte gay. Sarebbe un enorme peso levato dal petto: sì. Penso sia la cosa più corretta da fare:

-Pietro...

-Sì Lore...?

-Io sono...G...gay

Segue un silenzio tombale nel quale Pietro si mordicchia il labbro inferiore, guardandomi...

·Dejavú· //Pietrenzo\\ #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora