Pietro pov's
-Lore, qui c'è casa tua...
Pronunciando quelle parole dentro di me si scava un buco profondo di tristezza:
-allora a domani, Piè...
Vedo dispiacere nel suo sguardo, deve esserci rimasto male dopo la mia affermazione: "è meglio se rimaniamo amici". So cosa significa essere rifiutati in questo modo dalla persona che ti ama, ciò vorrebbe dire che Lorenzo mi ama, per questo c'è rimasto tanto male.
Ora tutto è chiaro.
Lui fa finta di volere qualcosa di diverso, lui vuole solo stare con me, non voglio farlo soffrire, non voglio che stia male per colpa mia e ciò mi porta a fare l'ultima cosa che avrei voluto: seguirlo.
Ovviamente tale pensiero mi viene in mente solo dopo che la metro già è ripartita. Alla fermata successiva comincio a correre, disperatamente, in cerca del luogo dove il veicolo si era fermato in precedenza per lasciare andare colui che trattavo come se fosse l'amore della mia vita:Non ho mai corso così tanto, ho le gambe stanche, sto per cedere quando finalmente vedo Lorenzo, in piedi, davanti al duomo, ad ammirare quella splendida vista di fine novembre: luci sparse ovunque e gente che andava chissà dove tutto intorno alla piazza e lui era lì, ad ammirare il luminoso simbolo di Milano.
Decido di avvicinarmi...senza fare rumore nonostante il fiatone. Man mano che la distanza tra noi due si azzerava il mio cuore aumenta il battito, ad ogni passo, finchè non mi ritrovo dietro di lui, facendo la cosa che mi viene in mente per prima, abbracciarlo...
.
.
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Lorenzo pov'sSento delle braccia avvolgermi il busto e una testa appoggiarsi sulla mia spalla, l'inconfondibile tocco delicato e possessivo, i riccioli corvini che pizzicano il collo trasformando il fastidio in un piacevole solletico, gli occhi stretti di chi ne ha viste tante e superate tutte: Pietro. È lui, può essere soltanto lui. Di istinto mi giro e lo stringo in un abbraccio facendo combaciare perfettamente le mie braccia con il suo collo. Sento le guance calde e gli occhi umidi, non so perchè sto per piangere, ma tutto ciò mi fa ricordare quando lasciai per sempre mia mamma, prima di trasferirmi a Milano: avevo paura di non poterla più rivedere ed era l'unica che mi restava dopo la morte di mio padre. Quell'abbraccio, quelle stesse emozioni, quelle lacrime:
-Pietro, i...io...io...
-Lorenzo...
Mi mette le mani sulle spalle, il battito cardiaco si fa veloce e pesante mentre le gambe si fanno molli...
-Lorenzo io...-
Non finisce neanche la frase che mi prende per i fianchi e mi bacia, un bacio breve ma intenso che rilascia in me centinaia di colori diversi.
Non appena ci stacchiamo dico la prima cosa che mi viene spontanea in quella situazione:
-Anche io, Pietro...
spazio meh
AVETE VISTO? SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE YEEEE
Anche se questo capitolo è spiegato un po' alla cazzo (almeno a me sembra così) lasciate tante stelline.
Sta di fatto che ho voluto far partecipare questa storia al #Wattys2018 e niente, buona fortuna a me. TANTATANTA BUONA FORTUNA🎈💜💜
A PROPOSITO DI BUONA FORTUNA, OGGI HO IL SAGGIO DI DANZA.
Sopprimetemi non so neanche com'è fatto il teatro. VbbCeoo al prossimo capitolo (~*∆*)~
Sora
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·Dejavú· //Pietrenzo\\ #Wattys2018
FanficUn innocente dichiarazione fatta sotto al duomo di Milano a fine novembre, un loop infinito di conseguenze e il rischio di risvegliarsi, la mattina dopo senza l'altro. La vita di Pietro, da questo istante si trasformerà in un incubo, vivendo nella...