capitolo 16

375 30 7
                                    

Just tonight...again

Pietro pov's

Più lo guardo più quella frase mi torna in mente: "anche io Pietro"...

Lo sapevo.
Evidentemente quelle parole, quegli occhi lucidi, il suo viso di nuovo davanti al mio mi hanno istintivamente fatto sorridere perchè, ancora preso dall'emozione, a Lorenzo scappano una serie di parole, che riesco a comprendere solo dopo:

-Hai proprio un bel sorriso...amore...

Credo di essere diventato bordeaux dall'imbarazzo:
Subito dopo essersi reso conto di quello che ha detto si allontana da me con il viso rosso, coprendosi la bocca con le mani:

-E tu sei bellissimo quando sei in imbarazzo...

Lui mi cinge il collo facendo toccare i nostri corpi perfettamente e sussurrandomi:

-Adesso andiamo a casa...?

Subito dopo comincia a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio:

-Lorenzo...- ridacchio nervosamente:

-siamo in pubblico- lo spingo via:

-Allora andiamo a casa...in fretta...- mi guarda maliziosamente con il viso basso, ma gli occhi puntati sempre sui miei.

Lo tiro per un braccio senza smettere di guardare davanti a me, ho paura di perdermi di nuovo nei suoi occhi:

-Sei incredibile

-lo so- dice ridendo.
.
.
.
Lorenzo pov's

Forse non se ne sta rendendo conto, ma sta correndo.
Pietro ha questa strana caratteristica del non rendersi conto di quando fa certe cose.

Ammetto di avere una discreta fretta di arrivare a casa:

-prendiamo il taxi o la metro?

Finalmente mi guarda negli occhi:

-la metro, ci mettiamo meno tempo-

Lo vedo mordicchiarsi la parte centrale del labbro inferiore e istintivamente il mio sguardo, a quella visione, si posa sul suo membro, ormai fin troppo evidente per i miei gusti.

Per tutto il viaggio in metro siamo stati zitti evitando discorsi imbarazzanti tra noi due e con le altre persone.

Eppure qualcosa mi bloccava.
Qualcosa mi impediva di guardarlo negli occhi e dirgli: ti amo.
Qualcosa mi bloccava dal baciarlo.
C'era sempre quel qualcosa che mi tratteneva, ogni volta che volevo fare qualcosa con lui: la paura. La paura di risvegliarsi il giorno dopo nel proprio letto senza Pietro. La paura di rivivere il giorno dall'inizio. La paura di qual dannato
Deja-vú che ogni volta mi fotteva il cervello al solo pensiero di risvegliarmi di nuovo, il giorno dopo, senza di lui.

I miei pensieri vennero subito interrotti dalla voce di Pietro che disse tante parole, solo dopo capisco che sta parlando con me:

-Ehi Lore. Stavo pensando...e se domani ci risvegliamo come l'altra volta? Io con Sabrina e tu in casa tua-?

-ci stavo pensando anche io-

Dio solo sa come possa IO essermi innamorato di questo ragazzo:

-Hai paura di questo?

-...Sì...

Glielo dissi direttamente, senza girarci attorno. È così.

La metro si ferma e il mio cuore comincia a battere fortissimo.
Vedo con la coda dell'occhio Pietro che sorride maliziosamente, guardandomi a sua volta:

·Dejavú· //Pietrenzo\\ #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora