Capitolo 9 A Piccoli Passi

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Buonasera a tutti,
Vi lascio alla lettura del nuovo capitolo. Ci vediamo in fondo.
Lyn



Capitolo 9
A Piccoli Passi



Quel giorno Hermione era molto pensierosa. Da quando era arrivata in ufficio non aveva smesso di fissare la postazione vuota del collega, non riuscendo a concentrarsi sul suo lavoro. La donna non riusciva a non pensare alla reazione spropositata che aveva avuto il biondo quando l'aveva sorpresa a parlare con Narcissa. Draco era diventato freddo e l'aveva "cortesemente" invitata ad andarsene dal Manor. Pensare che solo poche ore prima si era offerto di farle da insegnante di autodifesa. Chissà se la sua offerta era ancora valida. Forse la scelta più saggia sarebbe stata dire a Draco che ci aveva ripensato e preferiva non accettare il suo aiuto, perché era evidente che il collega soffrisse di una grave forma di sdoppiamento di personalità.
Così presa dai suoi pensieri la riccia non si accorse che Zabini si era affacciato all'entrata del suo ufficio. Il moro si era messo ad osservare la collega con stampato in faccia un ghigno molto simile a quello usato da Malfoy sin dai tempi della scuola.
«Allora Granger, vedo che Draco non ha perso il suo charme.» Disse ridacchiando dopo qualche istante.
«Zabini... Non capisco di cosa tu stia parlando.» Rispose la riccia arrossendo, imbarazzata.
«Sicura di non capire?» Mormorò lui avvicinandosi. «Eppure dallo sguardo perso con cui fissavi la scrivania di Draco pensavo che il "Principe delle serpi" non avesse perso il suo carisma.»
«Veramente stavo cercando di capire da quale malattia mentale sia affetto il tuo amico.»
«L'unica malattia mentale di cui è affetto Draco consiste nell'essere lunatico. Dovevi vedere a scuola come era mutevole il suo umore.» Rispose Blaise sorridendo. «Anche se devo ammettere...» Aggiunse lasciando in sospeso la frase.
«Devi ammettere cosa?» Chiese Hermione facendosi attenta.
«Beh a Draco non farebbe piacere sapere che parlo di lui...» Mormorò incerto.
«Non c'è bisogno che lo sappia.» Disse lei sfoderando un sorriso malandrino.
«Merlino, il mondo si è ribaltato se Hermione Granger vuole "cospirare" con un Serpeverde.» Esclamò il moro ghignando.
«Cospirare mi sembra un termine esagerato. Il problema è che faccio fatica a capire come prenderlo. Ci sono una marea di argomenti tabù per lui.» Gli confidò Hermione titubante.
«Quello non è strano. È il suo modo per proteggersi. Sia io che Theo abbiamo cercato di farlo aprire su certi argomenti, ma non ci siamo mai riusciti.»
«Allora cosa intendevi dire prima?» Chiese lei riprendendo il filo del discorso.
«Nell'ultimo periodo Draco si comporta in maniera strana. Penso che ci nasconda qualcosa... e secondo noi tu c'entri in qualche modo con questo suo strano comportamento.»
«Io? Perché pensate che io sia coinvolta?»
«Qualche mese fa Draco ha deciso di tornare a Londra. Il motivo principale era che voleva stare vicino alla madre. Sai Narcissa dalla fine della guerra si è sempre tenuta lontano dal mondo magico, vivendo rinchiusa nelle quattro mura del Manor, senza frequentare nessuno. Quando è andato a trovarla l'ultima volta l'ha trovata sempre più malinconica e triste. Per questo motivo ha chiesto il trasferimento alla sede di Londra. Quando ci hanno comunicato le assegnazioni però inizialmente lui non era troppo entusiasta di fare coppia con te.» Disse Blaise imbarazzato. «Non mi fraintendere, il motivo non era la questione che tu sia una "nata babbana". Ormai Draco non dà più peso a quelle stupidaggini sul sangue puro che gli inculcava Lucius. Solo che lui aveva paura di non riuscire a trovare sintonia con te, visti i vostri trascorsi. Quando però siamo arrivati qui lui ha cambiato idea rapidamente, anzi sembrava che l'avesse già cambiata ancora prima di arrivare. Ha creato con te fin da subito un rapporto stretto e questo ci è sembrato strano.»
«Anche io inizialmente avevo qualche perplessità riguardo allo stare in coppia con Draco, ma mi sono ricreduta velocemente. Siamo solo riusciti a passare oltre a quello che è successo a Hogwarts. Non ci vedo nulla di così strano.» Rispose la riccia perplessa.
«Probabilmente hai ragione tu e ci stiamo preoccupando per niente.» Disse il moro non troppo convinto. «Se ti posso dare un consiglio non lo forzare a parlare di argomenti che non lo fanno sentire a suo agio. Sono sicuro che quando si sentirà pronto si aprirà lui spontaneamente.» Aggiunse sorridendo.
«Io direi piuttosto "se" si sentirà pronto si aprirà spontaneamente. Forse semplicemente non mi ritiene la persona giusta con cui confidarsi.»
«Secondo me non dovresti avere tutti questi dubbi, avete creato una bella intesa. Draco ha solo bisogno di tempo per adattarsi alle novità.»
«Ti ringrazio Bl.. Zabini.»
«Penso che tu possa chiamarmi Blaise, dopotutto ormai siamo colleghi.»
«Hai ragione, grazie Blaise.» Rispose la donna sorridendo. «Avevi bisogno di qualcosa?» Chiese poi gentile ricordandosi di non sapere il motivo di quella visita.
«No, Potter mi ha detto di venire a chiederti se hai bisogno di aiuto con le ricerche, visto che oggi Draco si è preso un permesso.»
«Grazie, ma me la cavo bene anche da sola. Ho molto materiale da analizzare, quindi sarò occupata tutto il giorno.»
«Come vuoi "Hermione". Se hai bisogno sai dove trovarmi.» Disse il moro prima di uscire dalla stanza.

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