Routine: una sequenza di azioni che compi ogni giorno, cosi definisco tutte le attività che svolgo per preparami alle giornate scolastiche e ciò non implica la mia felicità nello svolgerle. Il primo giorno di scuola era stato piacevole se togliamo l'incontro con Walter sempre se si può definire tale, anzi avevo anche socializzato con una ragazza o forse sarebbe meglio dire che lei aveva rischiato la vita nell'impresa di conoscermi colpita dalla spiegazione del mio nome o a suo parere perché avevamo molte cose in comune come mi aveva comunicato con la sua presentazione: "Ehi anche tu hai due occhi e dei capelli e scommetto che bevi l'acqua quando hai sete! Diventeremo sicuramente migliori amiche." E beh aveva ragione non è passato neanche un giorno è già non vedo l'ora di rivederla. Dopo aver svolto la routine mi avvio verso casa di Ella che si è offerta di accompagnarmi in motorino e fortunatamente casa sua è abbastanza vicina. Mentre cammino e al contempo penso a quanto io sia brava a fare due cose contemporaneamente vado a sbattere contro un palo, si forse ci dovrei lavorare << Cassia? Cassia, tutto bene?>> fantastico, assolutamente fantastico, mi guardano tutti male o ridendo <<Sì tutto bene Ella non>> non ho il tempo di finire la frase che ridendo viene a sbattere contro il palo e cade vicino a me <<ma sei scema? Ti saresti potuta fare male!>> <<le migliori amiche non si lasciano da sole ad affrontare le figure di merda>> e fu questione di un attimo e capi che questo era il momento giusto per chiederglielo <<mi vuoi sposare?>> ci guardammo per un tempo che mi sembrò infinito prima di scoppiare a ridere << scema, muoviti che siamo in ritardo, ti lascio qui eh!>><<ok, ok andiamo El>> si mise il caso per poi passarmi il mio è salire <<mi piace>><<cosa?>><<El, mi piace>> sorrisi semplicemente mentre lei accese la moto e partimmo. <<Cassia! Cassia! Ehiiiiii>><<ahi! Che male perché mi hai tirato uno schiaffo!>> ti eri rincretinita su forza>> mentre stavamo per entrare qualcuno mi afferrò per il braccio, o meglio dire Walter mi afferrò per il braccio. <<Ehi, Cassy! Come stai?>>lo guardai chiedendogli silenziosamente se in quegli anni fosse cresciuto fisicamente ma regredito mentalmente per poi uscirmene con un semplice <<Tu sei?>><<come? Sono Walter, tuo fratello>> era confuso, il mio dolce e caro fratellino era confuso ora lo strozzo <ehm certo scusami ma devo andare, mio fratello non c'è più da anni mi dispiace avrai sbagliato persona>> Mi girai presi Ella per il braccio e me ne andai e capí per certo che tutti avevamo imparato qualcosa di nuovo, io che El era davvero una buona amica, El che ero davvero incasinata e Walter che le azioni avevano conseguenze e io ne stavo pagando già troppe. Filosofia, come iniziare bene la giornata. Dovremmo leggere e per dovremmo intendo Ella e Luca, un mio compagno, i quali reciteranno una scena della famosissima opera di Shakspeare Giulietta e Romeo per una lezione di inglese se con questo si intende mettere in imbarazzo due povere giovani anime. Comunque la cosa più divertente è che a Ella non è del tutto indifferente Luca mentre lui beh lui sa a malapena distinguere il pollice dall'alluce e visto che oggi mi sento particolarmente buona per chi di voi avesse lo stesso problema il pollice e quello che viene anche definito come primo dito della mano in modo più specifico e quello più laterale mentre l'alluce e il corrispettivo pollice del piede. La scena che stanno interpretando è quella finale in cui romeo si uccide perché pensa che Giulietta sia morta e nel momento in cui muore, Giulietta si sveglia e si uccide visto che Romeo è morto e se ora vedeste questa sotto specie di recita credo che niente e nessuno sarebbe più capace di spaventarvi e che inoltre non ridereste mai più in vita vostra come in questo momento sto facendo io perché se devo essere sincere, anche il professore sta ridendo e non so se per la recita o per il fatto che probabilmente sto ridendo come un'isterica ma in tutti e due i casi la faccia confusa di Luca è quella imbarazzata di Ella sono impagabili e diversamente da loro che hanno ormai finito la sceneggiatura dove si sono uccisi con delle matite e dove dal pantalone di Luca è cascato un preservativo, non vi preoccupate neanche io sapevo che a quel tempo li avessero già inventati , io sto ancora cercando di non morire per mancanza di ossigeno e quando finalmente riesco a recuperare fiato il prof mi riprende dicendomi, anche se so che lo dice solo perché è il suo dovere, che non e stato carino da parte mia prendermi gioco dei miei compagni in quel modo e che sarebbe maturo da parte mia chiedere scusa e beh io gli o ho detto che mi scuso per non voler accettare il suo gentilissimo ma a mio parere non richiesto consiglio e tra battute e occhiatacce dei professori arrivo cosi la fine di un altro dei molteplici, lunghissimi giorni di scuola a cui noi ragazzi siamo costretti ad andare. Fortunatamente El il taxi mi riaccompagnerà a casa. Appena arrivata a casa dopo averla ringraziata e salutata mi fiondo in cucina dove rimango alquanto sorpresa di trovare i miei genitori che prima che posso fare qualsiasi domanda mi comunicano che a cena verranno dei loro vecchi amici, i genitori di Andrea e niente credo di aver avuto un calo di zuccheri dopo.
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Cassia
RomanceChi sarà capitato per sfortuna o per fortuna non so dirlo a leggere questa trama, starà pensando: mamma mia l'ennesimo libro su una ragazza e la sua vita è non so dirvi se sia giusto lo dovreste chiedere a chi scrive io sono solo un personaggio inve...