CAPITOLO 1= Un tuffo nel passato

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Passai una mano sulla sabbia fresca accarezzandola dolcemente, come fosse una cosa preziosa. Era appena l'inizio di Giugno, l'estate pretendeva di essere vissuta e quel sole caldo la convinceva che sarebbe stato un nuovo inizio. Che meraviglia osservare quei tramonti, erano sempre stati il suo punto debole, il punto d'arrivo in cui la vita la portava quando non sapeva più dove andare, invece di passeggiare a vuoto fra infinite strade senza nome andava a sedersi su quella sabbia e a guardare quel mare. Ed era allora che le si spegnevano tutte le paure e sembrava quasi che il resto del mondo si mostrasse per ciò che era davvero. Quel mare le metteva a posto i pensieri e la faceva sentire bene. Bene come solo chi vive può sentirsi.
Era ormai passato un anno, un anno davvero difficile, ma l'aveva superato, questo contava, dopo tutto quel tempo era riuscita a stare bene e per la prima volta difronte a quel mare, non sperava che i suoi pensieri si riordinassero, era già tutto lì nel posto in cui avrebbe dovuto essere. Magari non era andata esattamente come l'aveva immaginata, ma era lì e adesso il passato non contava più.
Il piccolo tramonto tatuato sul suo polso brillava alla luce del sole e le ricordava il motivo per cui aveva deciso di inciderlo sulla pelle per sempre: così poteva portarsi quel tramonto sempre nel cuore per ricordarle che si, si può essere felici e si, la felicità è una scelta. Come quando scegliamo che gusto di gelato prendere e siamo indecisi tra pistacchio e fiordilatte, ecco, scegliere quale tra i due ci piace è come scegliere che tipo di vita vogliamo, se una vita felice o una vita a cui non sappiamo fare un senso. Chiara passò un dito sul tatuaggio e sorride, poi si volse a guardare Stefano, era bello come non mai, gli occhi verdi si specchiavano nel mare e riflettevano la luce, sembrava di un altro mondo, come di un altro mondo era l'amore che provava per lui.
Ci sono cose che non siamo neppure in grado di aspettarci tanto siamo convinti che non succederanno mai, eppure eccola qui la mia vita, imperfetta come lo è sempre stata, ma piena, sfrenata, grintosa, stupefacente... e allora io penso che magari non tutto ciò che pensiamo possa renderci felici in realtà ci renderà davvero fieri della vita che abbiamo, desiderosi di godercela, forse perché non sappiamo mai cosa vogliamo davvero, o magari ero solo io a non saperlo, fino a quando questi due occhi verdi non hanno incastrato i miei e hanno fatto cadere tutti i miei castelli di sabbia.

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