Capitolo 1

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Di nuovo

Quando suonó la sveglia alle 8.00 del mattino per dirmi che dovevo andare a lavoro

Mi sveglia di nuovo come quasi sempre accadeva sudata e leggermente terrorizzata

Bussarono alla porta e quel rumore mi fece sussultare spaventata, dovevo smetterla di prendere paura ogni volta che mi svegliavo la mattina se no un giorno avrei avuto un infarto

Sorrisi e va beh, lo so bene io che sarebbe impossibile lasciare alle spalle i miei incubi quindi è meglio conviverci e sopportarli

La porta si aprì e la testa allegra di mia madre sbucò, sfoggiando i lunghi capelli neri

Mia madre è una donna stupenda, occhi color oro da gatta un viso asciutto senza nemmeno una piccola ruga e labbra carnose, nessuno mai potrebbe dire che ha 39 anni, anzi molto spesso ci scambiano per sorelle

Saltello fino al mio letto e si buttò sopra di me

<<Buongiorno Scemi-Scem>> disse abbracciandomi e usando il solito soprannome che ormai da 2 anni era fissa a mettermi

Ricambiai l'abbraccio assaporando l'odore dei suoi capelli, il battito del mio cuore si calmò

Poi mi alzai pronta alla giornata

Presi un paio di Jeans è una felpa dal armadio e mia mamma mi guardò schifata

<<Amore avvolte potresti metterti anche una maglietta più carina>> le feci la linguaccia e lei scoppio a ridere alzandosi

Venne da me, mi stampò un bacio sulla fronte e disse di dover scappare a lavoro

E come ogni giorno ormai faceva mi disse di sorridere perché sorridendo tutto sarebbe andato bene

E questa frase oramai era diventata il mio mantra, sono sempre sorridente, almeno cerco sempre di esserlo, per me è per le persone che mi stanno intorno

Mi cambio in fretta e poi corro in bagno, una volta davanti allo specchio noto che i segni gigiorosa sotto i miei occhi sono li perenni

Ci metto un po' di crema, dopo essermi lavata la faccia e i denti, aggiungo giusto un po' di mascara e sono pronta

Dalla finestra noto che piove e sorrido, mi piace la pioggia davvero tanto

Il suo profumo, il momento che però mi piace di più di essa è quando inizia e quando finisce

Torno in camera afferrò il telefono e cammino verso il salotto mettendomi le scarpe prendo le chiavi ed esco

Vivo in un piccolo appartamento a Brooklyn con mia mamma, non è il massimo ma è tutto quello che ci possiamo permettere con la mia paga della libreria e la sua della fabbrica

Ma per lo meno a noi basta così

Cammino fino al negozio, come ogni mattina New York gronda di persone e macchine, mi piace questa città ma fosse per me preferirei vivere in un posto con più alberi

Una volta arrivata davanti alla libreria tirò fuori le chiavi e apro la potrà di vetro, lavoro in una libreria rustica è molto bella, per un amante dei libri e della letteratura come me è un sogno e infatti appena apro la porta l'odore di carta e legno mi devasta

Che meraviglia

Non posso mai non rimanere, meravigliata di fronte a tutto questo bene

Non capisco perché le persone si ostinino a non leggere più, se io non leggessi mi mancherebbe l'aria, mi mancherebbe un pezzo di me

Will you Healp Me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora