Capitolo 2

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Quando chiusi a chiave il negozio, mi voltai e l'aria fredda della notte si schiantò leggera sul mio viso, rabbrividì

Mi piaceva molto la notte, il silenzio e il buio, ma al contempo mi metteva sempre una strana paura che grazie al mio amore per la luna quasi scompariva

Mi voltai e alzai gli occhi al cielo, assaporando la quiete della sera, c'era gente che girava e anche macchine, ma non tutto il trambusto che c'è di giorno

Quasi come se le persone sapessero di dover rispettare il momento magico che la luna portava al calar del solo

Mi strinsi nella mia felpa e a passo lento cominciai a camminare per andare a casa

Vivo quasi 10 minuti dalla libreria e questo rassicura sempre la parte paurosa di me, ma rende triste quella che vorrebbe trascorrere un po' più di tempo in compagnia della notte

Per qualche strano motivo mi sentivo osservata, ma scacciai via quella sensazione,  Den aveva rovinato anche la notte, non del tutto ma l'aveva rovinata, sospirai, dovevo smetterla di pensare a lui o mi sarei depressa e non volevo dare questo problema a mia mamma

Lei in qualche modo era riuscita a rialzarsi in piedi e io l'avevo imitata, tra le due lei era quella forte, io invece ero quella che si dimostrava forte

Sospirai e mi ammonì mentale

Basta, non potevo lasciargli distruggere tutto, il mio futuro non doveva assolutamente assomigliare al mio passato

Arrivai senza accorgermene poco più avanti del mio palazzo, mi ero di nuovo persa tra i miei pensieri

Quando apri la porta del ingresso quella sensazione di qualcuno che mi osservava torno e un brivido lungo la schiena mi fece voltare, ma oltre a qualche coppetta per le strade non c'erano persone o per lo meno persone interessate a fissarmi

Sospirai di nuovo, dovevo smetterla sul serio

Sali le scale e appena apri la porta di casa un odore famigliare mi fece sorridere, la mamma stava facendo le lasagne

Saltellando entrai in cucina e il mio sorriso scomparve, le lasagne c'erano si, ma la mamma era distesa a terra

Varie visioni iniziarono a passare sulla mia testa, la voce di uomini in divisa che ci chiedevano cosa fosse successo medici che si parlavano sopra il corpo di mio padre "Ora del decesso" dissero

Avanzai terrorizzata e mi abbassai accanto a lei, sospirai di sollievo quando vidi che non c'era quel odioso liquido rosso, il cuore martellava nel petto e la testa mi urlava di scappare

La scossi leggere e iniziai a singhiozzare, non capì il motivo, ma anche copiose lacrime scesero dalle mie guance

Poi un sospiro e mia mamma iniziò a russare

Stava dormendo

Poco a poco il cuore ralentó e la niente si rilassò, deve essersi stanca per il lavoro e si è addormentata

Riuscì ad alzarla e trascinarla nel suo letto senza svegliarla, le tolsi le scarpe e la copri

Spendi le luci e chiusi la porta

Poco dopo mi trovavo sul divano a guardare un film in TV con una bella porzione di lasagne

Mi sentivo tremendamente triste, mia madre faceva due lavori per riuscire a sopravvivere e io solo uno, dovevo trovarne un altro

Siamo povere solo a causa dei debiti che quella persona ci ha procurato

E a causa sua la mamma è stanca, sporco bastardo

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