CAPITOLO6

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Buio, vedo solo buio

Dove sono ?

Si fanno avanti delle figure dai volti sfuocati, che man mano avanzano nella mia direzione.

Il dito puntato sulla mia figura, ripetendo la parola 'codarda' come a ricordarmi una sofferenza ricevuta anni fa, per sbattermi un proprio errore che non dovrei sentire mio, ma è come se lo fosse.

Sempre più forte la stessa parola, fino a sentire pesante la testa.

No, non è veroooo! Grido a loro con le mani nelle orecchie, con fare istintivo.

Affannata e sudata cerco di regolare il respiro, ormai a mille.
Dopo minuti a provare riesco nell'impresa, impresa eh hahahaha, mi viene da ridere.

E quasi mezzanotte, la mia voglia di dormire e pari a 0, un numero così simile a me.

In bagno in uno dei casetti trovo l'antistaminico dato dallo psicologo, lo ingoio.

Fatto un bagno mi metto una felpa più grande di me e un pantalone in modo da stare comodi.

Alcuni minuti più tardi sono nella mia moto, una Ducati Diavel, fatto un giro nei dintorni accelero, chiuso gli occhi mi godo il vento in faccia; un ricordo galleggia in testa non molto vicino si trova un incontro clandestino.

Arrivata mi infilo il cappello della felpa, coprendomi il viso, parchegiato la moto in un posto appartato lontano da occhi indiscreti.

Questa volta in veste da spettatrice, ascoltando diversi discorsi ne intercetto uno molto interessante da parte dei due ragazzi che hanno attirato la mia attenzione.

Di cui uno portava un tatuaggio verso il trecipite, assomigliante un manico di una pistola precisamente un revolver con al suo interno un piccolo teschio, che quasi non vidi perché nascosto sotto la bandana intorno al braccio.
Quel piccolo segno era il loro simbolo e ancora oggi lo è, per il fatto che quel tipo lo aveva nascosto.

Ascoltato abbastanza, mi allontano come se nulla fosse, ma vengo fermata da un ubriaco, che cerca botte, anche se da come parla penso anzi sono sicura, pensa sia la persona che gli ha fatto un torto, continuando a dire "traditore" o "come sta quella puttana" e solo con queste frasi si capisce tutto, l'amico la tradito con la sua ragazza.

Poverino, ma adesso sono stanca di dover schivare i suoi colpi e attirare attenzione, sto per scagliargli un gancio destro che dovrebbe fargli perdere coscienza ma di nuovo qualcuno agisce prima di me, per poi trascinarmi via.

Guardandolo sottecchi; vengo a scoprire essere quello vicino al bandano.
Guardandolo attentamente scopro essere di nuovo il ragazzo del Bronx dalla scuola a quì sto seriamente pensando sia uno scherzo organizzato da qualcuno lì in alto.

Ma il fatto che non sembra conoscermi gioca a mio favore.
Ancora tra la calca di persone faccio in modo di perdermi e vedo che funziona, mi sta cercando con lo sguardo, con la testa bassa mi allontano.

Sulla mia Ducati Diavel scompaiono tra il buio della notte.



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