Dal capitolo 118
Santa Giulia, Corsica
•Patrick's pov•
<<Leo, sei pronto? Fai piano che la mamma sta dormendo>> sussurro a mio figlio, che è fin troppo elettrizzato all'idea di andare in nave e ha voluto a tutti i costi venire a svegliare la madre.
<<Si papi>> Ormai ha 2 anni e riesce a mettere insieme frasi brevi. È cresciuto un casino e non mi sembra vero che siano già passati due anni dalla sua nascita. È la mia fotocopia, sia fisicamente che caratterialmente; non so quanto sia fortunata Mati ad avere due Cutrone in casa, ma il suo amore verso di noi è infinito, non si può spiegare a parole.
Stiamo entrando in camera mia perché Leo mi ha fatto chiaramente capire che vuole svegliare la madre, però prima di farlo mi ha preso per mano e mi ha portato in cucina per farmi capire che avrei dovuto prepararle la colazione. Questo bambino è troppo intelligente; nel momento in cui non sa come esprimersi a parole, riesce a farsi capire con i gesti. Ed è adorabile quando fa così; lo bacerei tutto il giorno.
<<Leo, ascolta papà: svegliala con delicatezza. Ricordati che nella sua pancia c'è il tuo fratellino o la tua sorellina>>
<<Delicato sono, papi>>
<<Amore, si dice "sono delicato". Ora vai dalla mamma>>
Evidentemente devo ancora spiegare il significato di delicatezza al mostriciattolo. Si è lanciato sopra alla madre e ha gridato "ciao mami"; ma la scena è tenerissima: Leo in braccio a mia moglie mentre le bacia la faccia e le accarezza i capelli.
<<Voglio andare da sorellino>>
<<Tesoro, si dice "sorellina" se è femmina o "fratellino" se è un maschietto come te. Ma ancora non sappiamo se sarà una sorellina o un fratellino>> la dolcezza nella voce di mia moglie mentre parla con Leo è davvero unica. Non è mai stata così dolce neanche con me, a dire la verità. In realtà, il sesso lo sappiamo già, ma vogliamo fare una sorpresa a Leo. Siamo sicuri che sarà un ottimo fratello maggiore.
<<Sapete che starei qui a guardarvi per ore, ma dobbiamo fare colazione velocemente e poi partire per Savona, se volete andare in vacanza>>
<<Cucciolo, andiamo altrimenti il papi diventa cattivo e non ci porta al mare>>
<<Noo, papi io e mami ti voglio bene>> afferma per poi correre da me ad abbracciarmi. Questo bambino è un amore, non smetterò mai di ripeterlo.
<<Piccolo campione, si dice "io e mami ti vogliamo bene">> quando pronuncio questa frase per correggerlo, è ormai troppo tardi, dal momento in cui è già scappato in cucina.
***
Siamo arrivati a Savona verso l'ora di pranzo e, dopo aver trovato un bar in cui mangiare velocemente, ci siamo diretti al porto, in attesa di essere imbarcati. Passeremo la notte in nave, sperando che Leo stia bravo. Per lui è il primo viaggio che non trascorre in macchina; avevamo paura, per questo abbiamo scelto di partire nel pomeriggio, in modo tale da farlo dormire la notte.
<<Mami, papi, nava nava>> Leo richiama la nostra attenzione indicando la nave che è appena arrivata in porto.