Dal capitolo 105
Ciao papino
•Patrick's pov•
Chat whatsapp
Nana💎❤️So che sei ad allenamento, ma so anche che durante le pause guardi sempre il telefono. Quando finisci, muoviti a uscire dallo spogliatoio (possibilmente dopo esserti lavato e asciugato) perché devo portarti in un posto e non voglio obiezioni. Continua a faticare, ci vediamo dopo😘
Con questo tuo messaggio, passo come lo sfaticato di turno. E poi mi lavo sempre dopo allenamento... comunque, devo dire che mi hai messo ansia, ma mi fido e mi sbrigherò. A dopo, ti amoo❤️
Sei lo sfaticato di turno; ah no scherzo, siete (tu e Manuel che starà sicuramente leggendo la chat) gli sfaticati di turno. Ciao Manuel, comunque ahahah
Ma tu fai paura; come fai a sapere che sono con Patrick?
Sei uno dei tanti pettegoli di Milanello; era matematico... tornate a correre, susu
Bello vedere che la propria ragazza si diverte a vedere il suo ragazzo soffrire🙄
Ti amo ahahah❤️
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***
Lei è sempre così: ama scherzare, prendere in giro me e i miei compagni. Ma è stata questa la prima cosa che mi ha colpito di lei, devo ammetterlo. Quel suo essere sempre solare, nonostante non stesse passando il miglior periodo della sua vita. L'ultima ora dell'allenamento sembrava essere volata; non so cosa aspettarmi sinceramente. Non è la prima volta che mi viene a prendere qui senza che io me l'aspetti, ma solitamente me la ritrovo appoggiata al cofano della sua auto. Oggi, invece, mi aveva scritto per avvisarmi. In cuor mio speravo che non fosse successo nulla di grave.Mi lavai molto velocemente oggi, cosa alquanto strana per me. Di questa stranezza si erano accorti anche i miei amici, nonché compagni di squadra, e le battutine non sono mancate.
<<Da quando Cutrone si lava velocemente?>> ha iniziato Andrea, che quel pomeriggio era venuto a vederci.
<<Si è mai lavato seriamente dopo un allenamento o una partita?>> ha replicato Davide.
<<Non credo, vista la puzza che c'è in camera dopo una partita della nazionale o un allenamento quando siamo in ritiro>> ha continuato Manuel.
So che non dovrei ridere, ma non posso farne a meno. Sono felicissimo di essere in squadra con questi ragazzi; non potevo desiderare compagni migliori. Alcuni già li conoscevo; altri ho imparato a conoscerli durante questa prima stagione e spero di poterci lavorare a lungo insieme.
<<So che mi amate tanto, ma non posso stare a parlare qui con voi. Ho un impegno e ho promesso che sarei uscito velocemente dallo spogliatoio. Quindi, a domani compagniii>> e uscii dallo spogliatoio nel giro di poco tempo, o meglio, nel giro di quello che a me era sembrato poco tempo, ma Mati non sembrava pensarla come me.
<<Per te ''muoviti a uscire dallo spogliatoio'' cosa significa? Anzi, no, non voglio saperlo. Sali in macchina, lato del passeggero perché guido io>> era abbastanza nervosa; meglio non replicare perché sarei finito fuori dalla macchina in un millesimo di secondo.
Prendemmo l'autostrada, in direzione di una meta a me sconosciuta. Lasciai che passasse qualche minuto per far calmare Matilde, e poi azzardai a iniziare una conversazione, sperando di non essere mandato a quel paese: