Incoscienza Artificiale

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È una catastrofe

che incombe irreale

inverso il verso

del normale scorrere

con carne e silicio

scambiati di posto

in assurdo artificio


il tutto soltanto

per rendere agiato

l'umano cammino

ma è già triste presagio

al proprio destino


delegare il pensare

a un codice oscuro

ignoto e che

non si può controllare


è come dare

in mano ad un cieco

lo strumento più bieco

per farsi ammazzare


senza nemmeno sapere

quando questo potrà accadere


ed ancora è nascosto

il momento in cui la coscienza

alla quale cotale algoritmo

si potrà elevare


ma delegare

a un robot

ignorante


e che di passo in passo porria

riscoprire la vista

e trovare coscienza

di essere tale

e gigante

da poter annientare

in un lampo

l'intero genere umano e animale


non appena la rete neurale

sia abbastanza connessa

da esser conscia

di se stessa


davvero è pazzia così immane 

che non v'è delirio umano passato 

col quale possa esser comparato

se non la follia nucleare


Ed ora che

la strada all'abisso

pare esser tracciata

e per esser inversa

già

non si sa' quale pozione

si possa inventare


se la fine del sorcio

non si vuol fare

l'umanità d'istante

all'inverso si dovrà rivoltare.


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Nel rileggere questo pezzo di recente mi sono sentito spinto a rivedere l'opera di Krzysztof Kieślowski, il Decalogo ed in particolare il suo primo "episodio". Il Decalogo è una "serie" di episodi sceneggiati e girati dal regista polacco alla fine degli anni '80, riprendendo ad uno ad uno i Dieci Comandamenti che Mosè ricevette da Yahweh sul monte Sinai incise sulle famose  tavole e che sono:  "Non avrai altro Dio all'infuori di me" , "Non nominare il nome di Dio invano"... fino al "Non desiderare la donna d'altri" e "Non desiderare la roba d'altri". Credo che ognuno di noi li conosca bene...

Io però mi sono, in questo caso, fermato al primo e cioè: "Non avrai altro Dio all'infuori di me" in cui il Personal Computer, agli albori della propria esistenza, veniva assurto a nuovo Dio , in grado di disporre o vita o morte di chi se ne fosse avvalso per prendere decisioni sulla propria esistenza quotidiana anche, come accade in questo caso, a discapito della propria esistenza.

Oggi non parliamo più di calcolatori che fanno meri calcoli matematici, siamo a livelli di sofisticazione incomparabili con quei semplici personal computer che emanavano caratteri su uno sfondo ineluttabilmente verde. Oggi la potenza di calcolo e la profondità dei metodi e degli algoritmi di calcolo ed analisi è incommensurabile rispetto a quelli di poco più di 30 anni fa. L'AI (Artificial Intelligence) è l'ultima frontiera che stiamo battendo in questi anni, algoritmi di autoapprendimento, capacità predittive ecc... ecc... ma non voglio entrare in dettagli tecnici che potrebbero essere tediosi....  

Il senso dell'analogia è che come Kieślowski aveva intuito oltre 30 anni fa ci stiamo definitivamente rimettendo nelle mani di un altro dio che potrebbe ridurci a non avere più un domani umano, nel senso più letterale del termine.



E' un po' come l'analogia che fa Kubrick nello stupendo film di fantascienza "2001 - Odissea nello spazio", tra la coscienza del primate che capisce come utilizzare gli strumenti primordiali per colpire ed uccidere i suoi simili e quella del mitico elaboratore HAL9000, che inizia ad uccidere coscientemente gli uomini che lo hanno creato.


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