Jaebum - Interrail

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-Dai Ali sbrigati! – mi urlò Elsa. In effetti ero chiusa in bagno da dieci minuti e dovevamo uscire. Eravamo quasi alla fine di una lunga vacanza, io e le mie tre amiche avevamo deciso di fare un Interrail in Europa, e con noi erano venuti altri quattro ragazzi, tra cui i fidanzati di Misty e Desiree e il miglior amico di Elsa. –Si arrivo, avviatevi, ci vediamo giù! – le risposi dopo che aveva bussato per l'ennesima volta alla porta. Ero stanca, ma soprattutto triste. Andavo d'accordo con quei ragazzi, nonostante due di loro li conoscessi poco, ma con Jaebum proprio non c'era verso che le cose filassero lisce. Eravamo in viaggio da nove giorni ormai, e non ce n'era stato uno solo durante il quale non avessimo discusso. Io non avevo niente contro di lui, anzi, tutt'altro, avevo una cotta impressionante, ma lui era freddo e distaccato nei miei confronti. Avevo provato a parlarne sia con Yugyeom, il ragazzo di Misty, che con Jinyoung, il ragazzo di Des, gli unici due che conoscevo abbastanza bene da fidarmi, ma l'unica cosa che avevo ottenuto era stato un "tranquilla, ci parleremo noi" e poi non era cambiato niente. "Sono proprio stufa di questa situazione!" pensai mentre uscivo dal bagno e raggiungevo il resto del gruppo. –La prossima volta fai ancora più con comodo eh! – mi disse Jaebum appena li raggiunsi. Sbuffai e lo guardai male senza nemmeno degnarlo di una risposta. –Dai JB, non essere antipatico! – lo riprese Jinyoung. –Non è colpa mia se la principessa ci ha messo venti minuti per scendere! – replicò il ragazzo. –Jaebum, vedi di stare un po' zitto e di rompere poco le palle, non è giornata! – gli dissi senza nemmeno guardarlo. Eravamo a Berlino, quello stesso pomeriggio saremmo partiti per andare a Praga. Facemmo l'ultimo giro della città, della quale mi ero innamorata, poi pranzammo e tornammo all'ostello per preparare gli zaini. –Giuro che li odio questi cosi! – ringhiò Misty contro lo zaino dopo che i vari lacci le si erano annodati tra loro per la terza volta. Le altre due si misero a ridere, mentre io rimasi in silenzio a finire di piegare i miei vestiti. –Ali, cos'hai? – mi domandò dopo un po' Des. –Niente. – risposi fredda. –Ali... - insistette lei. –E va bene, mi piace Jaebum, già da prima di partire, e il fatto che lui mi tratti così di merda senza un motivo mi fa girare il cazzo! – sbottai girandomi verso di loro. –E quando pensavi di dircelo? – chiese Elsa. –Speravo di non dovervelo dire! Dopo i primi giorni che mi rispondeva male credevo che mi sarebbe passata, ma no, figurati se per una volta me ne va bene una! – dissi drammatica. –Ali, è il suo carattere, quando non conosce una persona tende ad essere freddo e distaccato, ma non lo fa apposta. – mi disse Des. –Lo capisco, ma c'è differenza tra freddo e stronzo! – le risposi. –Forse so perché si comporta così. – disse improvvisamente Misty. –Spiega. – la incitai. –Beh, prima che tu ne parlassi con Yugyeom, lui pensava che ti piacesse Youngjae, visto che avevi legato particolarmente con lui in questi giorni. Secondo me Jaebum è molto interessato a te, ma vedendoti così affiatata con Youngjae si mostra difficile perché gli da fastidio. – mi spiegò lei. Youngjae era il miglior amico di Elsa, ed era vero che ci eravamo avvicinati, ma solo perché lui non faceva lo stronzo con me. –Misty, se è come dici te mi incazzo ancora di più, perché potrebbe avere un comportamento civile nei miei confronti invece che ringhiarmi contro, ma dubito seriamente, quindi mi sono già messa l'anima in pace. – le dissi ostentando indifferenza. Loro tre sbuffarono e mi lasciarono stare, sapevano bene che se ero convinta di una cosa, fino a quando non ci sbattevo la testa rimanevo di quell'idea. Una volta finito di sistemare tutte le mie cose dentro lo zaino scesi insieme a Des e aspettammo gli altri nella Hall dell'ostello. Ovviamente il primo ad arrivare fu Jaebum, che fece un cenno alla mia amica e uscì a fumare una sigaretta. –Sono convinta che si sistemerà tutto! – mi disse consolandomi Des. Una volta che fummo tutti, ci dirigemmo verso la stazione, e quando arrivammo trovammo la piacevole sorpresa di un ritardo del treno di due ore e mezzo. –Oh, ma che bello! – sbuffò Misty accasciandosi per terra. Quell'attesa fu interminabile, il nostro treno doveva arrivare alle sette di sera, ma con quel ritardo partimmo verso le dieci e dovevamo affrontare un viaggio di circa quattro ore. Quando finalmente salimmo, notammo che il treno era suddiviso a scomparti, sembrava di essere sull'Hogwarts Express, purtroppo però, molti posti erano stati prenotati, quindi ci dovemmo arrangiare e dividere. –Ragazzi, io non ho sonno, lascio il mio posto a sedere a qualcuno se volete. – dissi quando ci fummo sistemati. Avevo trovato posto con Yugyeom, Des e Jinyoung, Jaebum non sapevamo che fine avesse fatto, mentre Misty, Elsa e Youngjae erano accampati in mezzo al corridoio. Decisi di andare da loro a dargli un po' fastidio. –Che fate?! – chiesi allegra ai tre disgraziati. –Mah, sto prendendo il sole della luce al neon, SECONDO TE!? – sbottò Misty. –Se sei venuta qua a rompere i coglioni ti consiglio di andartene, è già abbastanza nervosa. – mi avvisò Elsa. –No, tranquilli, sono venuta a dirvi che cedo volentieri il mio posto a uno di voi tre, io non ho sonno. – dissi attirando la loro attenzione. –Chi c'è con te? – mi chiese Youngjae. –Des, Jinyoung e Yugyeom, Jaebum è sparito. – risposi. –VADO IO! – gridò Misty alzandosi alla velocità della luce. –Se si libera qualche posto vi chiamo! – dissi ai due ragazzi rimasti in terra mentre mi allontanavo. Mi misi a girovagare per i vagoni, non sapevo bene cosa volevo fare, ma un po' di tempo da sola non mi avrebbe fatto male. Presi l'iPod e le cuffie, feci partire la musica e mi fermai a guardare fuori da un finestrino. Non avevo mai viaggiato così tanto in treno, ma mi piaceva, era rilassante vedere il paesaggio scorrere davanti ai miei occhi, mi permetteva di liberare la mente. Quando anche guardare fuori dal finestrino mi annoiò, decisi di tornare dagli altri, così mi girai e mi incamminai tenendo la testa bassa. Ovviamente non mi accorsi che davanti a me c'era una persona ferma, infatti gli finii addosso rischiando di far cadere entrambi. -Oddio scusami!- esclamai automaticamente. -Non potevi che essere te!- ribatté l'altro. Riconobbi subito la sua voce. -Ah, sei tu...- borbottai. -Vedi di stare più attenta!- mi rimproverò. -Si certo.- risposi fredda cercando di superarlo. Lui però non sembrava intenzionato a lasciarmi passare. -Sono serio, tendenzialmente alla gente non piace che gli altri gli finiscano addosso!- continuò lui. -Jaebum, si può sapere che cazzo ti ho fatto di male?!- sbraitai subito. Era diventato davvero troppo pesante da sopportare. -Ah, davvero non lo sai?- chiese ironico lui. -No, non lo so, ma mi sono stancata di essere trattata così di merda!- dissi alzando il tono di voce ancora di più. Con una mossa veloce lui mi spinse contro la parete tappandomi la bocca con una mano e guardandomi dritto negli occhi. -Prima di tutto smetti di urlare, al resto del treno farebbe piacere dormire!- disse liberandomi la bocca, ma restando comunque molto vicino a me. -Poi, se proprio sei stanca come dici, vai dal tuo amichetto a farti consolare!- continuò con rabbia nella voce. -Ma che stai dicendo?- chiesi confusa. -Vai, torna dagli altri, non vorrei che Youngjae si preoccupasse, sai, siete così intimi!- disse con astio. -Stai scherzando vero?!- domandai incredula. Quando non mi rispose decisi che era arrivato il momento di mettere le cose in chiaro, avrei giocato a carte scoperte. -Senti, ficcati queste parole bene in testa, tra me e lui non c'è assolutamente niente, ma a differenza tua, lui si è mostrato gentile nei miei confronti. - dissi puntandogli un dito sul petto e intimandogli con lo sguardo di spostarsi. -Per quanto preferirei avere con te un rapporto civile, perché mi basterebbe quello, purtroppo tu hai deciso di fare lo stronzo. Ma ora basta, da adesso le cose cambiano e, anche se ci starò male, non ho più intenzione di considerarti minimamente, così non potrai più dire che ti do fastidio!- conclusi allontanandolo completamente da me. Senza aspettare una sua risposta mi voltai e tornai dagli altri. Per loro sfortuna, non si erano liberati posti, così mi misi vicino ad Elsa e Youngjae, infilai le cuffie nelle orecchie e mi isolai, cercando di sbollire la rabbia. Non mi resi nemmeno conto del tempo che era trascorso, ma fortunatamente eravamo arrivati a Praga. Ci mettemmo un'altra mezz'ora prima di arrivare all'ostello, che sembrava più un misto di appartamenti sistemati particolarmente a caso. Una volta finito di parlare col proprietario, ci facemmo guidare nella nostra camera, una stanza di normale grandezza con quattro letti a castello, due per lato. Il tizio ci spiegò che il bagno era in comune e che era diviso in due, da una parte la doccia dall'altra il wc e il lavandino, nessuno dei due sembrava abbastanza pulito da rassicurarmi. Ci disse anche che non potevamo fumare nella camera, ma che potevamo farlo nel corridoio all'aperto che univa le varie stanze. Quella notizia mi rallegrò, ancora non avevo sonno, nonostante fosse notte fonda, avevo trovato il passatempo. Tutti ci cambiammo mettendo il pigiama e subito dopo noi ragazze uscimmo. -Dove andate?- ci chiese Yugyeom. -Riunione tra donne fuori, vuoi venire?- esclamò Elsa. -No passo, grazie. - rispose il ragazzo. Ridendo uscimmo nel corridoio accendendoci subito una sigaretta. -Se non diminuisco le sigarette giornaliere i miei polmoni fanno le valigie!- esclamò Misty non appena finì la sua. -Tutte dovremmo diminuire, ma ora non ci riusciremo mai, siamo in vacanza!- esclamai sospirando. -Come va Ali?- mi chiese sbadigliando Elsa. -Ho parlato con Jaebum in treno.- dissi. -Ah si? E cosa vi siete detti?- esclamò curiosa Misty. -Per sbaglio gli sono finita addosso, e lui ha iniziato a fare l'acido. Così gli ho detto chiaro e tondo quello che pensavo.- iniziai. Riportai per filo e per segno il nostro discorso, senza omettere la parte dove mi aveva tappato la bocca. -Aggressivo il ragazzo!- commentò Elsa ridendo. -Più che altro, vedi che avevamo ragione?! È geloso marcio di Youngjae!- gridò Misty. -Misty.... che cazzo urli?! Sono nella stanza dietro di noi loro!- esclamai guardandola male. In risposta mi scoppiò a ridere in faccia. -Ragazze, ora che abbiamo constatato che avevamo ragione su Jaebum, io vado a letto, che sono stanca morta. - disse Elsa sbadigliando per l'ennesima volta. -Voi andate pure, io vi raggiungo fra poco. - dissi loro. Non so quanto tempo passò prima che qualcun altro uscisse nel corridoio, ma non me ne accorsi subito visto che avevo le cuffie con la musica abbastanza alta. Me ne resi conto solo perché quella persona mi tolse una cuffia spaventandomi. -Ma dico sei impazzito?!- gridai riconoscendo Jaebum. Lui in risposta iniziò a ridere. Non sapevo se incazzarmi o essere contenta della sua reazione, visto che non aveva mai riso a causa mia. -Ti prenderai un accidente se rimani qui tutta la notte. - mi disse sorprendendomi. -Non mi sembravi molto interessato alla mia salute fino ad oggi!- esclamai ironica. -Molto più di quanto credi. - borbottò lui. -Va beh, visto che ci tieni tanto entrerò dentro, buonanotte Jaebum.- dissi cercando di chiudere la conversazione il prima possibile. Ero intenzionata seriamente ad ignorarlo. -Non riesco a dormire. - disse quando stavo per entrare nell'ingresso. -E io che ci posso fare?- domandai fredda. -Beh è colpa tua!- esclamò lui con tono ovvio. -Come prego?!- risposi sentendo il nervosismo iniziare a salire. -Si... lascia perdere, buonanotte!- esclamò poi superandomi di fretta ed entrando in camera. Scossi la testa confusa ed entrai anche io, notando che era libero solo il letto sopra Jaebum. Sospirai stanca di tutta quella situazione e mi arrampicai per arrivare fin sopra il letto, sul quale mi lasciai cadere a peso morto. -Delicata eh!- sentii dire da sotto. -Zitto e dormi!- risposi. Non sentii più rumori, così decisi di chiudere gli occhi e provare a dormire, quando avevo troppi pensieri per la testa mi riusciva sempre difficile prendere sonno. Non me ne accorsi nemmeno, ma dopo un po' mi addormentai, svegliandomi la mattina seguente a causa di un rumore forte. -Oh merda!!- esclamò Youngjae gridando. Mi affacciai dal letto per trovarmi davanti una scena alquanto esilarante. Non so per quale motivo, ma Youngjae era disteso in terra con le gambe attorcigliate al sacco a pelo. -Si può sapere per quale motivo sei in terra?!- gli chiese Elsa ridendo. -Stavo sognando che degli zombie mi stavano rincorrendo, e quindi ho iniziato a correre anche io...- si giustificò il ragazzo. -Fanculo Youngjae io volevo continuare a dormire!- esclamò Misty mettendo la testa sotto il cuscino. -Io non uscirò da qui prima di pranzo, e io mangio alle una!- aggiunse. -Che ore sono?- chiesi. -Le undici circa.- mi rispose Yugyeom. Mi ributtai giù, consapevole che non mi sarei riaddormentata e che mi faceva troppa fatica alzarmi. Tutti gli altri fecero come me, probabilmente intenzionati a dormire un'ora in più. Erano passati poco più di dieci minuti quando sentii una mano tapparmi la bocca. Presa dallo spavento iniziai a scalciare fino a quando non vidi chi era a tapparmi la bocca. Non appena mi fui calmata, Jaebum mi liberò la bocca. -Devi piantarla di tapparmi la bocca!- ringhiai. -Era troppo divertente da fare!- esclamò ridendo sottovoce. -Chi sei tu, e cosa ne hai fatto di Jaebum?!- domandai stupita. -Simpatica, sto solo cercando di non fare lo stronzo, come dici te!- mi rispose serio. Vedendo che ero rimasta senza parole per la sua uscita, riprese a parlare. -Senti, loro si sono già riaddormentati, ti va di andare a fare colazione?- mi propose. Sgranai gli occhi senza rispondere. -Chi tace acconsente!- esclamò lui ghignando e iniziando a cambiarsi. Si tolse la maglietta mostrandomi il suo fisico allenato, ma distolsi lo sguardo prima che potesse vedere che ero rimasta imbambolata con la bava alla bocca. Decisi di cambiarmi e di andare a fare colazione con lui, così scesi dal letto e, dandogli le spalle, mi misi velocemente il reggiseno. Quando mi girai notai che lui probabilmente non se ne era nemmeno accorto, visto che stava cercando una scarpa sotto il letto. Ne approfittai per togliermi i pantaloncini del pigiama e mettermi dei leggings e una maglietta a maniche corte, così quando si tirò su in piedi e si girò verso di me io ero già pronta. Uscimmo in silenzio dalla camera trovandoci subito nella cucina dell'ostello. Era veramente piccolo quel posto. -Cosa mangiamo scusa?- domandai. -Ci siamo portati dietro la roba che è avanzata da Berlino.- mi rispose aprendo uno sportello del mobile alle sue spalle. La sera prima non mi ero nemmeno accorta che uno di noi si era preoccupato di mettere le nostre cose lì. Mi sedetti al piccolo tavolino aspettando che Jaebum tirasse fuori tutto il necessario. Quando tutto fu sulla tavola decisi di prendere del succo di frutta e un paio di fette biscottate col burro. -Mangi così poco?- mi domandò lui dopo un lungo silenzio. -Tra un'ora e mezza andiamo a pranzo, se mangio tanto ora non mangio dopo.- spiegai. -Io mangio sia ora che dopo!- esclamò ridendo. -Lo vedo!- dissi notando che era già alla quinta fetta biscottata con burro e marmellata, e da parte aveva un panino con la nutella. Era alquanto imbarazzante stare lì con lui, non sapevo di cosa parlare, visto che fino a ventiquattro ore prima sembrava odiarmi. -Senti, mi dispiace per come ti ho trattata in questi giorni, ma mi dava fastidio la tua stretta vicinanza con Youngjae. - mi disse di punto in bianco. Non sapevo che rispondere. -Voglio solo dimostrarti che non sono stronzo come credi, ma che puoi andare d'accordo anche con me.- continuò. "Anche più che d'accordo se fosse per me." pensai sospirando. -Allora dimostramelo.- dissi. -Stasera non avrai più dubbi!- esclamò alzandosi. -Dove vai?- domandai io stupita. -A svegliare gli altri, qui metti in ordine te!- esclamò sorridendo. Pensavo di morire a vedere quel sorriso fatto solo per me, erano giorni che speravo mi sorridesse e finalmente era accaduto. Con un espressione ebete in faccia misi via le nostre cose e rientrai in camera giusto in tempo per godermi la scena di Misty che veniva letteralmente trascinata fuori dal suo sacco a pelo contro la sua volontà. -Dai ragazzi, cambiatevi che andiamo a mangiare qua sotto, ieri sera ho visto che c'è un ristorante!- esclamai, sapevo che se avessi nominato il cibo si sarebbero preparati tutti in trenta secondi. Come previsto iniziarono tutti a cambiarsi velocemente, così decisi di uscire nel corridoio. -E questo trucco dove lo hai imparato? Quando faccio una vacanza con loro ci mettono le ere a prepararsi!- esclamò Jaebum spuntando alle mie spalle. -Prima cosa: smetti di farmi prendere infarti, seconda cosa: so quale è la cosa più facile con cui convincerli, andiamo adorano mangiare!- esclamai ridendo. -In effetti hai ragione!- disse ridendo con me. Stavo iniziando a farci l'abitudine a quel suo comportamento. -Allora? Andiamo a mangiare?- chiese con impazienza Misty uscendo seguita dagli altri. Scendemmo in strada andando subito nel ristorante accanto all'ostello. Effettivamente ci avevo visto giusto, costava poco e il cibo era veramente buono. Un'ora dopo, finito di mangiare, decidemmo di iniziare a girare per la città. Era una bella giornata, soleggiata con un leggero venticello che ti rinfrescava, in più avevo appena iniziato ad avere un rapporto civile con Jaebum, anche lui stesso sembrava più sereno. Girammo tutta la città nel pomeriggio, alla fine era abbastanza piccola, ma la cosa che sicuramente mi piacque di più fu la torre dell'orologio. Una volta finito il nostro giro decidemmo di tornare in ostello per decidere cosa fare quella sera. -Qualche idea?- chiesi entrando in camera. -Beh, so che qui c'è una discoteca su cinque piani, potremmo provare quella!- esclamò entusiasta Elsa. -Ma è quella dove c'è anche l'ice pub?!- esclamò Des. -Si è quella!- le rispose la ragazza. -Io ci sto!- dissi contenta. -Voglio assolutamente andare all'ice pub!- aggiunsi. -Anche per me va bene!- disse Jaebum, seguito a ruota dagli altri ragazzi. L'unica che non si era espressa era Misty. -Andiamo Misty, anche se non ti piacciono le discoteche questa è diversa!- provai a convincerla. -E va bene, vengo solo perché non voglio restare da sola in camera!- disse facendoci ridere. -Io direi che ci conviene mangiare qua, così facciamo con comodo.- disse Youngjae. Concordammo tutti, così ci dividemmo i compiti: Elsa, Youngjae, Yugyeom e Misty andarono a fare la spesa, mentre Jinyoung e Desiree andarono a prelevare dei soldi, lasciando me e Jaebum da soli. Ero quasi sicura che l'avessero fatto apposta, durante il pomeriggio avevo raccontato gli ultimi sviluppi tra me e lui alle ragazze, e loro avevano risposto dicendomi che dovevo passarci più tempo possible da sola, erano state di parola. -E noi che facciamo?- chiesi a Jaebum una volta rimasti da soli. -Io un'idea ce l'ho, ma è troppo rischiosa ora!- esclamò ghignando. Non appena capii cosa intendeva arrossii di brutto, nascondendo il viso dentro lo zaino facendo finta di cercare qualcosa. -B-beh io ne approfitterei per andare a fare la doccia, vuoi andare prima te?- chiesi tutto d'un fiato. -Nono, vai pure!- rispose lui ridendo. Presi l'asciugamano e i vari flaconcini per lavarmi, mi spogliai rimanendo in intimo, avvolgendomi subito nell'asciugamano, e scappai nella doccia. Non avevo ancora constatato se effettivamente era sporca come sembrava, ma quando ci entrai rimasi sorpresa. Non era affatto sporca, anzi, fortunatamente era molto pulita. Mi lavai velocemente, cercando di non pensare a quello che aveva detto Jaebum prima, mi chiedevo come fosse possibile che fino al giorno prima sembrava odiarmi e ora invece faceva battutine allusive. Certo che se effettivamente era vero quello che dicevano le mie amiche e che quindi gli piacevo, ci poteva stare, ma poteva accorgersene prima magari. Uscii dalla doccia andando in camera, mi ero dimenticata di prendere il cambio. -Pensavo ci mettessi di più, tendenzialmente le donne ci stanno sempre le ore in bagno, a prescindere da quello che devono fare!- esclamò Jaebum quando entrai. -Non è vero! Dipende da cosa devi fare!- mi difesi. Posai lo sguardo su di lui. Era disteso sul letto con le braccia dietro la testa. I capelli neri erano sparati un po' ovunque, li portava leggermente lunghi e gli stavano da Dio. Aveva gli occhi chiusi e un sorriso sghembo stampato in faccia. Ero proprio cotta di lui. -Se invece di fissarmi ti cambi riapro gli occhi, ma se non ti cambia nulla dillo, così io ho qualcosa da guardare!- mi disse aprendo gli occhi e facendomi un occhiolino. -Smetti di fare lo stupido e vai a farti la doccia!- lo rimproverai ridendo. Si alzò e mi venne incontro, costringendomi ad indietreggiare fino a ritrovarmi con la schiena attaccata al muro. Lui poggiò le mani ai lati della mia testa ed avvicino il suo viso al mio. -Jaebum, non mi pare il caso di fare questi versi ora, potrebbero tornare gli altri da un momento all'altro. - dissi cercando di mantenere la calma, la verità era che la sua vicinanza mi metteva a disagio. -A me non importa se tornano gli altri, e poi le tue amiche l'hanno fatto apposta, ci metteranno almeno un'ora e mezza per fare tutto!- esclamò lui. -E con questo che vorresti dire?- domandai incerta. -Che possiamo fare quello che vogliamo.- disse tracciando il bordo del mio asciugamano sfiorando la mia pelle. Troppi brividi fecero capolino, facendomi rendere conto di quanto lo desiderassi. -Ali, siamo grandi e vaccinati, non c'è niente di male nel provare attrazione l'uno verso l'altra, e non c'è assolutamente niente di male nel volerla sfogare.- disse con voce bassa. Per quanto invitante fosse la sua proposta, ero sicura che non mi sarei mai potuta accontentare di una scopata tanto per fare, quindi decisi di dirglielo chiaramente. -Jaebum, per quanto io possa essere d'accordo con te, purtroppo non mi basterebbe mai una sola volta, in più non sono un numero da aggiungere alla lista di tutte le ragazze che ti sei scopato, quindi fammi il piacere di spostarti e di andare a farti la doccia, grazie. - dissi con un sorriso falso. -Oh andiamo, davvero non ci sei arrivata?!- esclamò improvvisamente serio. -A cosa?- chiesi non capendo quel repentino cambiamento d'umore. -Cazzo Ali mi piaci! Ti trattavo di merda perché pensavo che ti piacesse Youngjae, ero e sono tutt'ora geloso marcio, perché lui lo abbracci, ci scherzi e ci stai bene insieme da tutta la vacanza, mentre con me hai a malapena parlato!- gridò battendo una mano al lato della mia testa. Sussultai appena, cosa che lui notò. Si allontanò leggermente da me. -L'ho capito, ci sono arrivata, ma tu non me ne hai mai dato la certezza, ed un giorno non basta per cancellare nove giorni passati di merda!- gridai anche io. -Forse sei tu che non hai capito che mi piaci, da tanto, da prima di questo cazzo di interrail, ma eri troppo preso a fare la merda con me per accorgertene!- aggiunsi. Dopo aver detto ciò presi velocemente il mio cambio e uscii di camera sbattendo la porta, per poi andarmi a cambiare nel bagno. Sinceramente non credevo di ritrovare Jaebum in camera, pensavo fosse andato a fare la doccia, invece no, ma non mi aspettavo assolutamente l'unica cosa che fece quando entrai. Ebbi a malapena il tempo di appoggiare la mia roba sullo zaino che mi ritrovai le sue labbra contro le mie. In pochi passi mi aveva raggiunta e baciata, un bacio bisognoso e passionale dal quale mi feci trasportare completamente. Le sue braccia mi stringevano per la vita, mentre io le avevo passate intorno al suo collo. Mi strinse a se con prepotenza, quasi come se avesse avuto paura che scappassi, quando io non avevo la minima intenzione di staccarmi da lui. -Elsa! Siamo ufficialmente gli unici due singol della vacanza!- sentimmo urlare all'improvviso. Ci staccammo immediatamente girandoci verso la porta, dove trovammo Youngjae che ci guardava come una mamma guarda il proprio figlio. -Jaebum, te lo avevo detto che le piacevi!- esclamò il ragazzo. Jaebum arrossì leggermente, borbottando qualche offesa nei confronti dell'amico, poi ci raggiunsero gli altri facendo un gran baccano. Tra battutine su me e Jaebum e risate varie, riuscimmo ad andare a cena verso le nove e mezza, con Misty che moriva di fame e Elsa che si era addormentata dopo essersi fatta la doccia. Finito di cenare lasciammo i ragazzi a pulire, mentre noi donne ci andammo a preparare. -Ve lo avevo detto che si sarebbero messi insieme!- esclamò Misty appena rimanemmo sole. -Oggi non ti ha tolto gli occhi di dosso per un secondo!- disse Des. -Ragazze?- cercai la loro attenzione. -Piantatela e prepariamoci!- dissi chiudendo li il discorso. Siccome avevamo pensato di fare anche l'ice pub, decisi di mettere un jeans attillato con una maglia corta in vita con sopra una felpa abbastanza pesante. Anche le altre avevano optato per qualcosa di simile a me, dopotutto anche la notte non era caldo, e uscire dalla discoteca sudati e mezzi nudi non era la cosa migliore. Dopo un po' pure i ragazzi vennero a cambiarsi. Jaebum mise un jeans e una maglia bianca, con sopra una felpa nera, i capelli più scompigliati del solito. Quando fummo tutti pronti ci avviammo verso la famosa discoteca, ci andammo a piedi e nel mentre ci fermammo a bere qualcosa, visto che non sapevamo quanto potesse costare un drink dentro la discoteca. Diciamo che ci facemmo prendere un po' la mano visto che costava tutto veramente poco, ma riuscimmo a fermarci poco prima dell'essere brilli. Quando arrivammo alla discoteca ci mettemmo in fila, che per fortuna scorreva abbastanza velocemente. Una volta entrati ci guidarono fino all'ice pub, dove facevano entrare le persone a gruppi di pochi per via delle bassissime temperature. Una volta entrati fu bellissimo. Era freddo, tanto freddo, c'erano varie sculture in ghiaccio tra cui un trono su cui mi andai subito a sedere. Dopo un po' che facevamo i cretini e dopo aver preso il drink omaggio con l'ingresso, ci fecero uscire e passammo subito alla discoteca. Girammo prima tutti i piani, poi ci fermammo sul terzo iniziando a ballare. Piano piano ci dividemmo, Misty e Yugyeom andarono all'ultimo piano, Des e Jinyoung andarono al secondo e Jaebum mi trascinò al quarto piano. -Perché mi hai portata qua?- gli chiesi. -Perché volevo più intimità!- mi rispose facendo scontrare i nostri corpi. Avevo lasciato borsa e felpa nel guardaroba, mi ero portata dietro solo i soldi e il telefono, così ero più libera di muovermi, benedissi mentalmente l'inventore del guardaroba e mi diressi verso il bar, con Jaebum appresso. -Prendi qualcosa?- gli chiesi. -Si, due Long Island!- esclamò lui al barista. -Due?!- lo guardai incredula. -Si, uno è per te. - disse tranquillo. Dopo poco ci arrivarono i due drink, così lui pagò si girò verso di me. -A una serata indimenticabile!- disse proponendo un brindisi. Ripetei le sue parole brindando con lui, per poi iniziare a bere. -Cazzo ma è forte!- esclamai dopo il primo sorso. -Meglio così no!- mi rispose ghignando. Ero intenzionata a sorseggiarlo lentamente, ma a differenza mia Jaebum lo buttò giù tutto d'un fiato, costringendo poi anche me. -Dai, bevilo velocemente e torniamo a ballare!- esclamò mettendomi ansia. Finii velocemente il drink e lo seguii in pista, sentendomi la testa più leggera. -Forse non è stata una buona idea bere prima!- esclamai. -Secondo me invece è stata un'ottima idea!- mi rispose afferrandomi i fianchi e facendo scontrare i nostri corpi. Iniziai a muovermi seguendo i suoi movimenti, con le mani accarezzavo il suo corpo coperto solo dalla maglietta leggera. Tralasciando il fatto che già di mio non aspettavo altro che saltargli addosso, l'alcol che avevo in corpo mi aiutò a lasciarmi andare. Mi voltai facendo aderire la mia schiena al suo petto, iniziando a muovermi in modo sensuale, strusciando il mio bacino contro il suo. -Così mi farai impazzire!- disse con voce roca al mio orecchio. Le sue mani si serrarono attorno ai miei fianchi, spingendomi ancora di più contro di lui e facendomi sentire che qualcosa stava crescendo nei suoi pantaloni. -Hai poco autocontrollo Jaebum!- gridai per farmi sentire con un ghigno in faccia. -Decisamente poco!- esclamò voltandomi di nuovo verso di lui. In pochi secondi mi ritrovai con le sue labbra premute nuovamente sulle mie, e la cosa mi rese estremamente felice. Infilai le dita tra i suoi capelli lasciandomi trasportare dalle sensazioni che mi invadevano il corpo. -Ho bisogno di averti, devi essere mia, non so se mi spiego!- esclamò aumentando la presa su di me. -Jaebum non possiamo, siamo in camera tutti insieme e abbiamo una sola chiave!- gli risposi contrariata. Non che non mi andasse bene la sua idea, ma preferivo evitare che gli altri ci beccassero in un momento così intimo. -Beh, io un'idea ce l'avrei...- disse ghignando. -Sono quasi certa che non sia una buona idea!- dissi scuotendo la testa. -Questo me lo dirai dopo, vieni!- esclamò afferrandomi un polso e trascinandomi dietro di lui. Recuperammo tutto il gruppo, constatando che anche gli altri volevano tornare a casa. Ci avviammo verso l'uscita e, dopo aver recuperato tutte le nostre cose dal guardaroba, ci incamminammo verso l'ostello. -Sto morendo di sonno!- esclamò dopo un po' Misty. Noi ragazze eravamo rimaste leggermente indietro rispetto ai ragazzi, così decisi di raccontare cosa era successo tra me e Jaebum in discoteca. -Sei seria?!- esclamò Desiree alzando la voce. -Non urlare! Comunque si, sono più che seria, e non so cosa aspettarmi!- dissi abbastanza sconvolta, più ci ripensavo meno mi sembrava reale. -E cosa ti vuoi aspettare! Domani ci dirai se è bravo a letto oppure no!- esclamò Elsa ridendo. Scoppiammo tutte a ridere, in effetti aveva ragione, ma non riuscivo a capire dove aveva intenzione di andare, perché mi sarei categoricamente rifiutata di farlo nella stessa stanza dei nostri amici. Senza nemmeno accorgermene eravamo già arrivati all'ostello. Una volta entrati in camera facemmo a turno per andare in bagno, Misty si fece anche una doccia veloce, mentre io decisi di aspettare fuori che tutti avessero fatto. -Tu non ti prepari per andare a letto?- chiese una voce che riconobbi subito dopo un po'. Mi girai verso Jaebum, non si era cambiato nemmeno lui. -Potrei farti la stessa domanda. - gli risposi. -Te l'ho detto, ho un'idea precisa in mente.- mi disse con un sorriso malizioso. -Sentiamo allora!- lo invitai a parlare. Se avesse tirato fuori qualcosa di decente non mi sarei tirata certamente indietro. Lui si avvicinò a me lentamente, potevo vedere i suoi occhi brillare di desiderio. -Abbiamo entrambi bisogno di una doccia no? Potremmo approfittarne e risparmiare tempo!- disse. La sua voce era bassa, le sue dita mi accarezzavano i fianchi. Un brivido scese lungo la mia schiena. -Ci stai?- mi chiese subito dopo. Non ebbi il tempo di rispondere che mi baciò, facendo scorrere le sue mani lungo il mio corpo e finendo sul sedere, che strinse possessivamente. -Chi tace acconsente!- esclamò quando si staccò da me, sembrava il suo motto quella frase. Mi prese per mano portandomi dentro camera, facendomi capire che dovevo cambiarmi. La luce che entrava da fuori illuminava leggermente la stanza, permettendomi di vedere mentre lui si spogliava. Ero rimasta a fissarlo, così quando lui finì di prepararsi io dovevo ancora iniziare. Sotto il suo sguardo attento mi spogliai rimanendo in intimo e avvolgendomi velocemente nell'asciugamano, poi lo seguii fuori. Mi trascinò subito dentro la doccia, chiudendo la porta alle sue spalle a chiave. -Jaebum, credo comunque che sia pericoloso...- iniziai a dire, ma lui mi zittì baciandomi, probabilmente non gli importava il rischio di essere scoperti. Mi tolse l'asciugamano appendendolo alla porta come aveva fatto col suo, poi iniziò ad esplorare il mio corpo con le mani. Il suo tocco era leggero e delicato, quasi tremolante, ma non perse tempo e mi sganciò subito il reggiseno. Scese a baciarmi le spalle, passando poi al petto fino ad arrivare ai seni, che iniziò subito a stuzzicare. Un sospiro di piacere mi sfuggì quando sentii la sua bocca iniziare a succhiare un capezzolo, mentre con le dita giocava con l'altro. Non potevo lasciarmi completamente andare, c'era il rischio che altre persone che alloggiavano all'ostello ci potessero sentire, ma la cosa non mi dava più così tanto fastidio. Lentamente scese a baciarmi la pancia, per poi sfilarmi gli slip ed arrivare alla mia intimità. Mi guardò dritta negli occhi prima di farmi aprire le gambe e iniziare a torturarmi. La sua lingua si muoveva veloce sul mio clitoride e io sentivo le gambe sempre più molli. -Jaebum...- sussurrai quando inserì due dita dentro di me. Strinsi i suoi capelli tra le dita, forzandomi a non gridare dal piacere. Quando sentii di essere vicina all'orgasmo, inarcai la schiena stringendo più forte i suoi capelli e facendolo gemere sulla mia pelle. -Jaebum!- esclamai quando raggiunsi l'apice del piacere. -Ti giuro che mi fai impazzire quando gemi il mio nome!- disse alzandosi. Si spogliò in fretta aprendo subito l'acqua che si scaldò velocemente. Lui si mise sotto il getto caldo per poi lasciare lo spazio a me, il posto era veramente poco e in due si stava particolarmente stretti. Feci per prendere lo shampoo, ma lui mi fermò. -A quello ci pensiamo dopo, ora voglio altro!- disse ghignando. Prese il mio viso tra le mani e mi baciò, stavolta con più violenza, sembrava quasi che non riuscisse a trattenersi. In un secondo mi sollevò facendomi appoggiare la schiena al muro freddo, che mi fece rabbrividire. -Non puoi capire quanto ho desiderato questo momento!- mormorò entrando in me. Lo fece lentamente, godendosi ogni attimo, fino a quando non fu completamente dentro di me. Iniziò a spingere piano piano, aumentando gradualmente il ritmo delle sue spinte, fino a quando non arrivò a spingere con forza. Di rumori si sentivano solo quello dello scrosciare dell'acqua e quello della nostra pelle bagnata che si scontrava, più qualche gemito soffocato. -Non vedo l'ora di tornare a casa, voglio sentirti gridare il mio nome!- ringhiò spingendo più forte. Dopo un po' che andava avanti in quel modo mi rimise giù, facendomi girare di spalle ed entrando nuovamente in me. Appoggiai le mani al muro per aiutarmi a sostenermi, visto che aveva intensificato le spinte. Quando portò una mano a fare movimenti circolari sul mio clitoride non riuscii più a trattenermi, iniziai a gemere cercando di fare meno rumore possibile, ma era veramente difficile. -Vieni con me piccola!- sussurrò al mio orecchio. Poco dopo accontentai la sua richiesta e venni per la seconda volta in poco tempo, insieme a lui che si riversò sulla mia schiena. Finimmo di lavarci e poi uscimmo dalla doccia. -Sono distrutta!- dissi sbadigliando. -Dormi con me stanotte?- mi chiese lui abbracciandomi da dietro. Io annuii troppo stanca anche per parlare. Entrammo silenziosamente in camera e ci vestimmo velocemente per poi prendere il mio sacco a pelo per usarlo come coperta. -Temo che per questa vacanza questo sia il massimo che possiamo fare!- sussurrò lui ridacchiando. -Tra pochi giorni saremo a casa tanto!- lo rassicurai accoccolandomi al suo fianco. -Per quanto mi riguarda l'interrail potrebbe finire anche domani, non vedo l'ora di tornare a casa!- esclamò punzecchiandomi il fianco. -Ti toccherà resistere!- risi abbracciandolo. -Vedi di non provocare te, per un uomo è abbastanza difficile reprimere certe voglie!- disse facendo il finto offeso. -Signorsì!- esclamai prima di baciarlo dolcemente. -Buonanotte Jaebum!- dissi poi, ero davvero troppo stanca. -Notte piccola!- mi rispose. Dopodiché caddi in un sonno profondo, sollevata e felicissima di come era cambiata la vacanza da un giorno all'altro.

ONE SHOT (GOT7, MONSTA X, B.A.P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora