Capitolo 4.

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Restò a dormire con me quella notte e il mattino seguente quando ci svegliammo io dovevo andare a scuola e lui doveva tornare a casa. Non volevo svegliarmi, non volevo che il mattino arrivasse per non farlo andare via da me, per non separarmi da lui di nuovo.
Ma il mattino arrivò e lui doveva partire:<< Buongiorno principessa.>>
Io:<< Buongiorno a te.>>
Theo mi abbracciò:<< Chiamami se hai bisogno di qualcosa okay? Non farti problemi, anche se vuoi  solo stare in silenzio con qualcuno. Io ci sono e ci sarò sempre per te, ricordalo.>>
Io:<< Okay.>>
Theo mi abbracciò ed io scoppiai a piangere:<< Cosa c'è che non va piccola?>>
Io:<< Non voglio che tu ti dimentichi di me.>>
Theo:<< Non mi potrei mai dimenticare di te. Passerò a trovarti ogni volta che avrò tempo e il fine settimana puoi sempre venire a stare da me. Ricorda che ti amo e che sarai sempre la benvenuta a casa mia. Non sto andando via per sempre. Non ti abbandonerò. Ti ho già quasi persa una volta e mi sono accorta che perderti è la cosa più dolorosa che ci sia, non voglio perderti mai più.>>
Non volevo separarmi da lui, avevo bisogno di lui per poter essere felice, ma non avevo il coraggio di dirglielo, così lo lasciai andare:<< D'accordo. Che dici me lo fai un ultimo favore?>>
Theo:<< Tutto quello che vuoi piccola. >>
Io:<< Ti va di accompagnarmi a scuola?>>
Theo:<< Certo, andiamo.>>
Camminammo per strada mano nella mano e mi sentii quasi come se gli appartenessi davvero. Fu quasi come se non fosse dovuto partire, ma appena arrivammo fuori scuola mi accorsi che la realtà era diversa: Lui stava per andare via e già mi mancava da morire.
Ci fermammo fuori il cancello:<< Siamo arrivati. Entra e spacca il culo a tutti, mostragli che sei speciale.>>
Abbassai lo sguardo:<< Okay.>>
Theo mi abbracciò:<< Andrà tutto bene piccola, te lo prometto!>>
Mi staccai dall'abbraccio perché sentivo che stavo per piangere di nuovo e non volevo piangere di nuovo davanti a lui e tantomeno fuori scuola:<< Chiamami quando arrivi, okay? E va piano.>>
Mi avviai verso il cancello, ma Theo mi prese per il polso, mi tirò a sé e mi baciò ed una piccola lacrima cadde lungo il mio viso:<< Ci vediamo presto piccola!>>
Andò via ed io entrai. Andai al mio armadietto dove ad aspettarmi c'erano Luke e Chris:<< Cos'è successo?>>
Io:<< Niente...>>
Chris:<< Dai, dimmi cos'è successo?>>
Mentre stavo per parlare arrivò Abby che subito andò verso Chris e gli diede un bacio, ed io subito mi sentii triste e corsi via. Le lacrime avevano riempito i miei occhi e non vedevo nulla. Continuai a correre finché non sbattei contro qualcuno:<< Scusa, non volevo.>>
Alzai lo sguardo e mi accorsi che era Scott, il ragazzo nuovo:<< Guarda dove vai la prossima volta.>>
Io:<< Scusa, non volevo.>>
Scott:<< Perché piangi?>>
Io:<< Nulla di importante.>>
Corsi in classe e mi sedetti al mio posto. Chris venne a sedersi accanto a me:<< Cos'è successo? Perché sei scappata via così?>>
Io:<< Theo mi ha baciata ieri e oggi è andato via, è tornato a casa e già mi manca da morire.>>
Chris mi abbracciò ed Abby ci stava guardando:<< Andrà tutto bene piccola, ci sono io qui con te adesso, non sei sola e non lo sarai mai. Lo affronteremo insieme.>>
Mi sentii subito meglio e gli sorrisi. Avevo degli amici fantastici e sapevo che mi avrebbero aiutata a non sentirmi sola.
Finite le lezioni andai al mio armadietto a posare i libri ed Abby si avvicinò a me:<< La devi smettere di provarci con il mio ragazzo!>>
Io:<< Io non ci sto provando con il tuo ragazzo. Io e Chris siamo solo amici.>>
Abby:<< Si, dicono sempre così... Devi stare lontana da lui. Lui è mio, e non potrà mai stare con una come te.>>
Io:<< Guarda che ti stai sbagliando. Io non voglio Chris, io amo Theo.>>
Abby:<< Si, ma ora che non c'è tu ti avvicinerai a Chris e ti innamorerai di lui perché nessuno può non innamorarsi di lui e me lo porterai via perché ti piace vedere soffrire le persone.>>
Io:<< A me non piace Chris e non m'innamorerò di lui. Ora lasciami in pace.>>
Abby:<< Ricordatelo Alyson Miller, potresti scomparire e nessuno se ne accorgerebbe.>>
Andò via e mi accorsi che Theo ancora non mi aveva chiamata e forse aveva ragione.
Tornai a casa. Papà mi aveva preparato il pranzo, era dolcissimo con me.
Papà:<< Com'è andata la tua giornata?>>
Io:<< Starò meglio... solo, non oggi.>>
Papà:<< Cosa c'è che non va?>>
Io:<< Theo è andato via e mi manca da morire.>>
Papà mi abbracciò:<< Lo rivedrai, non l'hai perso per sempre. Ha dovuto farlo, pensa che anche tu manchi a lui.>>
Mi sentii subito meglio. Era fantastico come padre, non avrei potuto chiedere di meglio.
Salii in camera mia e mi misi a studiare. Sentii bussare alla porta della mia camera:<< Avanti!>>
Era Luke:<< Ehi piccola, ti va di venire a fare una passeggiata con me?>>
Io:<< Certo.>>
Andammo nel giardinetto dove andavamo quando cercava di nascondermi:<< Sai che oggi Abby mi ha detto che potrei scomparire e nessuno se ne accorgerebbe?>>
Luke:<< Ah, non ascoltarla, non fa altro che dire stronzate. Del resto è solo invidiosa perché tu sei spettacolare e lei è solo Abby.>>
Gli sorrisi:<< Dai, smettila di dire idiozie.>>
Luke:<< Almeno ti ho strappato un sorriso, e non sono idiozie, è la pura verità. Tu sei spettacolare !>>
Io:<< Grazie.>>
Gli sorrisi di nuovo e lui si fece serio:<< Come va? Sii sincera.>>
Io:<< Ho paura.>>
Luke:<< Paura di cosa?>>
Io:<< Ho paura di andare così a fondo da non riuscire più a darmi la spinta.>>
Luke:<< Tocca il fondo solo per darti la spinta e se non ci riesci non andare a fondo, resta a galla con me, okay?>>
Io:<< Okay.>>
Luke:<< Sai che se hai bisogno di aiuto puoi sempre contare su di me?>>
Io:<< Lo so, per questo con te sono sempre sincera su come sto. So che tu puoi aiutarmi e che tu ci sarai sempre per me. Ti voglio bene Luke, non dimenticarlo mai questo.>>
Luke:<< Lo so piccola, ti voglio bene anche io. Vieni qui.>>
Mi abbracciò. Riusciva sempre a farmi sentire meglio e sapevo che se non ci fosse stato lui nella mia vita sarei crollata senza riuscire a rialzarmi.
Io:<< Ti va di fare una cosa con me?>>
Luke:<< Tutto quello che vuoi.>>
Io:<< Okay, seguimi.>>
Andammo al cimitero lì vicino, dove si trovava la mamma di Luke e lo portai sotto un albero, quasi vicino alla tomba di sua madre:<< Cosa ci facciamo qui?>>
Io:<< Ho bisogno di mettere il passato da parte, il passato mi uccide, mi trascina a fondo con lui e non voglio andare a fondo, non stavolta. Chissà come ho avuto la possibilità di iniziare tutto da capo, come una seconda occasione e non voglio sprecarla, non voglio buttare via anche questa vita. Per una volta voglio essere felice, e per essere felice devo mettere da parte il passato. Così metterò da parte tutte le cose che appartengono al passato e quando vorrò ripensare al mio passato verrò qui.>>
Luke:<< E come farai a mettere da parte il passato?>>
Io:<< Lo seppellirò e lo lascerò qui! In questa lettera chiusa in questa scatola.>>
Luke:<< Allora iniziamo a scavare.>>
Luke mi diede una mano a scavare e posizionai la scatola nel terreno. Presi una manciata di terra per seppellire il passato e la lanciai sulla scatola poi la seppellimmo del tutto e ci piantammo un fiore così da riconoscere sempre dov'era la scatola.
Luke:<< Ti senti un po' meglio?>>
Io:<< Mi sento decisamente meglio, ma avrò bisogno di te perché adesso arriva la parte difficile. Adesso dovrò riuscire a metterlo da parte insieme ad alcune persone e soli si soffre di più, ed io non voglio soffrire.>>
Luke:<< Io starò sempre al tuo fianco, qualsiasi cosa accada potrai sempre contare su di me. Te lo prometto qui, avanti alla tomba del tuo passato così che possa io far parte del presente e del futuro.>>
Io:<< Sei una persona meravigliosa, grazie per essere mio amico.>>
Luke mi abbracciò:<< Grazie a te per aver scelto me come tuo amico e per avermi aiutato a capire i miei sbagli. Tu mi hai salvato ed io ora salverò te.>>
Tornammo nel giardinetto e finalmente arrivò la chiamata di Theo che tanto aspettavo:<< Pronto?>>
Theo:<< Ehi piccola.>>
Io:<< Come mai ci hai messo tutto questo tempo a chiamarmi?>>
Theo:<< Arrivato sono dovuto correre a lavoro che ero in ritardo e sono stato bloccato lì fino ad ora, mi dispiace.>>
Io:<< Mi sono preoccupata, ho pensato che fosse successo qualcosa.>>
Theo:<< Qui va tutto bene. Piuttosto tu come stai?>>
Io:<< Sto...>>
Theo:<< Stai?>>
Io:<< Si, sto. Questo vuol dire che non sto male, ma non sto nemmeno tanto bene. Semplicemente sto.>>
Theo:<< Okay piccola, io devo andare. Ti chiamo più tardi, okay?>>
Io:<< Okay. Ciao Theo.>>
Theo:<< Ciao piccola, a presto.>>
Riagganciò e un'angoscia mi rapì il petto.
Luke:<< Andrà tutto bene.>>
Io:<< Lo spero.>>
Tornammo a casa e lo invitai a restare a cena. Dopo la cena tornò a casa e subito mi sentii sola. Suonarono al campanello e scesi ad aprire:<< Crì cosa ci fai qui?>>
Io:<< Ho capito che c'era qualcosa che non andava e sono venuto ad assicurarmi che tu stia bene, anche se so che non è così.>>
Io:<< Già... Non va niente bene, però sto provando ad andare avanti e a mettere da parte il passato e tutti i dolori del passato. Sto provando ad essere forte.>>
Chris:<< Ti va se resto a dormire da te stasera come i vecchi tempi?>>
Io:<< Ho bisogno di restare un po' da sola...>>
Chris:<< Tu sei la peggior persona con cui puoi restare adesso.>>
Io:<< Hai ragione. Ma non voglio che tu e Abby litighiate a causa mia.>>
Chris:<< Non litigheremo. Tranquilla, ci penso io a lei.>>
Salimmo in camera mia. Mi era mancato dormire con Chris, e non ricordavo nemmeno più come fosse dormire con lui. Era il mio migliore amico prima che si suicidasse e ha continuato ad esserlo finché non mi sono svegliata dal coma. E mi è mancato da morire come migliore amico. Ricordo quanto ho sofferto per la sua perdita e non avrei mai permesso a niente e nessuno di portarmelo via di nuovo.
Stavamo nel letto l'uno di fronte all'altra:<< Ti voglio bene Crì.>>
Chris:<< Ti voglio bene anch'io piccola.>>
Mi avvolse tra le sue braccia e ci addormentammo.
Il mattino seguente andammo a scuola. Arrivati al mio armadietto Chris andò da Abby ed io presi i miei libri. Si avvicinò Scott:<< Ciao.>>
Scott:<< Mi è stato detto che vai dicendo in giro che sono un gay e sfigato, perché?>>
Io:<< Chi ti ha detto una cosa del genere?>>
Scott:<< Sono io che faccio le domande qui. A causa tua i miei amici mi prendono in giro continuamente, perché dici in giro che sono gay e sfigato?>>
Io:<< Io non ho mai detto che sei gay tantomeno che sei sfigato.>>
Scott mi diede un pugno nello stomaco e mi accasciai al pavimento:<< Smettila di dire idiozie. Perché dici in giro che sono gay e sfigato? Io non sono gay e tanto meno sono sfigato!>>
Mi rialzai:<< Io non ho mai detto in giro che sei uno sfigato tantomeno che sei gay.>>
Scott mi diede un altro pugno:<< Da oggi ti renderò la vita un inferno, proprio come la stanno rendendo a me oggi e dimostrerò a tutti che non sono né uno sfigato, né tantomeno gay.>>
Andò via ed andai in classe. Mi sedetti accanto a Chris, coprendomi il viso.
Chris:<< Cos'è successo? Perché ti nascondi?>>
Io:<< Non mi sto nascondendo. Non è successo niente.>>
Chris:<< Fammi vedere! Qualcuno ti ha picchiata?>>
Io:<< No! Daniel ha dato ordine a tutti di non toccarmi.>>
Chris insistette ed io mi voltai:<< Chi è stato?>>
Io:<< Nessuno, sono scivolata.>>
Chris:<< Non dire idiozie, so riconoscere un pugno quando lo vedo. Chi è stato?>>
Io:<< Scott, il ragazzo nuovo.>>
Chris:<< E perché l'ha fatto?>>
Io:<< Perché dice che io vado dicendo in giro che lui è uno sfigato e che è gay. Ma ti giuro che non sono stata io.>>
Chris:<< Lo so che non sei stata tu. Dopo vado a parlargli io!>>
Io:<< No! La voglio risolvere io questa cosa. Per favore.>>
Chris:<< Okay, ma se prima di una settimana non si risolve intervengo io, okay?>>
Finite le lezioni io andai al mio armadietto e Chris accompagnò Abby al suo. Scott era lì che mi aspettava ed io non avevo voglia di litigare, ma dovevo posare i libri.
Io:<< Senti, non voglio problemi quest'anno. Non sono stata io a dire ai tuoi amici che sei gay, tantomeno che sei sfigato, se vuoi credermi bene, altrimenti me ne farò una ragione. E ora lasciami in pace.>>
Scott:<< Prima di tutto, modera il tono nana, poi se tu avrai problemi o no quest'anno lo decido io, e se crederti o meno lo decido sempre io. Non ti credo quindi stai zitta! Non hai alcun diritto di parola.>>
Io:<< Certo che ho il diritto di parola. E non m'importa se non mi credi, ma non voglio problemi quindi togliti di torno che oggi non è proprio giornata.>>
Scott mi prese per il collo e mi alzò contro l'armadietto:<< Ti ho detto di non rivolgerti a me con quel tono, chiaro?>>
Continuò a parlare, ma non lo ascoltai. Mi dimenai cercando di liberarmi, non riuscivo a respirare, quasi stavo per svenire. Arrivò Luke che gli diede un pugno e mi lasciò cadere:<< E tu chi sei? Il suo fidanzatino?>>
Luke venne a darmi una mano ad alzarmi:<< Io sono suo amico e se la tocchi di nuovo ti ammazzo, chiaro?>>
Io:<< Lascialo stare, andiamo a casa.>>
Uscimmo dalla scuola e Chris ci raggiunse:<< Dov'eri?>>
Sussurrai a Luke:<< Non dirgli niente per favore.>>
Chris:<< Stavo con Abby, perché?>>
Luke:<< Niente.>>
Chris andò a casa di Abby e Luke tornò a casa con me:<< Non ti lascio sola. Prima di andare via voglio assicurarmi che tu stia bene.>>
Io:<< Ma io sto bene.>>
Luke mi guardò male:<< No, non è così, e lo sappiamo entrambi. Perché non la smetti di dire che va tutto bene, che stai bene, che non hai niente? Io lo so che c'è qualcosa che non va, lo so che non stai bene...>>
Io:<< Urlavo e nessuno riusciva a sentirmi. Ora sto in silenzio e mi chiedi perché? Non ho voglia di parlare dei miei problemi, tantomeno di spiegare il perché sto male...>>
Luke:<< Quando sei ferita cacci la parte peggiore di te, e lo capisco, è autodifesa, ma non hai bisogno di difenderti con me, io sono tuo amico. Ora mi dici cosa c'è che non va?>>
Mi veniva da piangere ma mi trattenni:<< Non lo so cosa c'è che non va in me, non so chi è che va in giro a dire che ho detto che Scott è uno sfigato e che è gay, non so chi mi odia così tanto da mettere voci false in giro su di me. Non so niente. Contento ora?>>
Luke mi abbracciò:<< Lo scopriremo e gliela faremo pagare cara, chiaro? Non sarai più tu la vittima. Ed è arrivato il momento che tu impari a difenderti da sola perché io non ci sarò sempre e non farei nemmeno tanto affidamento su Chris, quindi dalla settimana prossima ti do lezioni di autodifesa, ci stai?>>
Io:<< Ci sto. E ora sto bene, puoi tornare a casa.>>
Luke tornò a casa ed io rimasi sul letto ad aspettare una chiamata di Theo.
Finalmente arrivò la chiamata di Theo:<< Ehi piccola, come stai?>>
Io:<< Sto bene.>>
Ogni volta che me lo chiedeva fingevo di star bene, perché lui era lì ed io ero qui e sarebbe stato male a sapere che non andava bene.
Theo:<< Questo fine settimana vieni da me?>>
Io:<< Non devi lavorare?>>
Theo:<< Lavoro solo venerdì, sabato e domenica sono libero.>>
Io:<< Okay, allora venerdì sono da te.>>
Theo:<< Perfetto. Ti lascio la chiave al solito posto o passi a trovarmi a lavoro e vieni a prenderla?>>
Io:<< Passo a trovarti a lavoro.>>
Sorrisi. Non vedevo l'ora di passare del tempo con lui.
Theo:<< Devo andare, ci sentiamo domani?>>
Io:<< Okay, a domani.>>

Il mio angelo scolpito nella nebbia. (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora