Capitolo 7.

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Ci sdraiammo sulla sabbia e ci mettemmo a guardare le stelle:<< Posso confessarti una cosa?>>
Io:<< Si, dimmi pure!>>
Cole sembrava in imbarazzo:<< Ecco.. Ecco... Io volevo dirti che...>>
Io:<< Volevi dirmi che?>>
Cole:<< Che non sono stato del tutto sincero con te...>>
Io:<< In che senso non sei stato sincero con me?>>
Cole:<< Ecco quando sei arrivata io ti ho riconosciuta, non da subito, ma ho avuto l'impressione di averti già vista e quindi sono andato a chiedere a Theo se fosse possibile che ti avessi già incontrata da qualche parte e lui mi ha detto che sei la sorella di Jaick, ma mi ha detto di far finta di non conoscerti e così ho fatto. Mi dispiace di averti mentito.>>
Io:<< Perché Theo ti ha detto di non dirmi niente?>>
Cole:<< Non lo so. Questo non me l'ha detto.>>
Prima che potessi rispondere squillò il cellulare:<< Pronto?>>
Era Theo:<< Ehi, piccola, sei arrivata a casa?>>
Io:<< Si sono arrivata già da un po'.>>
Theo:<< Perché non mi hai chiamato quando sei arrivata?>>
Io:<< Ho pensato che fossi impegnato...>>
Theo:<< Ce l'hai con me?>>
Io:<< No, no, figurati. Ora devo andare. Ciao Theo.>>
Theo:<< Ciao piccola.>>
Riagganciai e Cole si voltò verso di me:<< Va tutto bene?>>
Gli mentii:<< Si, va tutto bene.>>
Cole:<< Era Theo?>>
Io:<< Si.>>
Cole:<< Va tutto bene?>>
Gli mentii:<< Si, voleva solo sapere se ero arrivata a casa...>>
Cole rimase in silenzio per un po', come se stesse pensando:<< Posso farti una domanda indiscreta?>>
Mi voltai verso di lui. Dio i suoi occhi...Erano così profondi che mi ci persi...
Risposi non appena mi accorsi che era troppo tempo che guardavo i suoi occhi:<< Si, dimmi pure.>>
Cole:<< Tra te e Theo c'è qualcosa?>>
Io:<< No, non ora, credo. Siamo amici adesso...>>
Cole:<< C'è mai stato qualcosa tra di voi?>>
Decisi di raccontargli la verità:<< Prima che Jaick si ammalasse stavamo insieme, siamo stati insieme per almeno due anni, poi però Jaick si è ammalato e ci siamo allontanati tantissimo. Poi mi sono trasferita e un giorno l'ho rincontrato, abbiamo parlato e ci siamo riavvicinati, ma le cose tra di noi non funzionano proprio, così abbiamo deciso di essere amici.>>
Quasi angosciato rispose:<< E tu sei ancora innamorata di lui...>>
Io:<< No... Si... Forse... Lui continua a darmi false speranze e a dirmi che mi ama, e sono confusa. Però adesso ho notato come se ci fosse qualcun altro, per lui, molto più importante di me... Hai mai provato quella sensazione in cui vieni improvvisamente sostituito?>>
Cole si sedette ed io mi sedetti di fronte a lui:<< Non si può sostituire una come te...>>
Lo interruppi:<< Si che si può sostituire una come me. E lo accetto. A me sta bene se Theo vuole stare con qualcun'altra, davvero. Io voglio che Theo sia felice, e ho capito che non può essere felice con me, perché non sono ciò di cui Theo ha bisogno. Io...>>
Stavolta fu lui ad interrompermi:<< Tu sei una bellissima persona Alyson Miller. Non dubitare mai del fatto che qualcuno possa amarti. Nessuno potrà mai sostituirti. Come si fa a sostituire una come te? Dalla prima volta che ti ho conosciuta ti ho osservato. Ti ho osservato ogni istante in cui ne ho avuto la possibilità, per questo quando Theo mi ha chiesto di occuparmi di te l'ho fatto senza obiettare. Era un modo in più per poterti stare vicino. So che tu non ti ricordi di me, ma io mi ricordo molto bene di te...>>
Lo interruppi:<< Tu mi osservi da tanto? Perché mi osservi? E perché non mi ricordo di te?>>
Cole si fece serio:<< Okay prima che tu pensi che sono uno stalker oppure uno psicopatico ti spiego tutto dall'inizio. Quando conobbi Jaick non faceva altro che parlarmi di sua sorella, una persona fantastica alla quale teneva tantissimo. Il primo giorno di scuola, fuori il cancello ti vidi. Te ne stavi lì in disparte, quasi come se fossi nascosta, a guardare qualcuno da lontano. Sembravi così fiera della persona che stavi guardando e avevi un sorriso così bello... Ti osservai finché non mi resi conto che era troppo tempo che ti stavo guardando e andai via via. Conobbi tuo fratello lo stesso giorno, e non avevo idea che fossi sua sorella minore. Ero così colpito da un così bel sorriso che non ne potevo fare a meno, così continuai a guardare l'angolino nella quale ti nascondevi e dopo un po' smettesti di venire la mattina ed io persi tutte le tue tracce, così ne parlai con Jaick e lui non aveva idea su chi potesse essere quella ragazza. Così la chiamava, la ragazza "misteriosa". Ti persi di vista per qualche mese, poi Jaick mi chiese di tenere d'occhio sua sorella minore e quando scoprii che eri tu quella ragazza non sapevo cosa fare. Jaick era il mio migliore amico e tu eri sua sorella minore, la persona che lui amava così tanto e mi misi da parte. Ogni volta che Jaick voleva presentarmi sua sorella minore inventavo una scusa nuova, non volevo sapere il tuo nome, tantomeno volevo che lui capisse che mi piacevi. Quando si ammalò lo andavo a trovare tutti i giorni e un giorno mi disse che aveva capito tutto. Che sapeva che la ragazza della quale parlavo eri tu e all'inizio pesavo che mi avrebbe odiato, ma poi mi ha sorpreso dicendo che apprezzava il fatto che mi fossi fatto da parte quando avevo saputo che fossi sua sorella e gli dispiaceva che non gliene avessi parlato. Mi ha chiesto di prendermi cura di te, e così ho fatto. Il giorno del funerale io ero lì, proprio dietro di te. E le sere che uscivi e ti distruggevi ero sempre lì pronto a riportarti a casa. Ho disinfettato tutti i tuoi tagli, mentre dormivi, senza svegliarti, perché non potevo rubarti il sonno. Ho provato a prendermi cura di te finché ho potuto. Quando sei partita ho perso tutte le tue tracce. Non ho avuto tue notizie fino a quando Theo non mi ha detto che sarebbe venuta la sorella di Jaick a trovarlo. Avrei potuto sapere se stavi bene, e soprattutto speravo di rivedere quel sorriso... Mi mancava tantissimo quel sorriso, era tempo che non avevo la possibilità di ammirarlo. È da quando ho scoperto che sei la sorella di Jaick che non ti vedo sorridere... >>
Quegli occhi, Dio santo quegli occhi color ghiaccio, così profondi, così belli.Sembravano quasi lucidi ed io ero rapita da quegli occhi. Avevo bisogno di spiegazioni:<< Ecco... Io... io non capisco... Come mai hai fatto a fare tutto ciò e non voler nulla in cambio? Come mai ti sei messo da parte?>>
Cole sembrava a disagio:<< Ho sempre saputo che eri innamorata di Theo e non volevo metterti davanti ad una scelta. Mi sono sempre sentito inferiore rispetto a Theo, lo ammetto. Sapevo che lui poteva darti ciò che io non potevo darti. Lui poteva renderti felice ed io invece pensavo di non essere alla tua altezza. Volevo che tu fossi felice, e anche se non ero io la persona con la quale saresti stata felice non importava, tu dovevi essere felice ad ogni costo. Avevo bisogno di sapere che tu continuavi a sorridere. E mi sono preso cura di te senza voler nulla in cambio perché tu sei piccola e questo mondo è troppo cattivo per le belle persone come te, quindi tu hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te.>>
Dio santo quelle parole mi hanno fatta sentire importante per qualcuno per la prima volta in tutta la mia vita:<< Non puoi dire che mi conosci, tu non sai niente di me...>>
Mi voltai dall'altro lato ed abbassai lo sguardo. Cole si fece in avanti, mi prese il viso tra le mani e disse:<< Si che ti conosco. Tu... Tu sei così piccola, ma riesci ad essere così forte quando serve. Tu ami leggere e sei una ragazza intelligentissima. Tu ascolti Ed Sheeran. Tu... tu che stai sempre in disparte, ma lasciatelo dire, tu... tu sei arte.>>
Si interruppe. Gli accarezzai la guancia:<< Sei davvero una bellissima persona, non lasciare che nessuno ti cambi, mai. Jaick aveva ragione su di te. Tu sei speciale.>>
Cole sembrava stranito:<< Jaick ti ha parlato di me?>>
Gli sorrisi:<< Si, mi parlava spesso di questo suo amico, Cole, che considerava come un fratello. Non lo avevo collegato a te e non so il perché, ma ora mi ricordo di te. Jaick mi parlava sempre di te, voleva farmi conoscere questo suo amico, ma lui cercava sempre di evitarmi, e poi un giorno ha smesso di parlarmi di te e prima di morire mi ha detto che ci sarebbe stato qualcuno che si sarebbe sempre preso cura di me, ed io ho pensato a Theo. Theo si era sempre preso cura di me, fin da quando ero piccola. Ora però ho capito. Ho capito che sei tu la persona della quale parlava Jaick. Jaick era sicuro che se ti avessi conosciuto mi saresti piaciuto tantissimo. Mi diceva sempre "Cole è la persona più buona che abbia mai conosciuto. Se lo conosci t'innamori." E forse so perché lo diceva.>>
Cole mi prese la mano, aveva le lacrime agli occhi ma non parlò. Rimase in silenzio ad accarezzarmi la mano:<< Non trattenerti, butta tutto fuori. Piangi se serve, non ti riterrò fragile. A volte fa bene piangere, e sono sicura che tu non piangi mai.>>
Abbassò il viso e vidi una lacrima scendere dai suoi profondi occhi grigi. Pianse, pianse tanto ed io lo strinsi fra le mie braccia.
Si calmò e ci sdraiammo di nuovo a guardare le stelle, poi improvvisamente Cole ruppe il silenzio:<< Sei stata davvero gentile con me e mi dispiace se ti ho mentito e se ho pianto.>>
Gli sorrisi:<< Te lo dovevo. Avevi bisogno di piangere e la mia spalla è sempre qui per te.>>
Cole si alzò:<< Dobbiamo andare, si è fatto tardi e i tuoi genitori saranno in pensiero per te.>>
Mi tese la mano e la afferrai. Cole mi tirò su e mi strinse nelle sue braccia, ci ritrovammo l'uno di fronte all'altra, con i nostri corpi così vicini e le nostre labbra così poco distanti tra di loro... Non volevo guardare le sue labbra, così alzai lo sguardo e proprio lì c'erano quegli occhi che mi facevano tremare le gambe. Rimasi a guardare i suoi occhi e mi persi in quel grigio quasi ghiaccio e rimasi lì a fissare i suoi occhi nella quale sembrava ci fosse una tempesta, fino a quando Cole non spezzò quel silenzio:<< Va tutto bene?>>
Scossi il capo come per riprendermi:<< Si, va tutto bene, andiamo!>>
Ci avviammo verso casa mia e mentre camminavamo Cole mi prese la mano:<< Sai, hai una mano proprio piccola...>>
Io:<< Ah, davvero?>>
Mi sorrise:<< Si, vedi? É minuscola rispetto alla mia.>>
Cole aveva la capacità di farmi ridere, ma ridere davvero:<< Non sono le mie mani che sono piccole, sono le tue che sono enormi, guarda!>>
Eravamo quasi arrivati fuori casa mia:<< Si, forse hai ragione. Anche se le mie mani non sono poi così enormi come dici tu.>>
Io:<< Magari non saranno enormi, ma non sono poi così piccole eh.>>
Rise ed io con lui. Arrivammo fuori casa mia e ad aspettarmi c'era Chris:<< Crì, cosa ci fai qui?>>
Sembrava agitato:<< Ho bisogno di parlarti un momento, posso?>>
Ero preoccupata:<< Certo, entra che qui fuori fa freddo. Lui è Cole, cole lui è Chris il mio migliore amico.>>
Si strinsero la mano:<< É un piacere conoscerti.>>
Chris:<< Il piacere è tutto mio.>>
Cole andò in salotto ed io e Chris salimmo in camera mia. Mi sedetti sul letto:<< Racconta tutto, cosa ci fai qui?>>
Chris era agitato ed iniziò ad andare avanti e indietro:<< Ecco non so da dove iniziare... Allora ho conosciuto questa ragazza l'altro giorno e non so cosa sia successo, tra una cosa e l'altra ci siamo ritrovati nel mio posto a parlare e e a ridere. Mi ha fatto sentire così vivo e così importante... Non so cosa mi sia preso ma quando l'ho accompagnata a casa l'ho baciata...>>
Io:<< Come l'hai baciata? Non hai pensato ad Abby?>>
Continuava a fare avanti e indietro:<< Non so perché l'ho fatto. Credimi non mi è mai capitata una cosa del genere. Io amo Abby, ma questa ragazza è pazzesca. Per tutto il tempo che sono stata con lei ho dimenticato Abby, ho dimenticato di avere una ragazza, ho dimenticato perfino i miei problemi, capisci?>>
Io:<< Si, ti capisco... Okay riflettiamo: a te piace questa ragazza, giusto?>>
Chris:<< Si, e tanto anche, mi fa impazzire.>>
Io:<< Okay, allora è semplice. Lascia Abby e inizia una storia con lei.>>
Chris:<< Non posso lasciare Abby, non voglio che stia male per me.>>
Io:<< Oh tesoro mio, ma non puoi stare con una persona che non ami. La cosa ti distruggerebbe.>>
Chris:<< Dio è stato così facile. Tu come stai? Chi è quel ragazzo?>>
Gli mentii:<< Io sto bene. Quel ragazzo è un amico di Theo che mi ha riaccompagnata a casa che c'era uno sciopero dei treni.>>
Chris si sedette accanto a me:<< Sei stata da Theo?>>
Io:<< Si.>>
Chris:<< Com'è andata?>>
Abbassai lo sguardo:<< Non ha fatto altro che passare le giornate fuori casa e affidarmi a Cole. Ho la strana impressione che adesso ci sia qualcun altro più importante di me nella sua vita. Mi sta esplodendo la testa a cercare di capire chi sia o perché non mi abbia detto niente. Ha continuato a dirmi che mi ama, abbiamo fatto l'amore ed è stato come se lui non fosse stato lì con me, per niente. Ha giocato con me. Ha giocato con i miei sentimenti e non riesco a spiegarmi il perché.>>
Chris sembrava stranito dalla cosa:<< Non è possibile, parliamo dello stesso Theo? Cioè se lo prendo lo ammazzo.>>
Io:<< No, non ce n'è bisogno. Ho capito tutto. Magari non siamo fatti per stare insieme...>>
Chris:<< Penso solo che non sia il vostro tempo. Sappi che ciò che è destinato a te, troverà il modo di raggiungerti e scommetto che Theo ti raggiungerà. Alcune volte per ritrovarsi bisogna perdersi, quasi del tutto.>>
Io:<< Non ho più voglia di corrergli dietro. Sono stanca di stare male.>>
Chris si alzò:<< É arrivato il momento di tornare a casa. Domani pranziamo insieme, ti va?>>
Io:<< Certo. Ti accompagno.>>
Lo accompagnai al portoncino e lo abbracciai:<< A domani Crì.>>
Chris:<< A domani piccola.>>
Andò via ed io stavo per salire le scale quando mi accorsi che Cole era ancora sveglio:<< Non riesci a dormire?>>
Cole si voltò verso di me:<< In realtà no, stavo pensando. Scusa se ho fatto rumore.>>
Mi avvicinai a lui. Rimasi all'in piedi davanti a lui:<< Non hai fatto rumore. A cosa stai pensando che non riesci a dormire?>>
Cole mi fece posto sul divano accanto a lui:<< Vieni, siediti.>>
Gli porsi la mano:<< Vieni, andiamo in camera mia così non svegliamo mamma e papà e possiamo parlare tranquillamente.>>
Mi prese la mano e lo portai con me in camera mia e ci sedemmo sul letto:<< Stavo pensando alla giornata di oggi...>>
Io:<< Non ti è piaciuta la giornata di oggi?>>
Cole:<< Penso che sia stata abbastanza importante per me la giornata di oggi. Grazie a te mi sento più leggero, sono riuscito a buttare fuori ciò che mi porto dentro da un bel po' di tempo. Per tanto tempo non ho fatto altro che sentirmi solo, ma poi sei arrivata tu e non è stato più così. Fino a qualche giorno fa pensavo "Forse sono morto, forse non esisto più." ma poi sei arrivata tu nella mia vita e hai stravolto tutto. Ora penso che quando andrò via da qui sarà tutto diverso e non so se sarò all'altezza della seconda possibilità che mi è stata data.>>
Gli posai la mano sulla spalla:<< Ce la farai. Non devi fare altro che essere te stesso. Anche io stavo pensando alla stessa cosa quando Crì è andato via. Hai presente quando ridi ma non sei felice? -mi prese la mano e annuì.- Sorridevo perché ormai era l'unica arma che mi era rimasta, ma da quando ho conosciuto te è diverso. Da quando ci sei tu riesco a sorridere davvero e non mi succedeva da tempo. Con te non ho bisogno di fingere di sorridere.>>
Mi abbracciò e mi sentii subito a casa:<< Ora che ne dici se fumiamo e poi andiamo a dormire?>>
Io:<< Stavo per dirlo io.>>
Cole si alzò:<< Andiamo fuori?>>
Mi alzai ed andammo sulla veranda, ci sedemmo sulla poltroncina che i miei avevano messo lì da poco:<< Secondo me è stata una bellissima idea mettere questa poltroncina qui.>>
Cole fece la canna e la accese:<< Già.>>
Fumammo e guardammo le stelle:<< Dio santo le stelle.>>
Cole si voltò verso di me e quasi malinconicamente disse:<< Già le stelle.>>
Mi voltai verso di lui e di nuovo quegli occhi. Quegli occhi nella quale si era scatenata una tempesta di fulmini sullo sfondo di un cielo nuvoloso. Quegli occhi mi piacevano così tanto, ma mi mettevano in soggezione. Rimasi lì a guardare i suoi occhi, perché i suoi occhi erano perfino più belli delle stelle.
Cole:<< C'è qualcosa che non va?>>
Io:<< I tuoi occhi... i tuoi occhi sono qualcosa di indescrivibile.>>
Cole abbassò il viso, quasi dispiaciuto:<< Già lo so, sono strani.>>
Gli alzai il viso delicatamente per poter guardare di nuovo quegli occhi e gli sorrisi:<< I tuoi occhi sono rari, non strani, e sono bellissimi.>>
Mi sorrise e ci mettemmo a guardare di nuovo le stelle. Poggiai la testa sulla sua spalla e lui mi avvolse in un abbraccio:<< Sei comoda e al caldo?>>
Io:<< Si, abbastanza, grazie.>>
Gli sorrisi e tornammo a fumare e guardare le stelle. Mi addormentai e Cole mi portò in camera mia, mi mise una coperta ed andò a dormire.

Il mio angelo scolpito nella nebbia. (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora