Capitolo 6.

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Mi alzai e mi avvicinai a lui. Divenne tutto rosso. Gli presi il viso tra le mani e con le dita gli sfiorai le labbra. Dio quelle labbra.... Quelle bellissime labbra... Avevo così tanta voglia di assaporare quelle labbra... Avvicinai la mia fronte alla sua. Eravamo così vicini, ma non mi bastava. Appoggiai la mia fronte alla sua e le nostre labbra erano così vicine da sfiorarsi le une con le altre e riuscivo a sentire il suo dolce respiro dalla quale percepivo tutta la voglia che aveva di baciarmi. Restammo così per qualche secondo che a me sembrò un'eternità. In fine si decise e mi baciò ed io non desideravo altro. Fu un bacio così passionale.
Theo:<< Non posso. Non penso di riuscire a controllarmi se mi baci così, e non voglio fare nulla che possa rovinare il nostro rapporto. Non voglio che tu pensi che io ti stia usando, o che ti abbia fatta venire qui per scoparti, ma Dio santo ti desidero così tanto...>>
Lo zittii mettendogli un dito sulle labbra:<< Shh! Non dire niente. Le cose si fanno sempre in due, o sbaglio?>>
Scosse il capo in senso di dissenso e lo baciai. Lui con le braccia attorno alla mia vita ed io con le mie attorno al suo collo. Nemmeno io volevo rovinare il nostro rapporto, ma desideravo così tanto sentire di nuovo quella sensazione dei nostri due corpi che diventano uno solo. Salimmo in camera sua continuando a baciarci. Theo mi prese per i  fianchi e mi poggiò delicatamente sul letto. Passò dalle labbra al collo e di nuovo dal collo alle labbra. Mi tolse la maglia ed io tolsi la sua. Continuò a baciarmi ed iniziò ad accarezzarmi il seno dolcemente. Passò di nuovo dalle labbra al collo, ma stavolta non tornò alle labbra, passò al seno, ed iniziò a baciarlo delicatamente. Gli sbottonai il pantalone e sembrava quasi sorpreso e si bloccò:<< Cos'è successo?>>
Theo:<< Sei sicura di quello che stai facendo? Non lo stai facendo solo per me, vero?>>
Gli sorrisi maliziosamente, gli abbassai il pantalone:<< Sto facendo quello che in questo momento ho voglia di fare.>>
Riprese a baciarmi, più sicuro stavolta. Mi tolse il pantalone. Ero così eccitata e anche lui, lo si percepiva.
Poi mi sfilò gli slip ed io gli sfilai i boxer. Era arrivato il momento. Entrò dentro di me e facemmo l'amore, come non lo avevamo mai fatto prima, pieno di desiderio e di passione, pieno di amore. Mentre stava avendo un'orgasmo mi sussurrò all'orecchio:<< Ti amo.>>
E si distese accanto a me. Mi voltai verso di lui:<< Ti amo anch'io.>>
Mi sorrise e mi baciò, poi mi avvolse tra le sue braccia ed iniziò ad accarezzarmi i capelli. Fu così che ci addormentammo: Lui disteso sul letto ed io tra le sue braccia mentre mi accarezzava i capelli.
Fummo svegliati dal campanello. Theo si alzò, si rivestì e scese ad aprire. Non vedendolo tornare mi rivestii anch'io e scesi. C'era Cole sulla porta:<< Ciao Alyson.>>
Gli sorrisi:<< Ciao Cole, cosa ci fai qui?>>
Cole:<< Abbiamo un problemi in ufficio e Theo deve venire a lavoro.>>
Io:<< Ah...>>
Theo:<< Dammi il tempo di cambiarmi e arrivo.>>
Salì e rimanemmo solo io e Cole:<< Mi dispiace di dover far venire Theo a lavoro e lasciarti di nuovo da sola...>>
Io:<< Non preoccuparti, so che non è colpa tua.>>
Cole:<< Vedrò di farlo tornare il prima possibile.>>
Gli sorrisi e Theo scese. Mi diede un bacio sulla fronte:<< Ci vediamo dopo piccola, okay?>>
Io:<< Okay, buon lavoro allora.>>
Cole:<< Ciao Alyson.>>
Io:<< Ciao Cole.>>
Andarono via e rimasi da sola, di nuovo. Decisi di andare a trovare Jaick. Mentre camminavo per strada incontrai Matt. Non sapevo se ignorarlo oppure se salutarlo, e mi anticipò:<< Ciao Alyson.>>
Io:<< Ciao Matt, come stai?>>
Matt:<< Io sto bene, tu come stai?>>
Io:<< Sto bene, grazie.>>
Matt:<< Stai andando da Jaick?>>
Io:<< Si.>>
Matt:<< Vado proprio da quelle parti, che ne dici se ti tengo compagnia?>>
Gli sorrisi:<< Certo, andiamo.>>
Arrivammo al cimitero, Matt andò da suo nonno ed io andai da Jaick. Mi sedetti difronte a lui ed iniziai a parlargli. Gli parlai per ore, e non me ne resi nemmeno conto.
Mi accorsi di essere stata troppo tempo lì quando sentii qualcuno urlare il mio nome:<< ALYSON!>>
Mi voltai, e speravo di trovare qualcun altro:<< Cole, cosa ci fai qui?>>
Cole:<< Ecco Theo mi ha mandato a tenerti compagnia, non voleva che tu rimanessi sola a casa. Sono andato a casa di Theo, non c'eri e ho pensato che saresti potuta essere qui.>>
Io:<< Si, mi piace stare qui.>>
Cole:<< Posso sedermi accanto a te e tenerti compagnia?>>
Io:<< Se vuoi possiamo anche andare via.>>
Cole si sedette accanto a me:<< No, vorrei stare un po' qui se non ti dispiace...>>
Io:<< Certo che non mi dispiace.>>
Gli sorrisi e lui sorrise a me.
Restammo in silenzio per un po', finché Cole non si decise a rompere il silenzio:<< Quando c'era Jaick le cose erano più semplici, ora il peso del mondo è sempre più difficile da reggere. Il rapporto che avevo con Theo non è più lo stesso. Non sono mai riuscito ad immaginare una vita senza Jaick, ma eccoci qui, una vita senza Jaick...>>
Vidi cadere una lacrima lungo il suo viso e l'asciugai:<< Sai, a volte bisogna solo togliersi dalle spalle qualche peso in più per non lasciare che il peso del mondo ti schiacci. Metti da parte tutte le cose che non riesci a portarti dietro. Non ti dico di dimenticarle, solo, mettile da parte. Mettile in un cassetto dove potrai sempre riprenderle, ma almeno ti alleggerirai le spalle da un po' di peso che puoi anche lasciare a casa.>>
Cole:<< Non è facile scegliere cosa mettere da parte.>>
Io:<< Partiamo dalle cose brutte: Cosa c'è di brutto nella tua testa?>>
Cole:<< Troppo...>>
Io:<< Se sono impertinente dimmelo, non vorrei offenderti o farti arrabbiare.>>
Cole:<< Non sei impertinente, anzi, stai cercando di darmi una mano, ed è una cosa che contraddistingue la tua famiglia. Voi siete delle persone fantastiche. Ricordo che anche tua madre era gentile con me. Quando litigavo con i miei mi ospitava sempre a dormire da voi. Vorrei davvero avere una famiglia perfetta come la tua. La mia famiglia è un disastro.>>
Io:<< La mia famiglia non è perfetta. Ci sono stati periodi di crisi anche nella mia famiglia. Quando ero piccola mio padre ha cercato di abbandonarmi nel bosco, ma Jaick mi trovò e mi riportò a casa. Quando abbiamo scoperto che Jaick avesse la leucemia i miei diedero tutta la colpa a me e quando morì non mi tenevano nemmeno più in considerazione. Mio padre ebbe il coraggio di dirmi che se fossi morta io sarebbe stato perfino meglio. Mi madre decise che dovevamo trasferirci e così facemmo. Le cose sono andate via via migliorando con il passare del tempo, ma poi... ma poi si presenta Dylan e dice di essere il mio vero padre, al ché mi si accese una lampadina: "Era per quel motivo che non potevo donare il midollo a Jaick. Era quella la causa della sua morte." e lo odiai e mi odiai. Lui voleva conoscermi a tutti i costi e decise di volermi portare via dalla mia nuova città, ma io avevo bisogno del mio migliore amico per andare avanti, non volevo partire, ma avevo scoperto che Dylan era una brava persona e che mi voleva bene così decisi di partire, ma solo per poco. Il mio migliore amico non la prese bene così litigammo. Mentre eravamo fermi ad un semaforo decisi di scendere, non avevo voglia di partire con Chris che era arrabbiato con me. Corsi da lui, ma una macchina mi investì. Sono stata in coma convinta di essere sveglia per almeno sei mesi. Ho vissuto una vita parallela in cui mi sono suicidata. Al mio risveglio ho pensato che fosse stata tutta colpa di Dylan. Se solo non avesse provato a portarmi via, se solo mia madre avesse fatto qualcosa in più per convincere lui a restare... O mio dio non ne avevo mai parlato con nessuno...>>
Mi zittii:<< Non la sapevo la cosa dell'incidente. Theo non mi aveva detto nulla. Mi dispiace tantissimo.>>
Io:<< Va tutto bene adesso. Ho deciso di seppellire il passato e ricominciare tutto da capo. Non voglio passare il resto della mia vita a piangermi addosso e tu dovresti fare la stessa cosa, dovresti seppellire il passato.>>
Cole:<< Tu come hai fatto a seppellire il passato?>>
Io:<< Ho scritto tutto su un quaderno e l'ho seppellito sotto un albero. É una cosa stupida, lo so, ma ha funzionato.>>
Prima che potesse dire qualche altra cosa sentimmo una voce dire:<< Ragazzi dovreste uscire, stiamo chiudendo.>>
Ci alzammo ed andammo alla macchina:<< Ti va di venire a casa mia? Dovrei dare da mangiare al mio gatto.>>
Io:<< Certo, io adoro i gatti.>>
Andammo a casa sua, Cole diede da mangiare al gatto ed io mi sedetti sul divano:<< Casa tua è bellissima.>>
Cole:<< Grazie, mi fa piacere che ti piaccia. Vuoi mangiare qualcosa?>>
Io:<< Ho una proposta da farti..>>
Incuriosito Cole rispose:<< Dimmi pure.>>
Io:<< Ecco, dato che è il mio ultimo giorno qui e che domani torno a casa, avrei pensato di uscire stasera...>>
Cole:<< Ci sto, solo se però prima mangi qualcosa.>>
Io:<< D'accordo.>>
Cenammo insieme e poi andammo a casa di Theo in modo che potessi cambiarmi. Decisi di mettere qualcosa di comodo, avevo voglia di bere quella sera. Andammo in un bar lì vicino:<< Cos'hai voglia di bere?>>
Io:<< Tequila, sale e limone per favore.>>
Cole:<< Ci vai giù pesante, eh? Okay accetto la sfida.>>
Mi sorrise e chiese al barista di portarci due tequila sale e limone. Il primo giro andò così e passammo al secondo e poi al terzo. Uscimmo fuori ed io mi accesi una sigaretta, avevo ripreso a fumare, di nuovo.
Cole:<< Okay, adesso devi promettermi che se quello che sto per fare resti tra me e te.>>
Io:<< Cosa stai per fare?>>
Cole:<< Se me lo prometti, te lo dico!>>
Io:<< D'accordo.>>
Cole:<< Ecco io sto per fare una canna e fumarla...>>
Io:<< Tu ti fumi le canne?>>
Cole:<< Si, ma se ti da fastidio non me la fumo.>>
Ci pensai:<< No, fuma, però devi far fumare anche me. Ci stai?>>
Ci pensò e annuì:<< Ma tu non dire nulla a Theo, okay?>>
Io:<< Se Theo dovesse sapere una cosa del genere mi ammazzerebbe...>>
Risi e lui con me. Rollò la canna e la accese. Fece qualche tiro e me la passò:<< Hai mai fumato prima?>>
Io:<< In realtà no...>>
Cole:<< Okay, allora non fare tiri troppo lunghi e non fumare troppo. Alla fine è come una sigaretta, ma ti rilassa...>>
Io:<< Okay.>>
Feci il prima tiro, e poi il secondo e subito mi sentii diversa. Mi sentivo leggera, rilassata, senza pensieri..
Finimmo di fumare e tornammo nel bar:<< Altra tequila?>>
Io:<< Ci sto!>>
Bevemmo almeno altre cinque tequile e fumammo almeno altre due canne. Ero ubriachissima e fattissima. Controllai il cellulare, c'erano venti chiamate perse di Theo. Cazzo era tardissimo.
Mi agitai:<< Dobbiamo tornare a casa, sono le cinque e Theo mi ha già chiamata venti volte. Cazzo adesso sono nei guai.>>
Cole mi prese le spalle:<< Calmati! Stai tranquilla, ci parlo io con Theo, non se la prenderà con te.>>
Mi calmai. Restammo lì immobili a guardarci negli occhi per almeno dieci secondi, che a me sembrarono un'eternità. Aveva due occhi così belli: erano di un grigio profondo, così profondo che per un'istante ho avuto paura di sprofondarci. Erano gli occhi più beli che avessi mai visto.
Cole ruppe il silenzio:<< Andiamo?>>
Io:<< Si, andiamo.>>
Salimmo in macchina e ci avviammo verso casa di Theo. Arrivammo e prima di scendere dalla macchina salutai Cole con un bacio sulla guancia:<< Grazie per avermi fatto passare una bella serata, Penso di non essermi mai divertita così tanto in vita mia.>>
Cole mi sorrise:<< Quando avrai voglia di rifarlo chiamami, ora ti do il mio numero. -Mi scrisse il suo numero su un pezzo di carta che aveva trovato in macchina.- Mi sono divertito anch'io stasera, di solito quando qualcuno sa che fumo tende ad allontanarsi. Mi ha fatto piacere di aver trovato qualcuno con cui fumare stasera.>>
Io:<< Ciao Cole e fai il bravo quando non ci sarò.>>
Cole:<< Ci proverò. Buon viaggio e torna presto a trovarci.>>
Scesi dalla macchina ed entrai in casa. Theo era lì, sul divano, che mi aspettava sveglio:<< Come mai hai fatto così tardi? Dove sei stata e con chi?>>
Io:<< Stai calmo, ero con Cole, siamo andati a fare un giro, abbiamo chiacchierato e non ci siamo accorti che si era fatto così tardi...>>
Theo:<< Perché non mi hai risposto al cellulare?>>
Io:<< L'avevo messo in silenzioso quando sono andata a trovare Jaick e mi sono dimenticata di mettere di nuovo la suoneria.>>
Theo:<< C'è stato qualcosa tra voi? Dimmelo adesso se c'è stato qualcosa!>>
Io:<< Non c'è stato nulla, siamo solo amici adesso. Abbiamo parlato di Jaick. Ora vado a dormire che tra qualche ora devo partire.>>
Theo:<< A che ora hai il treno?>>
Io:<< Alle 15:00.>>
Theo:<< Cazzo, io devo lavorare, vedrò se posso andare via prima dal lavoro per accompagnarti!>>
Io:<< D'accordo. Ora vieni a dormire con me o resti lì?>>
Theo:<< Arrivo subito.>>
Andai in camera di Theo, misi il pigiama e mi misi nel letto e subito mi addormentai. Il mattino seguente mi svegliai alle undici e mi accorsi che Theo non era nel letto accanto a me. Presi una coperta e scesi per preparare la colazione. Sul tavolo c'erano dei pancake e affianco un bigliettino con delle rose "Buongiorno piccola. Dormivi quando mi sono svegliato e non ho voluto svegliarti, ma ti ho preparato la colazione. Ci vediamo alle due, buona colazione." Feci colazione e salii in camera per preparare le mie cose.

Il mio angelo scolpito nella nebbia. (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora