Il mattino seguente Cole tornò in Florida ed io andai a scuola.Tutto tranquillo, almeno fino a quel giorno. Quel fatidico giorno dove tutto iniziò.
Quella mattina c'era Chris che mi aspettava fuori scuola:<< Buongiorno piccola. Oggi è il grande giorno.>>
Abbassai lo sguardo:<< Già...>>
Entrammo e proprio vicino al mio armadietto c'era Luke ad aspettarmi:<< Buongiorno Aly.>>
Gli diedi un bacio sulla guancia:<< Buongiorno Luke.>>
Chris andò da Abby e rimanemmo solo io e Luke:<< Allora, gliel'hai detto?>>
Confusa risposi:<< Detto cosa? A chi?>>
Luke disse:<< A Chris, di Scott.>>
Sbuffai:<< Ah, no. Lascia stare, tanto non si metterà contro di te. Non c'è pericolo.>>
Luke sospirò:<< Ho delle novità a proposito di chi ha messo in giro la voce... Ecco è stata... è stata Abby.>>
La rabbia salì:<< Lo sapevo! Questa volta la ammazzo!>>
Stavo per andare da Abby e prenderla a pugni, ma Luke mi mantenne per il braccio:<< Cosa vuoi fare? Calmati! Andiamo in classe che altrimenti facciamo tardi ed io mi assicurerò che tu sia entrata in classe prima che io vada nella mia.>>
Sbuffai:<< D'accordo andiamo.>>
Andammo in classe e presi il mio posto. Passai tutto il tempo a pensare agli occhi di Cole. Mio dio quegli occhi mi avevano rapita ormai.Chris mi diede una gomitata e sussurrando disse:<< A cosa stai pensando che sei distratta?>>
Sussurrando risposi:<< Stavo pensando a... a niente.>>
Chris insistette:<< Sai che con me puoi parlare di tutto, quindi dici!>>
Sospirai:<< Stavo pensando agli occhi di Cole. È da un po' che non li vedo e non riesco a non avere voglia di rivederli...>>
Chris m'interruppe e confuso disse:<< Perché pensavi agli occhi di Cole?>>
Esitai prima di rispondere:<< Ma tu li hai visti quegli occhi? Da quando li ho visti non riesco a fare a meno di pensare a quegli occhi, quasi come se mi avessero rapita. Capisci?>>
Chris sembrò perplesso:<< Non è che ti piace Cole?>>
Scossi il capo:<< No, non mi piace Cole. È il migliore amico di Theo non potrebbe mai piacermi.>>
Chris poggiò di nuovo la testa sul banco:<< D'accordo.>>
Finite le lezioni io andai al mio armadietto e Chris andò da Abby. Avevo come l'impressione che non le avesse detto nulla. Mentre posavo i libri sentii qualcuno arrivare dietro di me:<< Ah allora sei venuta oggi? Io avrei scommesso che non saresti venuta oggi.>>
Mi voltai:<< E invece sono venuta. Ho scoperto chi va dicendo che sei uno sfigato gay. È stata Abby, è lei che dice che sei uno sfigato gay.>>
Scott mi diede un pugno:<< Sei stata tu, lascia stare Abby okay?>>
Insistetti:<< Ma ti sto dicendo che è stata lei. Non sono stata io. Come mai non credi che sia stata lei?>>
Scott mi diede un altro pugno e mi scaraventò sul pavimento:<< Perché sei stata tu. Abby non farebbe una cosa del genere, la conosco da sempre e non ne sarebbe capace.>>
Ero stanca di questa situazione ero stanca di essere presa di mira. Mi alzai e lo spinsi:<< Lasciami in pace.>>
Scott mi diede un alto pugno:<< Tu sei solo una povera illusa. Tu non sei niente. Non vali nulla. Sei meno di zero. Non provare mai più a mettermi una mano addosso, chiaro? Tu sei solo una falsa bugiarda, hai pensato che a qualcuno importasse di te? Non pensarlo mai. A nessuno potrebbe mai importare di un errore come te...>>
Lo zittii:<< BASTA! Stai zitto!>>
Una lacrima scese lungo il mio viso e la asciugai velocemente. Scott mi diede un altro pugno e mi scaraventò di nuovo sul pavimento, e prima che potessi rialzarmi disse:<< Non farlo, non ti conviene. Tu non vuoi che io continuo. Sai che quello che sto dicendo è vero. Sai che sei solo un errore e sai che se spariresti nessuno se ne accorgerebbe. Faresti solo un favore all'umanità sparendo. Hai solo portato problemi da quando sei nata, o mi sbaglio?>>
Di cosa stava parlando? Come faceva a sapere tutte quelle cose? Confusa dissi:<< Di cosa stai parlando?>>
Scott sorrise con cattiveria:<< Di tuo fratello. È stata solo colpa tua se è morto, o mi sbaglio? Non hai potuto salvarlo, e sai perché? Perché sei solo un errore. Sei un errore destinato solo a commettere errori.>>
Iniziai a piangere. Aveva ragione forse. Io... Io ero un errore.
Arrivò Luke che subito mi aiutò ad rialzarmi, io a quel punto non capivo più nulla... Mi portò fuori da lì. Mi portò a casa e mi sedetti sul letto. Non riuscivo a smettere di piangere. Stavo per avere un attacco di panico. Era stata colpa mia se Jaick era morto. Ero solo un errore. Forse aveva ragione, avrei dovuto finirla lì. Il panico salì così iniziai a sentirmi male. Non riuscivo a respirare.
Luke mi prese le mani e disse:<< Calmati okay? Respira!>>
Piansi, piansi e singhiozzai:<< Io... io n...non ci riesco... È colpa mia... È solo colpa mia.>>
Squillò il cellulare e Luke rispose:<< Pronto? Theo al momento Aly non può rispondere, scusa. Ti faccio richiamare dopo okay?>>
Riagganciò e tornò a me. Mi mise la mano sul petto e si mise di fronte a me:<< Ora respira con me, okay? Inspira. Espira. Brava, così.>>
Continuò così fino a quando non mi calmai. Finalmente riuscii a respirare di nuovo:<< Mi sento meglio. Grazie.>>
Mi ripulì del sangue che avevo sul viso:<< Regola numero 1: Mai sanguinare davanti agli squali, ti sbraneranno in un istante. Questa frase non so dove l'ho letta, però è vera, quindi non sanguinare mai più avanti a loro, non mostrarti mai debole, ne approfitteranno e ti distruggeranno.>>
Sospirai:<< Si, ma aveva ragione. Io sono un errore. È stata colpa mia se Jaick è morto.>>
Luke mi prese le mano:<< Non è stata colpa tua. Tu non sei un errore. Tu sei una bella persona.>>
Mi feci seria:<< Non ricordo di essere stata una bella persona.>>
Luke mi guardò:<< Per ricordare chi sei, hai bisogno di dimenticare cosa ti hanno detto di essere. Tu non sei ciò che gli altri dicono di te. Tu sei tu e sei fantastica..>>
Mi alzai:<< Io sono un errore!>>
Luke mi abbracciò:<< Sei fantastica! E smettila, okay. Piuttosto parlami un po' di Cole che ancora no ho avuto la possibilità di chiederti di lui. Chi è? Come l'hai conosciuto?>>
Tornai a sedermi accanto a lui e dissi:<< Cole è un amico di Theo e di Jaick. Mi ha tenuto compagnia nel frattempo che Theo lavorava, dato che ha lavorato tutto il tempo che sono stata lì, infatti sono stata più tempo con Cole che con Theo...>>
Luke m'interruppe:<< Davvero ha lavorato tutto il tempo?>>
Sbuffai:<< Si, ma non importa. Tu piuttosto? Ancora nessuna ragazza in vista?>>
Luke rispose:<< Nessuna al momento. Ma non cambiare discorso. Come vanno le cose con Theo?>>
Abbassai il viso:<< Ecco... Non è che vanno molto bene. Ho scoperto che c'è qualcuno nella sua vita più importante di me e pensa che non me l'ha nemmeno detto. Anche se continua a dirmi che mi ama. Mi sta sostituendo...>>
Luke m'interruppe e disse:<< Fa' si che una come te non si possa sostituire con una qualunque.>>
Sospirai:<< È che io voglio che Theo sia felice, anche se questo vorrà dire che devo farmi da parte.>>
Luke sbuffò:<< Quanto vorrei trovare una ragazza che mi ami come tu ami Theo.>>
Gli sorrisi:<< La troverai.>>
Luke mi abbracciò, poi tornò a casa. Passai il resto del pomeriggio a studiare.
Suonarono il campanello e papà aprì, poi sentii bussare alla porta:<< Chi è?>>
Dalla voce mi ricordai di aver dimenticato di richiamare Theo:<< Sono io, Cole. Mi manda Theo, posso entrare?>>
Avevo completamente dimenticato i lividi che avevo e i vari tagli così senza pensarci dissi:<< Entra pure.>>
Cole entrò e fu in quel momento che ricordai com'ero combinata. Subito si fiondò contro il mio letto:<< Cos'è successo? Chi è stato?>>
Con tono calmo risposi:<< Niente, non è successo niente.>>
Cole si fece serio:<< È per questo che non hai risposto a Theo oggi?>>
Dissi:<< No, ti ho detto che non è successo niente, stavo solo facendo una doccia e ho dimenticato di richiamarlo.>>
Cole s'innervosì e disse:<< La smetti di mentirmi? Raccontami tutto, su!>>
Iniziai a muovere le mani nervosamente:<< Ecco... Ecco, un ragazzo oggi a scuola mi ha picchiata perché pensa che io abbia detto in giro che lui è uno sfigato gay e quando gli ho detto chi era stato a mettere la voce in giro pensava che mentissi, così mi ha dato un pugno, e io l'ho spinto, e così prima mi ha picchiata, poi ha iniziato a dirmi che... che...>>
Abbassai il viso e una lacrima cadde sul mio viso:<< Cosa ti ha detto?>>
Tutto d'un fiato dissi:<< Mi ha detto che io sono solo un errore, e che è stata solo colpa mia se Jaick è morto. Mi ha detto che sarebbe stato meglio se l'avessi fatta finita lì e ha continuato ad incolparmi della morte di Jaick e a dirmi che sono solo un errore.>>
Improvvisamente Cole mi abbracciò e fu la prima volta che Cole mi abbracciò. Mi sentii meglio, quasi come se con quell'abbraccio avesse preso tutti i miei problemi.
Mi prese il viso tra le mani e guardandomi negli occhi mi disse:<< Non è colpa tua se Jaick è morto. E anche se ti conosco da poco posso assicurarti che non sei un errore, fai molti errori, questo sì, ed è una cosa normale commettere degli errori, tutti commettiamo degli errori. È dagli errori che si impara, ricordalo! Quindi tu non sei un errore!>>
Lo abbracciai:<< Grazie per essere passato. Mi fa davvero piacere che tu sia passato.>>
Cole con tono serio disse:<< Ricorda che se hai bisogno anche solo di stare in silenzio, in compagnia puoi sempre chiamarmi. Non crearti mai problemi su questo.>>
Gli sorrisi e lui a sua volta mi sorrise. Presi coraggio e decisi di dirglielo:<< Sai una cosa?>>
Cole con tono sorpreso disse:<< Cosa?>>
Quasi imbarazzata dissi:<< Hai degli occhi stupendi! Ogni volta che li vedo per più di dieci secondi mi tremano le gambe.>>
Cole arrossì e si voltò imbarazzato:<< Oh, a me tremano le gambe solo a vederti sorridere...>>
Arrossii:<< Grazie.>>
Mi accarezzò la guancia e proprio in quel momento entrò mia madre:<< Alyson è ora di cena. - vide Cole e si bloccò. - Oh, scusatemi. Cole resti per cena?>>
Cole si alzò imbarazzato e disse:<< No, non si preoccupi, non voglio disturbare. Sto per andare via.>>
Mamma insistette:<< Ma no, quale disturbo. Dove si mangia in tre si mangia anche in quattro. Ti unisci a noi? Non accetto un no.>>
Cole sembrò ancora più imbarazzato:<< D'accordo.>>
Mamma sorrise:<< Okay, tra un po' i piatti sono in tavola.>>
Mi sbloccai e decisi di rispondere:<< D'accordo mamma tra poco scendiamo.>>
Mamma andò via e Cole si voltò verso di me:<< Non voglio darvi fastidio, sul serio.>>
Gli sorrisi:<< Ma non dai fastidio affatto. Dai su andiamo a mangiare.>>
Cole mi prese la mano prima che potessi uscire dalla camera:<< Prima dovresti coprire quei lividi se non vuoi che i tuoi li vedano. Sei già stata fortunata che tua madre non se ne sia accorta per via del fatto che stavi guardando me e avevi i capelli davanti...>>
Presi la pochette con i trucchi e subito iniziai a mescolare fondotinta, correttore e tutti quello che serviva per coprire i lividi:<< Oddio, grazie.>>
Riuscii a coprirli e scendemmo a cena. Finita la cena io e Cole tornammo in camera mia:<< Ti va se prima che vado via fumiamo una canna insieme? Non mi va di fumare da solo stasera.>>
Gli sorrisi:<< Certo. Però andiamo nel parco qui di fronte che poi i miei potrebbero sentirne l'odore.>>
Andammo nel parco e ci sedemmo su una panchina. Mentre stavamo fumando mi sdraiai sulle sue gambe a guardare le stelle. Restammo in silenzio, e dopo un po' il silenzio iniziò a diventare pesante:<< Come mai sei così silenzioso stasera?>>
Cole era in un'altra realtà e si vedeva:<< Scusami non ho capito la domanda?>>
Mi alzai e mi sedetti di fronte a lui:<< Sei silenzioso stasera, c'è qualcosa che non va?>>
Cole sorrise:<< No, no. Mi stavo solo godendo questa pace e la vista bellissima che c'è stasera.>>
Quasi imbarazzata dissi:<< Ma se finora stavi guardando me?>>
Cole arrossì:<< Appunto!>>
Arrossii e mi voltai:<< Dai su smettila...>>
Cole si porse in avanti e mi diede un bacio sulla guancia:<< Non dubitare mai della tua bellezza. La tua bellezza è una delle poche certezze che ho nella vita.>>
Arrossii di nuovo e abbassai il viso per non farglielo notare:<< Grazie.>>
Cole si alzò:<< Okay penso che sia arrivato il momento di tornare a casa. Andiamo?>>
Mi alzai e sorrisi:<< Andiamo.>>
Mi riaccompagnò a casa:<< È stata una bella serata.>>
Sorrisi:<< Anche per me è stata una bella serata, grazie.>>
Ci abbracciammo e Cole mi diede un bacio sulla guancia:<< Ciao piccola principessa. Riposa bene.>>
Risposi:<< Ciao Cole.>>
Andò via ed io tornai in casa ed andai a dormire.
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Il mio angelo scolpito nella nebbia. (Sequel)
RandomEd eccoci ritrovati di nuovo all'inferno. Riuscirò stavolta a cavarmela? Riuscirò stavolta a sopravvivere? La battaglia ricomincia. Nuova vita, nuovi errori, nuove delusioni, nuovi dolori. Non si smette mai di soffrire. Non si rinasce dall'inferno p...