~La mia prima lacrima~

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Cairo 1 maggio 1014

Erano passati 5 anni dal mio incontro con Atem è quel che accadde dopo fu sorprendente diventammo amici. Ogni giorno che passava era come se rafforzavamo una specie di legame. Per di più mi sono fatta anche un altro amico, il suo nome è Mahad, il custode dell'anello del millennio e grande amico di Atem, posso dire che si considerano fratelli.
Per esempio io è Mahad salvammo il principe da morte certa, per via di un morso di un serpente, che lo prese il nostro giovane amico al posto suo.
A quel punto il prescelto per il trono lo aiutò a medicarsi ma il portatore dell'anello del millennio disse che non doveva aiutato che si sarebbe anch'esso avvelenato però Atem disse:" Tu per me avresti fatto lo stesso, perché siamo amici " e se ne andò sfoggiando uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Anche se non si nota molto pure Iside, nell'ombra era molto preoccupata per Mahad, penso ci sia del tenero tra di loro ma questo ovviamente non lo direbbe a nessuno perché sarebbe uno scandalo. Mi ripeteva sempre queste esatte parole come se le avesse imparate a memoria:" Mia cara sorella, l'amore non fa perte delle nostre vite, noi abbiamo un compito ben preciso è questo deve essere portato a termine, tu pensa al tuo che al mio ci penserò io" e come ogni volta rimanevo lì immobile guardando la sua sagoma andarsene, ogni volta non ribatto sapendo che aveva ragione e anche io avevo un compito ben preciso, però non riuscivo a sopportare di vederla così.
Ritornando a noi, oggi non è un giorno come gli altri, oggi sarei ritornata a casa mia perché il mio regno è stato attaccato da dei saccheggiatori. Atem non ha preso bene la notizia, sono giorni che mi evita, ma deve capire che io sono prima di tutto sono una principessa e devo fare il mio dovere. Nei giorni avvenire di questo fatidico giorno stava sempre assieme Mana, una giovane apprendista maga che caso vuole sia la migliore amica del principe. Però ogni volta che li vedo assieme è come se mi si spezzasse il cuore ma non so per quale motivo.
Forse penso che ci sia di più di un'amicizia ...
Era arrivato il momento di partire ma di lui neanche l'ombra, con malinconia salutai tutti non sapendo se sarei mai ritornata in quel magnifico posto. Appena superai le porte della città, venni pervasa ancora da un'altra sensazione mai provata prima, sembrava come se qualcosa dentro di me si fosse rotto e per la prima volta in tutta la mia breve vita, una lacrima solcò il mio viso ma io la scacciai subito perché mia madre mi diceva sempre, prima di passare a miglior vita: " Tesoro mio, tu sei una principessa, una guerriera, una discendente degli dei se mai nella tua vita dovrai piangere fa che sia per felicità è non per tristezza" già per felicità... peccato che l'unica cosa, o meglio dire persona, che mi ha fatto conoscere la felicità mia abbia abbandonata, come tutti d'altronde...

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