i fantasmi non fanno paura solo ai bambini

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Erano vari giorni che Andrea e il suo amico d'infanzia Francesco parlavano della vita.
Ma non era la prima volta che succedeva, lo facevamo ogni volta che ci vedevamo.
Era un ragazzo fragile, pur non notandosi dalla sua statura e questi capelli che sparati in aria sembravano quasi uno apettacolo di fuochi d'artificio.
Sembrava quasi una riccorrenza ogni anno assieme.
Come al suo ottavo compleanno che stavamo parlando di quanto la classe fosse in caduta libera, in un luogo in cui non si tornava più, le superiori.
Ora a ripensarci mi vien da ridere, ma ogni persona ha bisogno dei suoi tempi e dei suoi spazi, ogni persona combatte un nemico che è sempre più grande di lui.
Poi durante le ricreazioni che duravano ore e ore, noi stavamo in disparte a porci domande che per un ragazzino erano la caramella nello scaffale più alto della casa.
Ma ora era lui, che dopo anni che non ci vedevamo si sarebbe presentato alla prima festa di compleanno che avrei fatto a breve.
Quando ero ragazzo odiavo i compleanni perchè li reputavo qualcosa di inutile, dove avrei ricevuto auguri inutili da persone che non avrei mai voluto vedere nella faccia della terra, ricevere regali che avrei tenuto nell'armadio in modo disgustoso e avevo bisogno di stare da solo.
Qualcosa di cui ho sempre avuto bisogno.
Era qualcosa di impossibile da ricevere?
Ma ora sono qui, sopra a questo muro, alto 20 metri, che mi libera da ogni pensiero e che tramite la penna fa volare in aria, aiutata dalla magia di questo foglio di carta, che avrà aiutato milioni di vite prima di me.
Quando guardo giù non vedo la strada, non vedo le auto, non vedo il paesaggio di una campagna, quello che io osservo, sono solo i fantasmi che ho tenuto dentro, quelli che nessuno aveva mai visto, quelli che neanche io avrei voluto vedere e che in momenti annebbiati della mia vita non ho nemmeno visto.
Ogni tanto alimento anche io questi fantasmi senza farmi vedere da Andrea, con qualche mia lacrima, con qualche mio dolore e sofferenza.
E quando un fantasma è così forte da poterti raggiungere, non avrai più le forze per correre.
Dondolavo ogni tanto i piedi e nella mia testa sentivo "Se ti butti farai un favore a tutti" e io ero li, con le braccia che reggevano il corpo e le gambe tremolanti nel vuoto.
Ad un certo punto vedo questa ombra scura apparire fra le altre e avventarsi contro di me con estrema forza e violenza fino a raggiungermi

L'assassino Di Se StessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora