Tutti si voltarono a fissarmi. Probabilmente in quel momento avevo una faccia da pesce lesso o qualcosa di simile.
《Avete lo stesso cognome, che cosa curiosa》disse la professoressa ridacchiando 《Siete parenti, per caso?》
Io mi morsi forte la lingua per non parlare, mentre Shawn rispose, fissandomi: 《No, non mi pare》
E si risedette. Sembrava dubbioso mentre rispondeva.《Bene. Ora che la presentazione è finita puoi sederti. Il tuo banco sarà quello accanto a Swift. Caro, potresti alzarti e indicare il posto alla tua nuova compagna?》 A quel punto un ragazzo che, sia detto tra parentesi, appare l'uniforme di maschile aveva ben poco, si alzò e mi indicò il banco che avrei dovuto occupare.
Ero posizionata in ultima fila al centro, dietro a quel rompiscatole di Evans e tra il ragazzo in piedi e mio fratello.
Ma che posto meraviglioso! -_-
Mi sedetti, sbadigliai e la prof ricominciò la lezione.Quando la campanella suonò la ricreazione divenni per un attimo la ragazza più felice del Giappone.
Durante la lezione avevo avuto il tempo di studiare i miei compagni e avevo riconosciuto diversi componenti della squadra di calcio della scuola: Evans, Nathan, Silvia, Axel, Steve e mio fratello.
In una parola, troppi.Presi le mie cose e mi alzai per sgranchirmi le gambe, quando il turchese mi si avvicinò.
《Ciao. Come va?》Mi chiese《So che questa classe non è il massimo ma ti assicuro che appena inizierai a conoscerci ci troverai simpatici. E lascia stare anche il capitano. Sa essere molto invadente a volte. Approposito, io sono Nathan Swift》e detto questo mi porse la mano.Io la fissai e non feci niente. Lui dopo poco lui la ritirò imbarazzato e la poggiò dietro la testa ridacchiando.
《Scusa.》mi sussurrò. Poi stette zitto. Il silenzio che si creò era piuttosto imbarazzante, al punto che lui decise di andarsene.
《Ciao, ehm... Alys. Ci vediamo dopo》disse mentre raggiungeva Evans.
Io lo guardai mentre si allontanava.La settimana procedette abbastanza bene. I miei nuovi compagni avevano tentato di comunicare con me ma, apparte brevi frasi, avevano fallito miseramente e ci avevano rinunciato.
Detesto legarmi alle persone. Dopo aver perso la mia famiglia nell'incidente avevo deciso di non legarmi più a nessuno per non soffrire più per un abbandono. E poi dipendere da qualcuno mi faceva sentire debole. E io detesto sentirmi debole.
Il venerdì pomeriggio, come ogni pomeriggio che si rispetti, dopo aver visto gli allenamenti della squadra ero andata al campo al fiume. Mi piaceva quel posto: era sempre pieno di bambini e poi i tramonti visti da lì erano uno spettacolo mozzafiato.
Quella volta al campo c'erano due squadre che giocavano tra loro. Mi ricordavano tanto me stessa alla loro età, così decisi di rimanere a guardarli.
Ero immersa nei miei pensieri quando sentii urlare: 《ATTENZIONEE!!》
Un pallone si avvicinò a forte velocità al mio viso e io dovetti solo ringraziare i miei riflessi molto sviluppati e il pesante allenamento che avevo fatto da bambina per essere riuscita a fermarlo.Fissai i bambini che avevano spedito quel bolide e gli risposi: 《Chi l'ha tirato questo?》una mano si alzò timidamente 《Bravo. Era un ottimo tiro. Ma la porta è un po' più in là, non trovi?》 Detto questo lasciai cadere il pallone e lo colpii con un calcio che compì una parabola perfetta ed entrò in porta.
《Ecco》dissi《Esattamente lì》
Sentii sospiri ammirati e sorrisi, poi recuperai la mia borsa e tornai a casa.Solo una cosa mi era sfuggita: Evans e Swift mi avevano vista.
Lunedì la campanella dell'ultima ora era suonata e tutto gli alunni erano usciti. Io ero davanti al cancello e stavo per tornare a casa, ma fui bloccata da Nathan.
《Alys!》Mi chiamò 《Posso farti una domanda?》Non risposi, e lui l'interpretò come un si. Io non lo stavo veramente ascoltando, lo seguivo solamente, notando dopo poco che eravamo al campo. 《Tu giochi a calcio.》
Non era suonata come una domanda, ma piuttosto come un'affermazione di cui si sa già la risposta. Io sussultai.
《No...》mentii, come se non ne fossi certa nemmeno io.
《Sicura?》continuò lui.
《Si. Perché?》chiesi.
Si girò e mi mise un dito sulla fronte. In quel momento i nostri visi distavano pochi centimetri, e io mi imbarazzai non poco, ma non mi spostai.
《Ti abbiamo vista. Io e Mark. Non è vero?》
A quella affermazione vidi Evans avvicinarsi a noi e incrociare le braccia, annuendo.
《Al campo al fiume. Venerdì. Un tiro del genere sarebbe difficile da eseguire per un persona che non ha mai giocato a calcio, non trovi?》Deglutii. Mi avevano incastrata. Così fui costretta a dirgli la verità.
Lui mi guardò dritto negli occhi, come a volermi scrutare l'anima, poi domandò a sua volta: 《Che ne dici di entrare nella squadra?》
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La figlia del ghiaccio
FanfictionE se nella famiglia Froste ci fosse stata una persona in più? E se Shawn non si ricordasse più di lei per colpa dell'autrice della maledizione di famiglia? E se la stessa, un giorno, tornasse per vendicarsi di loro? Entrate per scoprirlo! •#1 nathan...