Back to Neverland

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Destiny era affascinata dalla bellezza dell'isola, sembrava tutto così finto, ma allo stesso tempo vero.

Si erano materializzati in una radura, dal cielo di un'azzurro così intenso da sembrare dipinto e leggera foschia che rendeva il tutto più magico e surreale.

Gli alberi formavano un perfetto semicerchio, dove una parete di roccia interrompeva la formazione della figura intera.

Dal muro di pietra grigia chiara, scendeva una cascata che sembrava non avere inizio e che
Formava un piccolo laghetto.

"Quella è la sorgente della verità, prima di immergerti..."
"Immergermi? Perché?"
"Prima di affrontare il destino che ti spetta devi affrontare un cammino, se così vogliamo chiamarlo, di purificazione..."
"Frena e riavvolgi il nastro, conosco la storia di quella sorgente e funziona solo se sei una persona pura di cuore"
"E tu non lo sei?"
"Non esiste una persona del genere"
"Comunque non ti accadrà niente perché la magia ti aiuterà"

Destiny non si sentiva al sicuro con lui, non sapeva il perché, dopo tutto voleva solo salvare la sua casa e se non era venuto fino a casa sua per cercare il suo aiuto allora cosa voleva da lei?

"Potrei fare prima un giro dell'isola?"
"Perché?"
"Beh se vuoi che risolva questo problema devi farmi fare un giro"

Destiny inizió ad incamminarsi, ma Lupo la bloccó come se avesse paura di voi che avrebbe potuto vedere o scoprire.

"ASSOLUTAMENTE NO"
"Mi dici qual è il tuo problema?"
"Non puoi andare è troppo pericoloso"
"Cosa c'è di così tanto pericoloso!? Un pirata con l'eye-liner?"
"Sei solo una bambina ingenua e presuntuosa che ha dei poteri che non merita e che si nasconde tra i comuni mortali"

Lupo sperava di averla ferita o provocata in qualche modo per distrarla dall'attrazione che l'isola faceva su di lei.
Sapeva perfettamente cosa doveva fare per far sì che riuscisse a raggiungere i suoi scopo che forse non erano proprio così mobili come le voleva far credere.

Destiny, però, non sembró nè arrabbiata nè turbata dalle sue parole.

"Perché non reagisci?"
"Credi seriamente che tu sia la prima persona che mi insulta? Ho imparato a fregarmene degli insulti, specialmente dalle persone che non mi conoscono bene"

Destiny a quel punto non sapeva più che fare, non si sentiva più al sicuro con lui, avvertiva qualcosa di malvagio, qualcosa che prima non aveva percepito.

Sull'isola i suoi poteri erano più forti che mai, ma questa volta non aveva una guida ad aiutarla o forse era quello che pensava.

Iniziarono ad volare intorno a lei delle piccole fatine luminose, ogni una di un colore diverso.

"Scappa, Destiny, scappa"

Le ripetevano le fatine e nel frattempo Lupo, rendendosi conto che tutto ciò gli stava sfuggendo dalle mani cerco di mandarle via prendendo un bastone trovato per terra, rischiando di colpire più volte Destiny.

La ragazza schivava il legno, mentre Lupo con tutta la rabbia che aveva in corpo lo faceva agitare da una parte all'altra.

"Fermati! Sei impazzito per caso?"
"NON ROVINERETE I MIEI PIANI, HO ASPETTATO TROPPO TEMPO"

Destiny decise di seguire il consiglio delle fatine e inizió a correre il più velocemente possibile fino a che non andò a sbattere contro qualcuno.

Destiny's game: the new Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora