Why are you here?

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Destiny si girò verso di lui, quasi come se fosse un gesto forzato dettato dalla cortesia, non fece molto caso al volto dello straniero, ma gli sorrise dolcemente come per scusarsi del fatto che non era una persona molto di compagnia e tornò a guardare il cellulare

"Ciao"
"Non mi dici come ti chiami?"
"Destiny"
"Allora Destiny, non sei una persona di molte parole"

Lei non rispose, sentì una strana sensazione, era maligna, non riusciva a fidarsi del ragazzo nuovo, non voleva guardarlo, non lo voleva vicino, voleva che cambiasse posto.
Iniziò a guardarsi intorno, in cerca di un banco libero per il suo nuovo compagno di classe, ma tutti i posti erano occupati.
In meno di un'ora si erano già formati i gruppetti e le ragazze continuavano a parlare del nuovo ragazzo, erano incuriosite, Destiny era spaventata.

"Non ti fidi di me"
"Non ho mai detto questo"
"Ma l'hai pensato"
"Senti non sono una di quelle ragazze che se le fai gli occhi dolci o le alzi il sopracciglio come stai facendo adesso cade subito ai tuoi piedi..."
"Wo, fermati, arriva al punto"
"Non mi fido di te"
"Beh allora saltiamo la solita, noiosa parte della coppietta sventurata e andiamo al dunque"
"Che intendi?"
"Sapevi perfettamente qual era il mio piano, non volevo fare come Peter che costrinse Wendy a venire sull'isola..."
"Fermo? Che cosa stai dicendo?"
"So tutto di te, della tua famiglia, dei libri, della profezia, Destiny io sono quel Lupo"
"Fermati, anche se parliamo a bassa voce non vuol dire che non ci ascoltino, ne parliamo all'intervallo"
"Okay"

Le lezioni passarono abbastanza velocemente, le domande dei professori erano sempre le stesse

"Come state?"
"Pronti per l'anno nuovo?"
"Raccontatemi dell'estate"
"Spero che abbiate fatto qualche compito perché a breve inizieremo con le verifiche"

Le solite frasi di rito del primo giorno.
Persone spaventate dal fatto che non avevano fatto niente durante l'estate, le ragazze che si raccontano i gossip arretrati e si fanno domande sul nuovo arrivato e Destiny? Era un un trita carne, non riusciva a stare tranquilla.
Non aveva mai avuto a che fare con qualcuno che venisse dall'isola.
I consigli del dragone erano sempre stati di essere sempre nella media: mai voti troppo alti, né troppo bassi, non dare troppo nell'occhio né con le parole, né con il comportamento, né con i vestiti, mai esprimere troppo le emozioni, ma neanche essere apatica.
Era in una gabbia, in equilibrio su un'asse con sotto una piscina riempita di lava e se sbagliava un passo o anche solo un piccolo movimento cadeva nell'inferno.

La paura principale dei suoi genitori era che il governo o qualche pazzo la potesse rapire per degli esperimenti solo perché aveva qualcosa in più rispetto agli altri.

10.50: suona la campanella, Lupo prese Destiny per mano, inizió a correre e la costrinse  a correre a sua volta fuori dalla classe.
Si fermó, guardó in giro e trovó un punto abbastanza isolato e oscuro sotto le scale.

Destiny era più spaventata e agitata di prima, non per il fatto che fossero da soli sotto una scala, non per il potenziale pericolo che fosse stata scoperta, ma perché quel ragazzo venisse dall'isola.

Tutt'ora essa sarebbe dovuto essere un luogo sicuro dove vivere, ma di questo Destiny non ne era più certa.
Sentiva che il suo legame con l'isola fosse riemerso e che potesse sentire tutto l'odio, il rancore e la paura dei suoi abitanti.

Destiny inizió ad aggredire Lupo

"CHE COSA VUOI!? DEVI ANDARTENE MI METTERAI IN PERICOLO SEI PAZZO LASCIAMI IL POLSO"

Destiny si dimenava, urlava.
Lupo allora le prese il viso nelle sue maini e lo avvicino subito.
Destiny per il gesto inaspettato smise di dimenarsi, ma appena si rese conto della vicinanza lo spinse via, Lupo cadde, ma non si fece male, anzi inizió a ridere in modo sarcastico e oscuro.
Lupo si alzó, tentó di avvicinarsi il più possibile, ma la ragazza si allontanava sempre di più così decise di fermarsi e con un ghigno sulla bocca le disse

"Destiny, tu hai paura di me?"
"Si"
"Che palle...odio le persone che dicono la verità e che hanno paura"
"Quindi immagino che non diventeremo migliori amici...che cosa ci fai qui?"
"Odio anche chi è sarcastico e chi fa troppe domande"
"Quindi odi metà dell'umanità...comunque se stai puntando ad una ragazza ne conosco un paio in classe che guarda...se vuoi te le pres..."
"Non punto a una ragazza, punto alla ragazza dell'isola, la nuova Peter Pan, in qualunque modo tu voglia essere chiamata...io punto a te"
"Perché?"
"L'isola ha bisogno di te! Non sarei qua se la mia casa no..."
"Aspetta tu non sei una fata lo percepisco, allora perché abitavi sull'isola? Tutti gli umani erano stati mandati via"
"Allora non l'ha proprio letto quello stupido libro!?"
"So quello che mi hanno raccontato i miei genitori"
"Beh i tuoi genitori non ti hanno insegnato che non si dicono bugie? Perciò perché non dici la verità?"

Destiny's game: the new Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora