LA RINGHIERA NERA

Incuriosito dalla profonda bellezza della ringhiera la toccai, non so se per pazzia o per stanchezza la Ringhiera cominciò ad arrotolare sempre di più fino a quando non divenne grossa come una quercia e dopo essersi straordinariamente ingrandita si illuminò di un blu simile al colore di un lapizzuolo la toccai.
Mi sentii risucchiato al suo interno e vidi tutto nero fino a quando non vidi una luce in lontananza che si avvicinava sempre di più e, quando questa fu vicina, mi sentii precipitare nel vuoto e 'puff!' caddi su una superficie morbida e mi ritrovai in un mondo piuttosto strano: giravano sui prati degli unicorni dei satiri e dei folletti e nel cielo volavano farfalle giganti, api giganti e altri volatili dalle dimensioni sproporzionate.
Gli alberi erano tutti rigogliosi e stracolmi di fiori, nel cielo non v'era una nuvola, tutto tranquillo e pacifico fino a quando...
'Ehi' fece una voce sottile e un po' nasale 'Sei tu?', mi accorsi che affianco a me c'era un esserino di colore arancione, scalzo che mi guardava con aria perplessa capii allora che era un troll anche perché aveva i capelli arancioni sfumati giallo e rosso pettinati a punta.
'Ah bene non se tu Jack' allora si allontano ma io dissi 'Io mi chiamo Jack!' il troll si girò 'Sicuro?!' disse 'Beh, non vedo il motivo per il quale una persona non dovrebbe sapere il suo nome' conclusi 'Okay, seguimi' mi disse ritornati ad ammirare l'ambiente in cui mi trovavo ma... 'PEGASOOOOOOO' urlò il troll 'P-p-Pegaso?!' chiesi sbigottito, sentii uno sbattimento di ali e vidi un cavallo alato dalla pelle bianchissima che stava atterrano proprio davanti a me 'Sali!' mi invitò il troll, un attimo sconvolto sali su Pegaso che nitri' di felicità e partimmo in volo verso Nord.
Attraversammo campagne, boschi incantati, cittadine di folletti e molte altre cose.
Giungemmo, quindi ad un castello dove Pegaso si fermò perché dovevamo continuare a piedi.