||подсолнух|| Ivan Braginski

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«When we were younger
We thought everyone was on our side
Then we grew a little
And romanticized the time I saw
Flowers in your hair»

L'immagine della bambina era nitida nella mente del russo. Bella, sorridente. I vestiti stropicciati per essersi rotolata nell'erba, un girasole nei capelli scompigliati.

Le loro mani paffute strette in una sola, camminando da soli nella grande Mosca, spostandosi tra gli adulti, che brulicavano come formiche tra le strade.

La neve cominciava a cadere, aggiungendosi alla coltre già presente, formando un nuovo strato più soffice e bianco.

Cadeva leggera come una piuma, coprendo di bianco anche il girasole della bimba.

Il russo strinse più forte la mano della (c/c) e cominciò a trascinarla contro corrente verso il laghetto che, per il freddo si era ghiacciato.

(Nome) iniziò a pattinare, nonostante non avesse i pattini ma le scarpe, scivolando di continuo e ridendo ogni volta di più.

Ivan la guardava sorridendo seduto sotto un albero, osservando ogni dettaglio.

La luce fioca che la illuminava, la neve nei capelli o quella attaccata al cappotto e alla gonna, le guance arrossate per il freddo, le labbra rosee che si allargavano in un gran sorriso ogni volta che i loro sguardi si incontravano.

Tutto era perfetto.

Quando finalmente si stancò andò a sedersi infreddolita sotto l'albero accanto all'albino. I suoi occhi violacei la guardavano con la timidezza e l'affetto di un bambino di quell'età, dolce ed ingenuo.

Si tolse la suo sciarpa bianca e l'avvolse attorno al collo di entrambi, stringendo poi la bimba fra le sue braccia, cercando di scaldarla.

Dalle loro bocche uscivano piccole nuvolette di vapore mentre parlavano e la neve scendeva candida su di loro.

"Tu non mi abbandonerai, vero Ivan?"

Chiese poi (nome), guardando la neve che si era depositata sulle sue scarpe, scuotendo i piedi per farla cadere.

In risposta annuì, lasciandosi capire dalla (c/c) che allegra tirò fuori il mignolo.

"Giurin giurello?"

"Da"

Replicò il russo, stringendo il suo mignolo con quello di (nome). Quel lieve tocco fu delicato come i petali di un papavero, in un attimo il contatto si interruppe, lasciando il mignolo dell'albino sospeso in aria.

"Andremo a vivere da qualche altra parte! Tipo un posto caldissimissimo dove ci sono un sacco di girasoli!"

Disse poi la bambina, guardando l'altro che sorrideva all'ingenuità della bambina. Come sarebbe bello poter fuggire dalle guerre...

Poi presero a guardare il cielo che, plumbeo, rappresentava i loro animi travagliati, le loro menti infantili tormentate dalle guerre e dalle battaglie.

Guerre sanguinose, che si portarono con se i loro genitori e, nel giro di un anno, presero con loro l'anima di (nome), lasciando Ivan completamente da solo.

L'unica consolazione era portare un mazzo di girasoli sulla tomba della (c/c), sepolta sotto quell'albero vicino al laghetto.

"Sicuro che ne vuole ancora? È già al sesto bicchiere..."

"Da, voglio ricordarla ancora un po'"

Rispose il russo, scolandosi in fretta un'altro bicchiere di vodka.

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