L'Attacco dei Giganti, Il diario di Riccardo De' Medici

prologo

Ho trovato questo diario di un soldato dell'armata ricognitiva durante gli anni di gloria dell'umanità, più precisamente gli anni 845 e 850. Questo soldato si firma come "Riccardo De' Medici" presunto erede dell'ormai estinta famiglia Nobiliare che ha governato il distretto di Shiganshina per conto del Governo Reale fino alla caduta del Wall Maria nell'845.

Ma prima di esporvi il diario di questo nobile decaduto che racchiude in sè anni di storia da un punto di vista differente e più chiaro rispetto ai libri di storia, farò un breve riassunto del contesto storico e della situazione della razza umana nell'anno 845.

Cento anni prima era comparsa una razza totalmente nuova che si poneva alla cima della catena alimentare, i giganti, subito dopo la loro apparizione la popolazione umana arrivò sull'orlo dell'estinzione, i sopravvissuti riuscirono a costruire tre possenti muraglie circolari alte 50 metri: Wall Maria, Wall Rose and Wall Sina, ognuna delle muraglie aveva quattro punti semicircolari sporgenti rispettivamente a nord, sud, est e ovest dove c'era una forte concentrazione di vita umana che attirava I giganti perciò sui distretti si concentrava la maggiorparte delle difese.

Per quanto riguarda l'esercito del genere umano era diviso in tre rami: il corpo di gendarmeria, che si occupava di preservare l'ordine  pubblico e di proteggere i sudditi del re questo corpo era anche sotto i suoi ordini diretti oltre a essere il più ambito dalle nuove reclute che volevano vivere tranquilli nei territori interni, il corpo di guarnigione, con il compito di rinforzare le mura e proteggere la città a cui essi sono assegnati, e l'ultima era l'armata ricognitiva, questi eroi della libertà erano sempre pronti a sacrificarsi per il bene dell'umanità combattendo i giganti nei loro stessi territori. Ed è proprio nell'armata ricognitiva che si arruolerà questo presunto nobile di Shiganshina, per ragioni non conosciute al momento, ma penso lo scopriremo molto presto.