Gli occhi di Amber si spalancarono, il cuore ebbe un tuffo e per qualche secondo le mancò il respiro. Nina, di fronte a lei, sorrideva. Sapeva che dentro la sua anima c'era più oscurità di prima, grazie al trasferimento di potere di Eddie, sapeva di poter fare molte più cose.
-Vieni con me, Millington, chiacchieriamo un po'.- non appena finì di parlare, la stessa aura violacea, che aveva stretto il collo di Fabian poco prima, avvolse il corpo di Amber e lo fece muovere senza il suo consenso, seguendo Nina che camminava verso la casa. Lei provava a divincolarsi, ma ogni volta la morsa si stringeva sempre di più e dopo alcuni tentativi di spezzare l'incantesimo, si arrese. Il suo cuore cominciò a battere all'impazzata, quando vide stagliarsi davanti a sé la cupa casa col cancello, anche se tentava di contenersi, ma i suoi occhi lasciavano trapelare la paura e quando Nina lo notò sorrise. Arrivate nel salotto, l'incantesimo si sciolse e le due si guardarono per un po' di tempo negli occhi, una con curiosità e l'altra con divertimento.
-Cos'hai da dirmi, allora?- esordì Amber, facendosi coraggio.
-Vieni, siediti.- la invitò Nina, ignorando la domanda, indicando la poltrona di fronte quella dove si era appena seduta. Lei esitò per un momento, poi seguì l'invito dell'amica. O chiunque lei fosse.
-Ti dirò, cara Millington, mi sei mancata.- prima che il cuore di Amber potesse ricominciare ad impazzire, Nina completò la frase - O almeno sei mancata all'altra.- le disse, sorridendo con finta ingenuità.
-Forse se mi lasciassi parlare con lei potrebbe dirmelo di persona.- le rispose Amber, più sottoforma di preghiera che affermazione.
In risposta ricevette una risata.
-Temo che dovrai accontentarti di me, biondina.- non appena pronunciò queste parole, Amber la vide fare una smorfia, come se si stesse trattenendo o resistendo a qualcosa.
-È solo che mi manca. Non mi aspettavo di trovare una simile situazione una volta tornata qui.- cedette Amber, speranzosa che in qualche modo aprendo il suo cuore la vera Nina avrebbe sopraffatto l'Oscuro anche solo per pochi minuti.
-Smettila! Non sono il tuo confessionale!- ringhiò l'amica, in seria difficoltà, combattendo con la prescelta nascosta nel suo cuore.-Lei non può tornare, rassegnati.- gridò ancora, alzandosi dalla sedia, ma cadendo per terra: Nina stava lottando con tutta sé stessa per mettere in salvo la sua migliore amica, ma la nuova potenza dell'Oscuro le impediva di tornare.
-Nina!- esclamò Amber, alzandosi dalla poltrona per aiutare l'amica che tremava per la dura battaglia in corso.
-Dovresti davvero essere più cattiva, Millington.- sussurrò l'Oscuro, dopo aver ripreso il controllo. Nella mano della ragazza comparve del fumo nero che assunse la forma di una lama, con la quale colpì la bionda. Ad Amber si mozzò il respiro, incredula e colta alla sprovvista, restò in ginocchio mentre Nina si rialzava. Guardò la macchia di sangue espandersi sul maglioncino della divisa, con espressione alienata, poi tornò a guardare la ragazza che l'aveva appena pugnalata: due occhi rossi la fissavano, l'espressione maligna e la soddisfazione che esprimevano, le fecero più male della ferita stessa. Portò le mani al ventre, dove era stata colpita, coprendosi di sangue. Del suo sangue. Quello che usciva dalla ferita appena procuratale dalla sua migliore amica. Lacrime di dolore si liberarono dai suoi occhi, mentre a fatica si alzava e raggiungeva la porta.
-Non macchiare i mobili, per cortesia.- le disse Nina, poco prima di vederla sparire oltre il corridoio d'ingresso, con passo arrancante. L'ultima cosa che raggiunse le orecchie di Amber fu la risata compiaciuta di Nina.Con fatica, si trascinò fino ai dormitori. Sentiva le forze venir meno ad ogni passo. Era così doloroso, non la sua ferita sanguinante al ventre, ma la ferita che quell'Oscuro maledetto le stava causando da quando era tornata. Amber non avrebbe mai voluto ammetterlo, ma per una piccola parte desiderava non essere mai tornata. Del resto, se non l'avesse mai fatto non avrebbe avuto la possibilità di salvare la sua migliore amica in tutti i modi a lei conosciuti.
Quasi non ci credette quando si trovò davanti casa Anubis. Afferrò il pomello ed entrò, sempre più debole.
Sentiva la vista oscurarsi e proprio mentre raggiunse il salotto, le forze vennero meno e cadde svenuta a terra.
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Bads-The Dark Side
FanfictionE se Nina fosse tornata? E se la storia di Frobisher non fosse mai esistita, ma la possibilità di diventare cattivi invece sì? L'Osiriano e la Prescelta, alla scoperta di un mondo completamente nuovo: il lato Oscuro. Solo l'amore potrà salvarli dall...