-Bagaglius!-
Mentre la mia valigia si preparava da sola mi fermai a riflettere sul fatto che non avrei più potuto utilizzare la mia amata bacchetta, neppure per fare un incantesimo semplice come questo.
Io, un Purosangue di nobile discendenza, stavo per diventare una delle creature che più odiavo al mondo.
Stavo per diventare un babbano.
-Se non fosse stato per Potter...-
Borbottai tra me e me
-Mi dispiace darti torto principessa, ma la colpa è solamente tua-
Disse Blaise entrando nella camera con il suo sorriso da ebete stampato in volto. Cosa cazzo aveva da sorridere in un momento come questo?
-Non è divertente-
Gli risposi fulminandolo con lo sguardo. Quando avevo raccontato tutto a quello che dovrebbe essere il mio migliore amico non aveva praticamente battuto ciglio, l'unica cosa che aveva detto era stata "Te la sei cercata" e niente di più
-Beh, in qualsiasi caso per quello che vale mi mancherà non averti tra i piedi per un po'-
E così dicendo mi si accollò addosso come una piovra nel tentativo di abbracciarmi
-Ecco che ritorna mamma Blaise-
Gli risposi io alzando gli occhi al cielo e lui in cambio mi scompigliò la mia adorata chioma bionda
-Zabini, cazzo! Non me li devi toccare i capelli, lo sai!-
Ma era troppo tardi, il ragazzo era già scappato fuori dalla stanza ridendo come un idiota.
Abbandonai la mia camera, non prima di aver lanciato un Baule Locomotor alle mie valige, indirizzandole verso l'ufficio del preside.
Mentre camminavo per i corridoi sentii delle voci a me ben note, così decisi di nascondermi dietro ad una colonna e origliare
-Harry non ci posso credere, non c'è un altro modo? Non puoi abbandonarmi qui con Hermione!-
-Hey!-
Rispose la Granger incrociando le braccia sotto al seno e mettendo su il broncio
-Ron, ne abbiamo già parlato, non ho altra scelta-
-Cero che però Silente è stato troppo severo... Obbligarti addirittura a dover vivere con quello, per non parlare delle voci che stanno girando sul suo conto ultimamente...-
-Quali voci Lenticchia?-
Uscii dal mio nascondiglio improvvisato e mi parai di fronte al Pel di Carota squadrandolo dall'alto verso il basso, quest'ultimo sgranò gli occhi per lo stupore
-N-niente Malfoy-
-Sarà meglio-
Gli risposi lanciandogli un'occhiataccia
- Potter, dobbiamo essere da Silente tra meno di 5 minuti, saluta i tuoi amichetti e muovi il culo-
Lo Sfregiato fece un veloce cenno della mano alla Sanguesporco e a Weasley mentre questi ultimi lo guardavano tristemente mentre si allontanava al mio fianco.
Mentre attraversammo i corridoi di Hogwarts non parlammo, non ci guardammo neppure in faccia.
Una volta arrivati davanti all'ufficio del preside bussammo alla porta e Silente ci aprì; questa volta non c'era traccia della McGranitt e degli altri professori, eravamo solamente noi tre.
-Entrate pure ragazzi e datemi le vostre bacchette-
Ubbidimmo senza dire una parola
-Bene, ora prendetevi per mano-
-CHE?-
Esclamammo io e Potter all'unisono. Adesso, va bene tutto ma che cazzo frulla per la testa di quel vecchio? Come ho già detto, sono sempre più convinto che sia impazzito
-L'incantesimo non ha effetto se non siete uniti-
Rispose lui alzando gli occhi al cielo; così, dato che Potter non muoveva un muscolo, decisi di agire io. Non fu così tremendo, anzi, era una sensazione quasi piacevole, anche se non lo avrei mai ammesso ad alta voce
-Ora chiudete gli occhi, e, quando li riaprirete, vi ritroverete a Londra, buona fortuna-
Buona fortuna un corno, stupido vecchio.
Fu tutto molto rapido, Silente sussurrò qualche parola in una lingua a me sconosciuta e non appena finì mi sentii come se fossi stato svuotato e una scarica elettrica mi attraversò tutto il corpo, anche Potter stava provando le mie stesse sensazioni, dato che tremava come me.
Quando riaprimmo gli occhi le nostre mani erano ancora intrecciate, così sciogliemmo immediatamente quel contatto ed io cominciai a guardarmi intorno, ma dove cazzo eravamo finiti?! Altro che appartamento, questa era una topaia!
-Ma che cazzo...-
-Già, casa dolce casa insomma-
Mi rispose il moro con ironia
-Beh, sempre meglio del sottoscala dove vivevo-
Aggiunse con un'alzata di spalle
A questo punto esplosi
-PREFERIREI MILLE VOLTE DORMIRE SOTTO UN PONTE PIUTTOSTO CHE VIVERE IN QUESTO SCHIFO! MA TI SEI GUARDATO INTORNO? E' TUTTO LERCIO E IMPOLVERATO!-
Okay Draco, calmati, inspira ed espira, così, bravo.
-Malfoy piantala di fare la checca isterica, disfa il tuo bagaglio e dammi una mano a pulire questo porcile-
-Ma sei scemo per caso? Io sono un nobile, non una casalinga, e guai a te se mi chiami ancora checca isterica!-
-CHECCA ISTERICA-
Si mise ad urlarmi contro quell'imbecille. Dopo neanche due secondi gli saltai addosso e cominciai a prenderlo a pugni, mentre lui mi graffiava con le sue maledette unghie. Eravamo uno sopra l'altro, avvinghiati, ad azzuffarci. Dopo un buon quarto d'ora ci ritrovammo sdraiati sul pavimento a pancia in su, uno di fianco all'altro cercando di riprendere fiato; lui con un occhio nero ed io con il labbro spaccato
-Sai-
Cominciò lui
-Forse era meglio quando ci lanciavamo incantesimi a vicenda, era molto meno doloroso rispetto a questo-
-Per una volta sono d'accordo con te, Potter-
-Dato che dovremo stare insieme per un po' vorrei sapere se le voci che girano a scuola sono vere-
Mi disse il moro girando il viso verso il mio e guardandomi negli occhi, facendosi improvvisamente serio
-Quali voci Sfregiato?-
Gli risposi annoiato
-E' vero che sei gay?-
Spazio autrice:
Ciao a tutti! Ecco qui il terzo capitolo, spero che la mia storia vi stia piacendo, come sempre se vi va lasciate qualche commento :)
STAI LEGGENDO
Together for Strength//Drarry
HumorE' l'ultimo anno ad Hogwarts per Harry Potter e Draco Malfoy e i due si comportano ancora come se avessero 5 anni, lanciandosi maledizioni a vicenda per i corridoi della scuola di magia. Silente è disperato e non sa come risolvere la situazione, qua...