anxiety.

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Pareva così ovvia la risposta,sentivo un peso sullo stomaco e una brutta sensazione.
Dovevo assolutamente parlarle prima che lo facesse in altra persona.
Mi misi a sedere sul letto e socchiudendo gli occhi aprii il telefono,era passata da poco la mezza notte e la casa era popolata dal silenzio.
Irene era andata a dormire da un po'  e sembrava aver passato una bella serata o almeno così sembrava.
L'idea che ormai avevo in testa da un po' di tempo andava messa in atto,anche se sembra che non crescano mai loro sono anche più avanti di noi domani mattina racconterò tutto,tutto.
Questa sensazione di poco contatto con mi a figlia...mi uccideva dentro.
Il fatto che lei non sapesse nulla di ciò che è stato mi faceva sentire una mamma da poco.
Io con mia figlia non voglio questo tipo di rapporto,voglio che mi reputi una spalla su cui appoggiarsi.
Perché io ci sarò sempre,sempre.
Okay adesso vado a dormire così che io domani o per lo meno tra poche ore io sia fresca per parlarle.
Cosa potrei dire?proprio non lo so.

Spazio autrice
Capitolo molto corto ma ci sta su
Spero
Love u
-La sofy🌙

He is not bad boy|lorenzo ostuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora