Truth.

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Beh non mi dici nulla?ti ho preparato i pancake per colazione dovresti essere felice?" Cercai di rompere un silenzio mite.
"Non sono dell'umore mamma"mi rispose aggressiva mia figlia.
Le prime ribellioni.
Sono così dolci i bambini.
"Pensa se non ti avessi preparato la colazione a quest'ora mi avresti accoltellato"ironizzai la situazione solo per metterla di buon umore intendiamoci,non ero intenzionata a scherzare,avevo troppa paura.
"Allora cosa mi racconti?"le chiesi con voce roca.
Niente,non disse assolutamente niente,è così strana ultimamente è come se ci fosse una barriera tra noi due e se provassi a romperla ho paura che non ne sarebbe felice.
La vedo spenta come se una persona si potesse accendere o spegnere con l'interruttore.
"Ho da dirti una cosa"dissi sicura di me.
Non rispose ma non ho tempo da perdere,che sia questa la mia occasione?lo spero per davvero.
"Fin da quando sei piccola racconti alle tue amiche che sono una super mamma,con dei superpoteri,solo perché faccio tutto da sola.
So che sei una ragazzina intelligente sai che non hai un papà a supportarti eppure sei forte e non ci fai più caso...il fatto è che il tuo papà è  in città,ti ricordi quel ragazzo che credi molto simpatico e gentile,quello con la quale ho quasi litigato davanti alla scuola,è lui,è successo tutto molto in fretta anche se stavamo insieme da un po' e quando ha scoperto che eri in arrivo si è spaventato,questo è"dico quasi rassegnata.
so di aver fatto un errore sto parlando ad una bambina di 6 anni fatti da pochissimo che il padre l'ha abbandonata,però preferisco che sappia la verità,lo capirà è una bambina avanti per la sua età.
"Mamma?"mi disse lei con voce molto bassa e quasi sul punto di lacrime.
Ho sbagliato.
Non dovevo.
Le ho detto tutto troppo presto.
L'ennesimo errore,sono fottutamente un genio.
"Irene..scusami ma dovevo era più forte di me"
"Perché non me lo hai detto?"mi chiese triste.
"Non pensavo ce ne fosse mai occasione,Lorenzo non è una grande persona e speravo che tu non avessi mai occasione di frequentarlo,però è tuo padre quindi è giusto che tu lo conosca"cercai di spiegare.
Irene si avvicinò a me e mi abbraccio,dopo qualche secondo mi sussurrò all'orecchio un semplice"grazie mamma"che mi riempì il cuore di gioia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 25, 2019 ⏰

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He is not bad boy|lorenzo ostuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora