21☆

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Né Jungkook
Né Jimin
Quella notte dormirono.

Entrambi non fecero altro che farsi continue domande senza alcuna risposta, senza verità.

Girandosi e rigirandosi nel proprio letto bianco, non riuscirono a chiudere occhio.

Jimin era frustrato dalla situazione.

Il legame con Jungkook era immenso, tanto quanto il potere di Hoseok di frantumare la relazione.

Jungkook era tentato dall'andare a cercare Jimin anche in piena notte.

Avevano entrambi provato cose che non ebbero mai sentito sulla propria pelle.

Gli sguardi, il bacio, i passi, tutto.

Mancava tutto.

Ora c'era un problema.
Jimin non poteva rivolgere parola a Jungkook, a me no che Hoseok non li vedesse.

Ed era difficile.

Quella notte il dolore fece spazio alle lacrime, promettendosi, ognuno di loro, che la situazione si sarebbe sistemata.

La mattina fu più straziante della notte.

Andare in accademia con alle spalle quello che era successo poche ore prima, con un odio profondo, e con una voglia di riconciliarsi assurda.

A passi lenti, trascinando i propri piedi i due ballerini entrarono in accademia.

Jimin fece in modo di non farsi vedere da Jungkook, il quale lo cercava disperato, senza risultato.

Finchè non arrivó il suo maestro dai capelli rossi, a portarselo nello studio.

«Jungkook!  Nel mio studio ora!»

🐱🐱🐱

mi annoio

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