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Jungkook solo dopo si rese conto che Jimin non c'era più.

Si recó dove lo portava l'istinto.

I suoi piedi presero a camminare da soli, senza una meta, come guidati.

Il cielo con le sue nuvole e il sole con i propri raggi stavano guidando Jungkook dalla sua metà.

Il vento, la brezza.

La luce, il buio.

La gelosia, l'orgoglio.

L'amore, l'essenza.

Il moro non si rese conto di ció che aveva fatto, e volle spiegarlo a Jimin, dirgli la verità.

Si ritrovó in mezzo a molti alberi, piante, fiori.

Era lo spazio dedicato alla contemplazione dell'accademia.

Sotto di lui un vasto sentiero di marmo lo conduceva a delle panchine, con Jimin lí seduto.

Il moro cominció una leggera corsetta, fino ad arrivare dietro al biondo.

Sospiró.

«J-Jimin?»

Il biondo, quasi con le lacrime non si giró.

Jungkook decise di mettersi vicino a lui.

«Che ci fai qui? E Tae?»

Disse geloso.

«Li ho lasciati»

«Tranquillo»

Disse il moro con la mano sulla spalla dell'altro.

Chσcσlαtє wíngs❣ • ӄօօӄʍɨռ •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora