- 28 - HYSTERIA

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"Pronto?"
risposi con tono affettato e diffidente.
Identità del numero chiamante sconosciuta.

"Zahkarj?"

"Dipende da chi lo chiede"

"Sono Edora"
rispose la voce femminile dopo una breve esitazione.

"E perché mi stai cercando Edora?"
domandai sorpreso aggrottando la fronte.

"Lo sai che non lo avrei mai fatto se non fosse stato importante.
E sai anche che sto rischiando molto."

Potevo dire tutto di quella donna, ma non che non fosse astuta e perspicace.
Nonostante tutti i nostri trascorsi, apprezzai la sua discrezione.
Linee sicure o no, era sempre meglio non parlare di argomenti delicati al telefono.
E se era arrivata a contattarmi, doveva esserlo senz'altro.

"Vediamoci al porto tra mezz'ora.
Ti aspetto sottocoperta sulla mia barca, è la SailAway "

"Ci sarò"

"Edora?
Ci sei ancora?"
chiesi lo stesso, convinto che avesse già riattaccato.

"Si"
rispose semplicemente, come se fosse ancora in linea ad attendere che chiudessi io per primo.

"Non porterai anche lei, vero?
Leda intendo..."
mi sincerai.

La mia era una domanda puramente retorica, ma tenni lo stesso a puntualizzarle che la mia posizione in merito non era variata.

Non rispose.
Sentii il suo respiro farsi più pesante per qualche attimo sul microfono della cornetta, poi un clic metallico mi avviso' che aveva interrotto la comunicazione.

Cosa mi aspettavo?
Una sfuriata come ai vecchi tempi?
Con gli anni aveva imparato a controllarsi e a comportarsi con una fredda e misurata calcolatezza.
O forse speravo di stimolare indirettamente qualche sua confidenza, uno sfogo magari, su di lei?
Se fossi stato onesto con me stesso avrei ammesso che mi mancava come l'aria e che non avevo mai cessato di pensarla.
Ma non potevo permettermelo di raccontarmi la verità della mia vita che altrimenti avrebbe perso di ogni significato.

________________________

"Guardia, devo vedere la mia tutor.
Ora."
scandii con autorevolezza.

L'uomo si avvicinò alle sbarre e fu costretto ad alzare la testa di almeno una trentina di centimetri per raggiungere il mio sguardo.
"Ora non ha tempo per visitarti"

"Forse non ci siamo intesi.
Forse hai percepito un tono vagamente interrogativo,
ma hai frainteso.
Non era una domanda, la mia,
ma un'affermazione"
chiarii.

"Ragazzino, intanto non ricordo di averti concesso il lusso e la confidenza di darmi del tu.

Intanto.

Poi per quello che me ne frega poteva essere il cazzo che vuoi tu.
Perché che fosse una domanda o un'affermazione, la mia risposta rimane invariata: la tua tutor non può venire da te ora.
Ha di meglio da fare"

"Oh capisco.
È impegnata con il nuovo arrivato"
sibilai fingendo comprensione.

"Ecco bravo, l'hai capita finalmente"

Porca puttana.
Era con quello stronzo.

Lui non figurava nell'elenco dei giovani rampolli licantropi da esiliare, perciò, nonostante avessero dovuto accettarlo perché aveva dato di matto, si era trattato solo di una proforma temporanea ed erano già in procinto di liberarlo.
Ieri aveva già ottenuto un permesso in libera uscita con obbligo di firma ed oggi sarebbe stato definitivamente rilasciato con un finto obbligo di rendersi reperibile a controlli periodici.

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