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Quel giorno Amber cercava solo spiegazioni dall'ex migliore amico. Perché quei toni freddi, perché quelle reazioni acide, perché non aveva sorriso al suo abbraccio..

Si avvicinò piano e gli mise una mano sulla spalla porgendogli un cono gelato al cioccomenta: il gusto della pace da quando entrambi ne avevano memoria.

<Cos'è questo?> chiese lui prendendolo,
<Una scusa per l'abbraccio non gradito> rispose lei,
<Era gradito...> sussurrò lui mettendosi una mano tra i capelli,
<Hai reagito malissimo> continuò lei cercando il suo sguardo
<Non ho reagito male per te, ma perché tutto il tuo profumo di biscotti al cioccolato, vaniglia e unicorni era soppresso dal suo da giocatore di football. Abbracciavo lui, non te. Sei diventata una cosa sua Amber, ormai gli appartieni...> concluse voltandosi.

Amber aveva le lacrime agli occhi, non poteva immaginare che l'unica persona che nel mondo la consolasse sempre era anche la prima a ferirla.

Era distrutta. Le ginocchia a terra sbucciate per la caduta, il sangue che macchiava l'asfalto e le lacrime che scioglievano il trucco.

Alzò la testa con la forza di dire solo un'altra cosa...

-1 PESCHE!!
Cosa dice Amber a Cam?
HAHAHAHAH
non lo saprete mai!
(o almeno finché la mia carissima Sofia non verrà sotto casa a minacciarmi)

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