Capitolo1:
Berlino, 13 Luglio 1942
-Mamma sono a casa!- gridai appena entrai nella nostra villa. Sono Emma Litz, ho 16 appena compiuti e vivo a Berlino, in pieno centro. Sono figlia del Comandante Litz e ho due fratelli: il più grande Karl di 19 anni, tenente delle SS e la minore Angelica, di 10 anni una piccola peste, anzi la mia piccola peste.
-Tesoro come va?- chiese mia madre.
-Tutto bene, ma cos'è tutta questa confusione?- le domandai con aria perplessa.
-Oh tesoro non ricordi? Stasera c'è la festa organizzata da tuo padre per il suo nuovo lavoro!- disse con un filo di eccitazione nella voce. A quel punto me ne ricordai: mio padre era passato da un lavoro di dislocamento qui in città, per gli Ebrei ovviamente, a dirigere un campo di concentramento in campagna e, proprio per questo, ci saremmo dovuti trasferire in una casa vicino al campo di lì a poco.
-Oh, già. Beh vado in camera mia ci vediamo più tardi!-
-A più tardi.- sorrise. Iniziai così a salire le scale quando qualcuno di mia conoscenza mi afferrò la gonna e mi abbracciò le gambe.
-Indovina chi è?- disse una vocina tenera alle mie spalle.
-Mmh, non saprei... non sarà per caso una bimba tanto tenera di nome Angelica?-
-Forse...- disse correndo avanti a me e abbracciandomi. Amavo i bambini, probabilmente perché Angelica era la più piccola di casa e mi ero presa cura di lei assieme alla mamma.
-Ti voglio bene Emma.- mi ripeté abbracciandomi più forte.
-Anche io piccolina. Scusa, ma adesso voglio andare a riposarmi un po' per stasera. Ci vediamo più tardi.- le risposi dirigendomi verso la mia camera.
Le 19. Orario perfetto quando hai gente a cena che nemmeno conosci. E' proprio a quell'ora che iniziarono ad arrivare persone, da comandanti, a tenenti, a semplici soldati. Insieme a una valanga di ufficiali vidi mio fratello.
-Karl! Karl! Fratellone!- lo chiamai. Avevo sempre avuto un bellissimo rapporto con mio fratello: era sempre stato il mio punto di riferimento quando avevo bisogno, mentre io per lui sono sempre stata la sua sfera di cristallo, fragile e da proteggere.
-Emma! Mi sei mancata tanto! Tutto a posto? Angi come sta? E Lisa?- mi chiese tutto d'un botto.
-Allora: si, tutto a posto, Angi sta benissimo e sicuramente vuole vederti e Lisa, beh anche lei sta bene- risposi. Lisa era la mia migliore amica, avevamo sempre condiviso tutto e, ironia della sorte lei e mio fratello si erano innamorati. Mio fratello però l'aveva lasciata, non perché non l'amava più bensì perché doveva trasferirsi al campo di concentramento di Bergen-Belsen in aiuto delle truppe tedesche, diventando poi tenente. Era quindi chiaro che il suo interesse verso Lisa si facesse ancora sentire.
-Sono felice che stiate tutti bene.- disse dolcemente.
-Karl, ti trovo, come dire più uomo. Sì più uomo e diamine, non ci vediamo da 8 mesi.-
-Già, probabilmente sono cambiato... Vieni Emma, ti presento alcuni miei amici, alcuni dei quali verranno assieme a noi al nuovo campo gestito da papà.- disse.
Dopo numerose presentazioni come "la figlia di Herr Litz" a persone che non conoscevo e non conoscerò mai, a vari parenti finalmente ci fermammo per un momento a prendere da bere.
-Ora ti devo far conoscere il mio migliore amico, il tenente Kotler. Non ti aspettare alcun trattamento speciale, è un ragazzo freddo, ma gentile, sa quello che fa.- mi disse. Non che mi interessasse qualcosa, sarebbe stato uno come tanti altri.
-Non ti preoccupare Karl, non mi interesserà per niente.- iniziò a cercarlo tra la folla.
-Eccolo! Micheal!- lo chiamò mio fratello. Un ragazzo molto alto e slanciato si girò e mi sorrise. -Micheal, questa è mia sorella Emma. Emma ti presento il tenente Micheal Kotler.-
-Piacere.- dicemmo all'unisono stringendoci la mano come due uomini d'affari. Micheal era una ragazzo alto, magro, occhi azzurri e capelli biondi, molto bello ed affascinante.
-Scusatemi Karl, ma ora dovrei proprio andare. Emma è stato un piacere. Ci vediamo al campo.- disse girandosi e andandosene. Se solo avessi saputo cosa sarebbe successo di lì a poco tempo.
ANGOLO DELL'AUTRICE: Salveeee. Bene ecco il primo di una che spero sarà una lunga storia che vi appassionerà. Fatemi sapere cosa ne pensate con una breve recensione. Bacioo :* -Marta<3