Sono le 11 del mattino, e come ogni giorno, io e Julie ci incontriamo al bar all'angolo tra la 11°e la 12°.
Ci sediamo al nostro solito tavolo senza fiatare.
Sono necessari altri 5 minuti affinché le nostre funzioni cognitive si riprendano dalla serata precedente, solo a quel punto ci è concesso sfilare gli occhiali da sole, di cui ci serviamo per mantenere una parvenza di dignità. Dopo tutto è normale svegliarsi con una faccia di merda avendo dormito poco più di tre ore e ricordandosi a mala pena 1 terzo della serata.
Ci scrutiamo a vicenda per qualche minuto per stabilire a quali livelli l'alcool ci abbiamo ridotte la sera precedente e in fine scoppiamo a ridere all'unisono.
-"Hai propio una faccia di merda Ash" , la solita delicatezza di Julie.
-"Bhe non devi esserti guardata allo specchio questa mattina, perché nemmeno tu sembri assomigliare a un raggio di sole" sorrido sarcastica.
Mery, la cameriera, ci viene incontro con un'espressione beffarda e appena raggiunge il nostro tavolo, sfoggia uno dei suoi sorrisi più falsi.
-"Dormito bene ragazze?" domanda divertita, più a se stessa che a noi.
Conto fino a dieci, alzo lo sguardo al cielo e mi rinfilo gli occhi da sole. Non è giornata Mery.
-"Splendidamente Mery, grazie per averlo chiesto" risponde Julie dopo essere entrata in modalità combattimento.
Afferra un cappuccino mezzo pieno, abbandonato sul tavolo affianco al nostro, ci affonda la sua sigaretta e con un sorriso compiaciuto lo porge a Mery.
-"Butteresti questo per me?" le domanda educatamente, con l'espressione di chi solo volendo, ti costringerebbe a berlo.
Amica mia ti voglio bene, ma non so come la gente riesca a trattenersi dal riempirti la faccia di pungi, quando l'arroganza prende il sopravvento.
Julie si rimette gli occhi da sole e sfila il telefonino dalla borsa, Mary mi guarda incredula, e io a mio malgrado scoppio a riderle in faccia.
Mi prendo qualche minuto per ricompormi.
-"Scusaci Mery, Julie si è alzata con il piede sbagliato questa mattina" fulmino J con lo sguardo, ma lei è troppo impegnata a guardare il telefono e non lo nota neanche.
-"Prendiamo due caffè macchiati, Scusaci ancora." congedo Mery il più in fretta possibile, prima che la vena che ha sulla fronte esploda e Julie oltrepassi il limite nuovamente.
-"Devi darti una calmata, o non ci permetteranno più nemmeno di bere un caffè qui dentro" la bacchetto com'è mio solito fare, e insieme scoppiamo nuovamente a ridere.
In pochi minuti Mery torna con i nostri caffè, guardandosi bene di non avvicinarsi troppo a Julie. Cerca perfino di evitare il suo sguardo per paura di ritrovarsela in faccia la sigaretta questa volta invece che nel cappuccino.
La ringrazio con un cenno del capo e in pochi secondi si dilegua.
-"Con chi sei tornata a casa ieri sera?" Julie mi guarda perplessa.
-"Non sei simpatica J" le rispondo mentre cerco di reperire una seconda bustina di zucchero per il mio caffè.
-"Ti ho lasciata davanti al Milion Ash, aspettavi Josh, non ti ricordi?"
Cazzo Josh.
Un brivido mi pervade lungo tutta la schiena e il panico si impossessa di me.
Inizio a ricordare a frammenti la sera precedente, sicuramente l'alcool mi ha aiutato a cancellare parecchi momenti, forse importanti.
STAI LEGGENDO
My Best Friend's Boy
Teen FictionAdesso è qui davanti a me, vorrei saltargli al collo, baciarlo come quella notte in riva al mare, riuscire a capire come abbiamo potuto permettere al tempo di allontanarci così. Ma non è né il momento né la situazione adatta per farlo. Trevor mi gua...