Julie, brutta stronza, appena pronuncio la domanda i suoi occhi cominciano a brillare.
Fa la finta tonta, ma non vedeva l'ora che gli facessi questa domanda, probabilmente aspettava solamente il momento in cui me ne fossi resa conto.
-"Allora, chi è?" la incito a rispondermi prima che la mia immaginazione superi il limite dell'impossibile.
Lei china la testa da un lato, si avvicina al tavolo e comincia a parlare a bassa voce.
-"Trevor, si chiama Trevor" vedo i cuoricini che le escono dagli occhi, mi viene da vomitare "Non ti ricordi?Lo abbiamo incontrato fuori dal Milion, mentre quel coglione di Josh si faceva desiderare come al suo solito.."
L'unica cosa che riesco a ricordare è Josh che si avvicina al parcheggio del Milion, a bordo della sua Tesla, e da li in poi la mia attenzione è totalmente compromessa.
-"Io non mi ricordo di nessun Trevor, per quanto mi riguarda potrebbe essere frutto della tua immaginazione! Ma arriva al punto, che avete fatto?" non ho il minimo ricordo di questo Trevor, ma la curiosità mi sta già divorando.
Da quando io e Josh ci siamo allontanati mi drogo delle attività sessuali della mia amica qui presente per tenere i bollenti spiriti sotto controllo e non finire nel letto del primo che capita.
-"Bhe quando mi hai incivilmente mollata in un parcheggio alle quattro della mattina - sguardo fulminante - Trevor si è proposto di accompagnarmi a casa, e il mio tasso alcolemico ne era molto felice. Credo di avergli vomitato in macchina almeno un paio d volte in poco più di 100 metri, mentre lui da gentiluomo mi teneva i capelli. Non si è nemmeno lamentato per la macchina te ne rendi conto?" vedo riflessi nei suoi occhi degli unicorni che saltellano su nuvole di zucchero filato, mi sembra di vedere me stessa poco più di un mese fa, cazzo si è già bevuta il cervello.
-"Taglia corto principessa, non voglio i dettagli della tua solita eleganza, ti ha portata a casa oppure no?" sono abituata a tenere la testa a Julie mentre vomita, e non ci tengo ad avere un nuovo ricordo che la ritrae mentre rimette nella macchina di uno sconosciuto nella mia mente.
-"Non esattamente - sorriso compiaciuto a 32 denti con tanto di sbattuta multipla di ciglia - mi ha portata a casa, ma non a casa mia" scoppia a ridere maliziosa e io le vado dietro come una cretina.
-"Ci sei andata a letto? Ma se nemmeno ti reggevi in piedi?" stupida, perché l'ho lasciata in quel parcheggio, sono davvero stupida oltre che una pessima amica.
-"Non ci sono andata a letto, per chi mi hai preso?" ride da sola alle sue parole, la solita puttanella , e lei ne è consapevole.
-"Casa mia era troppo lontana, e a quel ritmo saremmo stati sommersi dal mio vomito ancor prima di arrivarci. Trevor abita a pochi isolati dal Milion così mi ha proposto di fermarmi da lui. Mi ha portata in braccio fino al suo appartamento, mi ha spogliata e mi ha messa a letto. Non mi ha nemmeno sfiorata, abbiamo solo dormito...nello stesso letto" ecco nuovamente quegli occhi a cuoricino.
Non riesco a ricordarmi la sua faccia, ma il suo nome non mi è nuovo.
-"Mi vuoi far credere che uno sconosciuto ti porta a casa sua, mentre sei completamente priva delle tue capacità di intendere e di volere, per farti SOLO dormire nel suo letto?" presentatemi questo ragazzo, dev'essere per forza l'uomo della mia vita.
-"Esattamente Ash, a differenza dei ragazzi con cui vai a letto tu, ce ne sono alcuni che non pensano solamente a scoparti. - questo è un colpo basso stronzetta - Questa mattina mi sono svegliata da sola nel suo appartamento, c'era un biglietto con il suo numero di telefono. Diceva che era dovuto uscire per lavoro, e di chiamarlo se mi andava" sorride compiaciuta, come una ragazzina al suo primo appuntamento.
-"O forse è dovuto correre dalla sua fidanzata" non sappiamo nemmeno chi sia questo tipo, e nei suoi occhi vedo già petali di rose e una chiesa in lontananza.
-"Sei proprio una stronza Ash!"
"Bhe comunque ci sta raggiungendo, potrai valutare con i tuoi occhi di chi stiamo parlando" quel sorrisetto compiaciuto, glielo strapperei dalla faccia se solo non le volessi così bene.
-"Bene, vediamo questo galantuomo di cui ti vanti tanto" concludo con una smorfia per dimostrare il mio completo disaccordo.
Trevor. Trevor. Trevor.
Sei da qualche parte nella mia testa ma non riesco a trovarti.
Provo a ricordare qualcosa della sera precedente, ma tutto ciò che ricordo di quel parcheggio, siamo io Josh e la sua macchina, che ci allontaniamo dal Milion lasciandoci tutto alle spalle.
Per quanto pessima io possa sembrare devo ammettere di non ricordarmi nemmeno della presenza di Julie in quel parcheggio, devo aver bevuto davvero troppo ieri sera.
Sono intenta a fumare la terza sigaretta della mattinata, mentre cerco di associare un volto al nome "Trevor" nella mia mente, quando Julie inizia a sorridere inebetita guardando alle mie spalle.
Ci siamo, un'altro coglione che ha bisogno di una raddrizzata.
Inizialmente noto solamente la sua camminata convinta, e devo ammetterlo, un fisico niente male.
Trevor si avvicina ed è quello il momento in cui i nostri sguardi si incrociano.
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My Best Friend's Boy
Teen FictionAdesso è qui davanti a me, vorrei saltargli al collo, baciarlo come quella notte in riva al mare, riuscire a capire come abbiamo potuto permettere al tempo di allontanarci così. Ma non è né il momento né la situazione adatta per farlo. Trevor mi gua...