IL MIO POSTO

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Esistono solo due cose che mi fanno sentire viva, saltare sugli alberi o correre senza una metà precisa con la mia moto.

Ora, in questo momento, quale delle due può aiutarmi?

Forse nessuna delle due, sai perché?

Sono stanca di dover per un attimo vivere, e subito dopo tornare nel mio oblio, ma dopotutto c'è un'altra cosa che mi può aiutare.

Ho promesso a Gregor di non farlo più, ma ora ne ho assolutamente il bisogno.

Senza aspettare nemmeno più alcun minuto, afferro velocemente le chiavi della moto e con urgenza esco di casa.

"Gregor, ci sei?"

Niente, silenzio totale, ciò vuol dire che sono sola nei paraggi, questo è un bene.
Salgo sulla moto, e a tutta velocità sfreccio in un sentiero sconosciuto al resto del Mondo.

Un posto isolato, che per un certo senso è stato il mio posto di svago, quel posto che ti porta in un luogo tutto tuo,.senza regole o problemi da affrontare.

Correre con la mia amata moto mi aiuta a liberare la mente , a sentirmi libera dai problemi, dal dolore, da tutto ciò che mi circonda.

Sfreccio tra gli alberi, un sentiero molto pericoloso con la moto da percorrere, ma il pericolo ad oggi non mi fa alcuna paura.

Dopo qualche minuto freno così forte da inalzare un "onda" di terra, sono solo all'entrata composta da.due alberi ormai molto vecchi, a forma di arco, che già l'odore di motori e di benzina si fa sentire nelle mie narici.

Scendo dalla moto e con sguardo agghiacciante,osservo uno ad uno i volti tanto conosciuti che si presentano davanti a me.

"Signori e signore, guardate chi abbiamo il piacere di rivedere, la nostra cara e amata Brook, o tesoro quanto ci sei mancata, non è vero Maya?"

Con fare annoiato osservo Maya la.troia del posto nonché anche lesbica, avvicinarsi a me.

Questa ragazza essendo lesbica, la da anche  ai ragazzi, anzi penso che abbia anche avuto una cotta per me...bleah che schifo.

"Oooh amore da quanto non.vieni a trovarci?"

Mi domanda Maya correndo ad abbracciarmi, senza.che io ricambi, la scosto bruscamente dal mio corpo, ho sempre odiato gli abbracci.

"Ryan sempre a farsi i cazzi altrui  vero?
E poi Maya smettila di chiamarmi amore, o la prossima ti uccido."

Minaccio quella sottospecie di ragazza, ma lei nonostante le mie minaccie continua a cercare di aver un contatto con me.

Stancata dal suo comportamento infantile, l'afferro per il collo ed inizio a lasciar una lieve pressione.

Maya inizia a sentir mancare l'aria e cerca in tutti di dimenarsi dalla mia presa ferrea, quasi al limite di ossigeno lascio il collo di Maya.

"Se provi un altra volta a riabbracciarmi giuro che ti uccido seriamente."

Lei annuisce e con la.coda tra le gambe , scompare dalla mia vista.

"Non sei cambiata di una virgola ."

Afferma Ryan dandomi una pacca sulla spalla.

"Sono o non sono la vostra "ANIMA NERA"?"

Domando con un sopracciglio alzato, guardando tutti volti che mi capitano a tiro.

"Giusto, giusto la nostra anima nera è immutabile, caso mai è la cattiveria ad inalzarsi."

Tutte le persone.accanto a noi scoppiano in una fragorosa.risata, tutti tranne me, io con fare annoiato, lancio un'occhiataccia a Ryan, e se le occhiataccie potessero uccidere Ryan sarebbe ormai seppellito.

"Ok,ok-ahaha- smettila di guardarmi in quel modo vorrei vivere per almeno per altri cinquant'anni-ahaha"

Sbuffo, uno più rincoglionito dell'altro, ma in che cazzo di manicomio sono andata a finire.

"Ahah, si è così divertente da farmi venire il voltastomaco...sai Ryan puoi fare divertire loro, ma se con me il tuo umorismo non si placa, ti punto questa sulla gola e non mi faccio alcuno scrupolo a premere il grilletto, e questo lo sai meglio di chiunque altro."

Affermo puntandogli la mia pistola sulla tempia.

"Ok, ok hai ragione ma abbassa quel coso, dalla mia testa."

Con cautela abbasso la mano e infilo la pistola nella tasca posteriore dei jeans.

"Adesso non rompete, sono venuta qui solamente per correre, ora chiama Ronny e digli di prepararmi la mia bimba."

Ordino a Ryan, indicandogli con il cenno del capo, il casotto dove si trova la mia adorata ferrari nera.

"Vedo che la voglia di comandare non ti è passata..."

Contasta Ryan con un sorrisetto malizioso sul volto, ho sempre saputo che ha un debole per la mia parte "cattiva", ma ciò non è niente io sono peggio di  quello che sembro.

"Se è per questo non mi è passata neanche la voglia di vederti morto."

Con espressione finto-impaurito si allontana per eseguire i miei ordini.

"Brook vieni Ronny ti aspetta nel capannone, ha una cosa da dirti sulla tua BIMBA."

Urla Ryan dopo qualche secondo, marcando l'ultima parola.
Al che con apparente calma mi dirigo al capannone, forse sarebbe stato meglio non entrare.

"Cosa cazzo è successo alla mia ferrari?"

Ronny con sguardo di scuse mi mostra un biglietto bianco, di un bianco sporco più che altro antico, assomiglia molto
alle pagine del...diario di mio padre?

Con fretta e furia strappo dalle mani quel foglio dalle mani di Ronny e leggo la frase tanto conosciuta del foglietto.

"SE TIENI ALLA VITA, SOLO LA VENDETTA TI DARÀ LA GIUSTA RICOMPENSA".

Questa è la stessa frase che mi ripeteva ogni giorno Gregor da quando lo conosco,
ma ciò vuol dire che Gregor sa che sono qui, e questo è un grosso problema.

"E non è tutto Brook ."
Mi avvisa Ryan un pó impaurito, tremolante si sposta di lato mostrandomi l'inferno.

.........
Ciao ragazzi/e,
Spero che fino a questo punto vi sia piaciuto.
Bye✋

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