Non so cosa io stia pensando in questo momento, ma so per certo che sono incazzata nera con una persona in particolare.
"Gregor".
Urlo come una pazza appena uscita dal manicomio, sbattendo con forza le mani sulla porta della casa di Gregor.
Uno, due...dieci pugni ma la porta continua a rimanere chiusa, presa dalla rabbia mi preparo per sferrare un pugno fortissimo quando la mia mano non colpisce più la porta, ma qualcosa di più morbido.
"Finalmente! sei una testa di cazzo so che non vuoi che vada in quella merda di posto, ma non hai alcun diritto di rovinarmi la mia auto."
Urlo così forte che sento la gola andarmi a fuoco, urlo senza prendere fiato , fino a quando Gregor mi afferra per le spalle e mi sbatte a muro.
Cerco in tutti i modi di divincolarmi, ma nonostante i miei duri allenamenti Gregor è pur sempre il mio maestro ,conosce ogni mia fottuta mossa.
"Primo calmati, secondo perché sei tornata in quel posto avevi promesso che non ci saresti tornata-"
Interrompo bruscamente la sua noiosa parlantina, affermandogli...
"Sai per certo che non mantengo mai le promesse.""E terzo io non ho fatto un cazzo, sono stato tutto il tempo a dormire e se ci permetti vorrei tornare a rifarlo."
In quel momento mi sento spaesata, non so che dire, che fare, ma sono pur certa che quella frase voglia significare qualcosa.
"Se non sei stato tu cosa significa questa cazzo di frase, se non sbaglio è il tuo "detto".Affermo.
Il foglietto che qualche minuto fa era sulla mia macchina, Gregor lascia la presa sulle mie spalle, e afferra il foglietto leggendolo.
"Non so cosa voglia significare, stai attenta Brook, sai che nonostante i tuoi allenamenti non sei immortale ti puoi sempre far del male o peggio ancora ti lascio all'immaginazione."
Mi spiega il vecchio strappando in mille pezzi il foglietto.
"Ahh non è finita qui, quel foglio sono super sicura che appartenga al diario di mio padre, lui aveva un diario speciale con una copertina moderna, ma le pagine no, esse erano speciali perché erano antiche.
Mio padre mi diceva sempre che le cose antiche sono quelle più importanti, e quelle pagine sono difficili da dimenticare sia per il colore sia per la loro bellezza."In quel momento vedo Gregor impallidire, e subito dopo correre nella vecchia cantina, dopo inizialmente ci allenavamo con le pistole.
Estrasse una mini chiave da dietro un vecchio libro tutto impolverato, ed apre un piccolo baule fatto interamente di legno.
All'interno del baule ci sono tanti fogli, ognuno con una frase incisa."Cosa vuol dire questo Gregor?"
Gli domando ad un certo punto annoiata dalla situazione che si stava presentando.
"Forse te lo dovevo dire prima, forse te lo dovevo mostrare prima, ma avevo paura di quello che potessi fare, non è una situazione da prendere alla leggera.
Loro sono persone pericolose, persone senza cuore, e so che pensi :bhe anche io sono così: ma non è così Brook, loro sono peggio, sono come sol dire la reincarnazione del male."Mi rivela continuando a guardarmi negli occhi ciò vuol dire che non sta mentendo.
Di questa rivelazione non ho per niente paura, forse Gregor ha ragione io dovrei stare in allerta, ma il mio lato come dire "spericolato" mi invoglia a scoprire chi sono queste teste di cazzo che continuano a mandare minaccie a Gregor e adesso pure a me.Velocemente corro fuori dalla casa, mi volto solo una volta, per controllare se Gregor mi stesse seguendo, e sfortunatamente fu così.
Per seminarlo prendo la rincorsa e con un salto mi arrampico ad un ramo, fino a raggiungere la cima dell'albero e nascondermi tra le centinaia di foglie.
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Il Sapore Della Vendetta
RomanceBrook smith un passato terribile alle spalle, la sua parola chiave:vendetta. Un tempo credeva in tutto ciò che gli veniva detto, ingenua, simpatica soprattutto felice. Una felicità destinata a durare ben poco, un sentimento che viene ben presto tram...