4·°· Precious ·°·

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Jungkook era tornato ogni giorno in quella lavanderia per incontrare di nuovo il ragazzo con i capelli rosa, destando sospetto ma anche felicità alla madre.

"Finalmente fai qualcosa di utile Jungkook, invece di stare tutto il giorno a rischiare l'osso del collo con quello skateboard."

Si, Jungkook andava sullo skateboard, qualcosa che ancora non sapeva Jimin.
Molte cose ancora non sapeva di Jungkook.

Era un ragazzo abbastanza solitario, ma quando era a suo agio poteva fare amicizia anche con i cespugli (forse da ubriaco..come quella volta.)

Aveva costantemente i capelli neri, come il suo armadio, pieno di jeans stretti, unica eccezione,  le sue amate magliette bianche.

Jungkook uscì da casa sua con una cesta mezza piena di vestiti, neanche tutti sporchi, per dirigersi verso la lavanderia, sperando che Jimin si trovasse lì.

Spinse la porta e sentì gli ormai familiari campanellini ad ogni movimento di questa e si guardò intorno non trovando nessuno.
Cazzo.

Lasciò con poca delicatezza la cesta sopra una delle lavatrici quando si accorse della presenza di un frutto.
Di un albicocca più specificamente.

Si avvicinò e c'era una piccola cordicina intorno ad essa, nell'altra estremità un bigliettino.

Era un bigliettino del suo Jiminie giusto?

Lo prese.

"Jungkook ah, sai che il tuo hyung balla, vienimi a cercare"

Oh..quindi Jungkook doveva andarlo a trovare in una sala da ballo, semplice visto che c'erano solo due strutture nella loro cittadina.

Con la fortuna che assisteva Jungkook, ovviamente nella prima scuola non c'era Jimin, ma dei bambini che lo guardarono incuriositi, osservando l'albicocca che aveva in mano.

Erano circa le 5 quando Jungkook finalmente arrivò alla sala da ballo giusta e si fiondò dentro, assistendo al paradiso.

Era lì jimin, che ballava in una stanza piena di specchi, con dei pantaloncini e una maglietta larga che svolazzava ad ogni movimento, lasciando molto spazio all'immaginazione.

Jimin lo vide entrare nella stanza e gli offrì il più bello dei sorrisi continuando a danzare anche con la conosciuta presenza del ragazzo, che si era seduto ad ammirarlo.

Vide i movimenti fluidi ed aggraziati del rosato, era come l'acqua e Jungkook non riusciva a staccargli gli occhi da dosso.

Finalmente Jimin si fermò (voleva veramente si fermasse?) e si girò verso Jungkook correndo da lui e abbracciandolo forte.

"Kookie..Finalmente ci incontriamo di nuovo" Disse il ragazzo sedendosi sopra le gambe di Jungkook, che si godeva la presenza e il calore del ragazzo.

"Jimin..Stavo uscendo matto, non ti incontravo più" gli sfiorò la guancia. "Mi sei mancato tanto e..non avevo il tuo numero e-"

Jungkook fu interrotto da delle labbra morbide e che gli erano mancate tanto.
Strinse forte il ragazzo sentendo la sua piccola ma perfetta figura.

Sorrise mentre Jimin gli riempì di bacini il viso, quanto poteva essere prezioso?

Finalmente si rialzarono, Jungkook tenendolo per il braccio.

"Jungkook..Voglio insegnarti a ballare, vuoi?" Chiese con gli occhi dolci e irresistibili, erano una trappola.

"Ma certo" rispose posando un ultimo bacio sulle labbra del più basso, per poi baciargli la fronte delicatamente.

Jimin sorrise e iniziarono a ballare, ballare e ballare, finché entrambi si ritrovarono a riposare per terra dopo un paio di ore.

"Adesso posso prenderlo il tuo numero?"

"Certo" Jimin rise e Jungkook sentì le farfalle allo stomaco.

Altro che farfalle, erano elefanti.

"Jimin cosa siamo?" Chiese Jungkook.

"Mmm..per adesso ci piacciamo giusto? Per diventare qualcos'altro forse dovresti portarmi in qualche appuntamento" sorrise Jimin, facendo il carino.

"Domani, che ne dici?"

"Perfetto"

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SI, NON VEDO L'ORA DI SAPERE COME ANDRÀ IL LORO APPUNTAMENTO.
E VOI?
Ok scappo.

Benny was here

(Fake love e tear, arte)

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