Bloody money (pt2)

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Comprai un bel po' di vestiti, una console nuova e giochi a non finire, un nuovo letto, delle nuove reti e altri oggetti per abbellire e modificare un po' lo stile del mio appartamento così da svecchiarlo un po'. Quando tornai a casa era ora di cena e quindi chiamai un ristorante cinese e mi feci portare l'ordine a casa e senza neanche aspettare un minuto lo divorai velocemente e senza problemi.
Decisi quindi di andare a scrivere un po', ma a causa di ciò che avevo mangiato,mi addormentai di nuovo e questa volta con la faccia sulla macchina da scrivere che era diventata un comodissimo cuscino.
Questa volta sognai un piccolo appartamento con tre persone che ridevano e chiacchieravano fra loro, fumavano un sigaro tranquilli e giocavano a poker con facce sorridenti. Però questo bel quadretto durò poco perchè uno dei concorrenti, quello più vicino alla cucina, si alzò e prese un martelletto per la carne. Si girò verso gli altri due e con ferocia, simile ad un leone che azzanna una gazzella, li uccise prendendoli a martellate e rompendo le ossa del collo e della mano per poi buttarsi di sotto dal tetto. Neanche il tempo di vederli meglio che subito diventarono di nuovo denaro, vile denaro.
Cercai di svegliarmi, ma non ci riuscii, dovetti aspettare di vedere altre tre scene piene di sangue ed incidenti orribili e misteriosi prima che mi squillò la sveglie e mi svegliai di soprassalto. Scesi di corsa e andai quindi a comprare un giornale e quelle strane morti erano davvero successe. Ancora traumatizzato andai, non so come, alla mia banca e con agghiacciante orrore scoprii che avevo ancora 20 milioni di euro, nè centesimo in più né centesimo meno. Volevo urlare, ma la mia bocca si era bloccata. Non riuscivo a spiccicar parola, tremavo ed ero pallido.
Alla fine capii quel patrimonio erano soldi del diavolo, che al posto di felicità, salute ed ogni cosa bella per gli altri, lui mi regalava soldi come se fosse grato con me che li spendevo e portavo alla morte le altre persone.
All'inzio ero titubante, non volevo più spenderli e causare morti assurde e insensate. Ripresi a lavorare, ma alla fine era troppo monotona quella vita e perciò decisi di nuovo di usarli e continuare finchè non mi sarei sentito felice. Beh ancora adesso li sto spendendo e forse voi sarete i prossimi a morire per me?​

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