Se fosse stato pomeriggio sapevo bene dove andare, ma ora con quel buio tutto mi sembrava troppo uguale così simile che potevo esser benissimo fuori dallo stesso supermercato o trovarmi in una delle celle frigorifero. Feci altri due passi portando sempre avanti le miei mani, così da orientarmi con il tatto evitando le stupide scene che si vedevano nei film horror, dove il protagonista inciampava e cadeva a terra facendo una quantità di rumore assurdo. L'unico problema era che toccai qualcosa che però il mio tatto non aveva mai provato. Si era qualcosa di strano, respirante, infatti potevo sentire alzarsi ed abbassarsi del suo petto, ma non gli batteva il cuore. Capii subito che ero davanti ad un vampiro, né ebbi totalmente la certezza quando vidi i suoi occhi rosso sangue fissarmi nei miei, facendomi accapponare la pelle e indietreggiare istintivamente appoggiandomi al muro. Gli occhi rossi si stavano avvicinando, ma io non potevo allontanarmi. Ero con le spalle al muro. Mentre vedevo la mia orrenda vita passarmi davanti come un piccolo film in bianco e nero, il mio cuore continuava a pompare sangue al mio cervello, ma egli non voleva lavorare dato che non mandava informazioni alle gambe di muoversi o altro, mi fece solo dire con tono ormai arreso
" Cazzo "
Riuscii a vedere quest'ultimo aprire quella famelica bocca, facendo uscire un rivolo di sangue che cadde a terra. Era la mia fine, le gambe non si muovevano, ero nel panico più totale ma non mi sarei mai aspettato che il vampiro mi dicesse
" Amore della mamma, sono io Emily "
Al suono della sua voce le mie gambe cedettero e caddi a terra, ormai inerme come un bambino piccolo. Infatti avevo gli occhi verdastri pieni di lacrime che mi solcavano quel viso poco maturo e con qualche pelino di barba. Lei si avvicino dolcemente al mio collo con movimenti molto sinuosi e veloci. Neanche pochi secondi era con il ginocchio sinistro a terra, una mano dietro la mia nuca e i denti che erano così affilati e sottili da parer coltelli sul mio collo. Io ero inerte e piangevo come una bambina.
" La mamma ha tanta fame,per favore fammi nutrire di te "
Disse con un tono di voce troppo dolce che non riuscii a scansarla, infatti la guardai di nuovo in faccia che ormai aveva perso tutta la sua esteticità. Aveva rughe sulla fronte e non solo, anche odore molto agre di corpo putrefatto e alcuni vermi gli uscivano dalla guancia destra. L'unica cosa rimasta umana erano i suoi capelli nero corvino lunghi fino alle spalle.
" Per te mamma ogni cosa "
Dissi cercando di chiudere gli occhi ma non feci in tempo, dato che neanche finii la frase che ella squarciò il mio collo con quei denti facendo cadere a terra un pezzo di pelle che inizio a muoversi e a perder sangue, che insieme a quello lasciato cadere da mia madre dalla foga di bere, si unì in un unico fiumicello che percorse un breve tratto per poi cadere nelle tubatore.
Dopo il famelico spuntino mia madre mi guardò e per compassione mi sollevò in aria con la sua mano che aveva lunghe unghie nere, sporche di fango e sangue e come se stesse spezzando un rametto di un albero mi ruppe il collo con un sonoro Crack, dicendomi con lacrime sangue che gli uscivano dagli occhi
" Non ti farò soffrire, quindi ti uccido mio piccolo angioletto così da non sapere che vuol dire questa sete tremenda, cosa vuol dire uccidere i propri cari o amici..mi dispiace che la mamma sia diventata così,mi dispiace. ".
Finite queste parole tornò nel buio e scomparve dal mio corpo ormai privo di sangue ed agonizzante, dato che stava sopraggiungendo la morte.
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Storielle Horror
HorrorUna raccolta di storielle horror, che vanno dal grottesco al più semplice ansiogeno. spero vi piacciano.