Dark Vision

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  Una voce nel profondo dell'oscurità della mia camera mi ha fatto svegliare. Il cuore batte violentemente, il respiro è affannato, le mia articolazioni e muscoli sono ancora addormentati.
"Cazzo.."
Respiro ancora pesantemente e lo sguardo va verso il fondo del letto, niente, poi verso l'armadio ed ancora nulla.
Decido quindi di urlare, spostandomi verso il muro che sta dietro il mio letto, anche se avviene con difficoltà dato che i muscoli non rispondono.
"Fatti vedere"
Nessuna risposta, poi un altro rumore di porta chiusa, mi giro e la porta che lascio SEMPRE aperta è davvero chiusa. Gli occhi si abituano al buio e i muscoli ora riprendono a funzionare, il sangue inizia a circolare meglio. Devo scendere, mi dico fra me e me, guardando attorno e notando la spada che tengo sempre dietro la porta.
"Devo arrivare lì e prenderla"
Sibilo a me stesso, buttandomi giù dal letto e inizio a correre verso la spada, ma qualcosa non va. Perché non mi muovo di un centimetro? Pensai vedendo che non mi stavo avvicinando alla spada e alla porta.
Una voce, roca e profonda da dietro le spalle mi dice
"Al buio tutto quanto prende forma, ma spesso è solo una illusione. Altre volte no." Lo sento sorridere, altare dietro il mio collo e poi lo sento così vicino a me, sono sicuro che sta praticamente con la faccia vicino al mio orecchio. Lui continua " molti di voi possono pensare che anche quelle volte sia solo una finzione, uno scherzo della vostra mente. Altri invece cercano di capire"
Il battito che si era prima fermato ora riprende il suo straziante ritmo, tum tum tum, facendo eco alle parole di quella cosa che ho così vicina.
"Merda" dico sussurrando e strettamente digrigno i denti e maledico il mio sogno leggero.
Lo sento spostarsi verso l'altro orecchio e qualcosa di freddo, glaciale si poggia sul mio petto, poi riprende il suo discorso
"Alcune volte il non sapere è meglio del sapere, ma altre invece più vedi meglio è per te. Spesso chi non sa o meglio chi non vuole conoscere continuando a non vedere, può fare una brutta fine. Però anche a chi vede può succedere ciò, dato che non è detto che si possa salvare..muahahah"
La sua risata, la sua fottuta risata mi ha fatto gelare il sangue, che non sta più correndo nelle mie vene. Sento la mancanza di ossigeno, la vista si offusca e le gambe tremano soprattutto quando quella cosa mi dice "e tu che tipo sei? Perchè voglio mangiare un anima saporita e non macchiata dalla paura"
A quel punto ormai i neuroni non si connettono più, parte l'istinto di sopravvivenza o comunque quell'azione che si attiva in queste situazioni, fuga o attacco. Decido di girarmi e vedere chi è o cosa è, ma neanche il tempo di girarmi che un dolore lancinante al corpo mi fa urlare e cadere a terra.
"Cazzoo"
Il dolore, no non è dolore o meglio non è un dolore umano, è come se qualcuno ti grafiasse l'anima con 3 unghie lunghe e più taglienti di un coltello.
Sono a terra, sono caduto in ginocchio, mentre lui sta dietro di me che continua ad ansimare.
"Sono fottuto" dico a me stesso, stringendo la mano destra, formando un pugno che sbatto violentemente contro il pavimento, ormai non ho più vie di fuga o altro.
Squilla la sveglia e mi alzo, ho sognato? Si sicuramente ho sognato. Guardo allo specchio e ciò che vedo mi fa capire che è davvero successo, ho 5 graffi sul petto profondi, che si sono chiusi.
"Cazzo ed ora? Morirò vero? " 

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20, 2018 ⏰

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