Parte terza- Una giornata al quanto strana

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È sabato.
Mi sveglio e noto che sono le 6.30 e perciò decido di prepararmi prima così sarei passata da casa di Alessandra.
Mando un messaggio ad Ale
Io: Ehi, alle 7.30 passo da te.
Dopo mezz'ora risponde
Lei: si certo, casa mia è aperta per te.
Io: ahahah okay. A dopo
Lei: a dopo stupida.

....

Nel mentro optai per un jeans poco strappato e una maglietta non troppo scollata perchè ovviamente mio fratello è al quanto geloso e indossai le mie adorate Vans.
Finito di prepararmi, sono le 7.15 prendo lo zaino, le chiavi di casa, esco e mandò un messaggio ad Ale
Samantha>Alessandra
Io: Ehy, sto arrivando.
Visualizzò ma non rispose.
Arrivai e mi aprì.

Mi siedo sul suo letto scompigliato e ci iniziammo a parlare cose su cose.
Si fecero le 7.45 e andammo a scuola però sfortunatamente lei va allo Sciascia e io al Bufalino, però avevamo la fortuna di abitare vicino.

....
Pov's Davide

Vado a casa di Danilo, mi apre, salgo le scale e noto la camera di Samantha aperta, ma sopra il letto c'è un libro o meglio dire un diario. Lo apro, prendo una pagina a caso e leggo il titolo “Un sogno da avverare ” e dopo finito di leggere noto l'orario e vado a scuola, ma entro a seconda ora solo per chiamare una persona che si occupa dei suoi disegni.

Pov's Samantha

Arrivai a scuola e dopo un pò uno con la panda bianca arrivò con la musica aumentata al massimo. All'inizio non capivo chi fossi, ma dopo un pò capii che era LUI.
Mi girai di fretta ma mi notò subito e mi chiamò. Le mie compagne restarono un pò allibite dal ragazzo che mi chiamò.
Mi sentì un pò in imbarazzo ma mi chiamò più volte e andai verso esso.
Lui: ehy buongiorno, finalmente ti ho incontrata!!
Io: ciao, eh già.
Lui: eh dai su sciogliti un pò! Non essere sempre così rigida.
Io: Non sono rigida, è che...
Lui: Cosa?
Io: nono nulla di importante.
Lui: va bene
Io andai dalle mie compagne quando ad un tratto mi prese dal polso e mi rifece girare verso da lui e sussurrando all'orecchio mi disse: a fine orario fatti trovare davanti Mi gusta; io chinai il capo e andai dalle mie compagne.
Loro: ehi ma chi era costui? È un porcooo
Io: ahm.. Ahm.. È il mio ragazzo. E lo so che è un porco, ma È MIO.
Loro: ei amica stavamo solo giudicando bene
Io: si certo vi capisco però tranquille nessun problema
Suona la campanella ed entriamo
Sono le 11:10 ed uscimmo e come mi abbia detto Davide mi precipitai davanti Mi Gusta. Dopo 15 minuti me lo ritrovo davanti il locale con l'auto.
Davide: dai su sali
Io: perchè devo salire?
Davide: ti fidi di me?
Io: NO
Davide: Andiamoo non fare la rigida e sali!
Io: ahm... uffaaaa ti odioo!
E salgo in macchina.
Io: dove mi porti?
E non risponde
Io: odio quando le persone non rispondo e odio specialmente te
Davide frena bruscamente e dice: Ma la smetti? Vedi che ho capito che ti piaccio!..
A quelle parole tremai
Continuò
..e non puoi negare la verità!
Io: ma chi io? Può mai piacermi uno sbruffone antipatico come te? Nhaaaa non mi conosci ancora dopo molti anni.
Davide: sicura che non ti conosca bene?
Io: più che sicura bello mio.
Lui con un ghigno si mise a guardare la strada e mi portò in un posto da me sconosciuto.
Io: dove siamo?
Davide: in un posto dove credo ti piacerà!
Scendemmo dalla macchina e salimmo le scalinate fuori l'edificio. Entrati, all'interno vedo da una parte tante scale e un portinaio al servizio. Dopo vidi Davide parlare con esso e gli diede delle chiavi.
Entrammo in una stanza arredata e girai le stanze concentrandomi su una scatola piena di quadri. Alzai i quadri e non credevo a ciò che stavo vedendo!!
Io: Davide, ma questi sono i miei disegni!
Davide: lo so!!
Io: ma come mai sono qua dentro?
Davide: beh sognavi che per una volta al mondo amassero i tuoi disegni e credo che già li amano facendomi mostrare un contratto.
Io: cosa? No.. Non posso!
Davide: perchè non puoi? Era questo il tuo sogno
Io: si certo è questo il mio sogno. Ma poi aspetta, come fai a sapere del mio sogno da realizzare? Per caso... hai letto il mio diario?
Davide: quale diario?
Io: Davide non voglio che mi leggano il diario e specialmente tu non dovresti leggerlo. E andai via amareggiata.
Scesi le scale e mi diressi fuori l'edificio dove mi incamminai in mezzo alla strada cercando qualcuno che mi portasse a casa.
Dopo un c'era uno che si fermò e mi diede un passaggio.
Io: grazie per potermi dare un passaggio
Xxx: ma figurati
Io: piacere Samantha!
Xxx: piacere Christopher, ma puoi chiamarmi anche Cris!!😉
Io: ahm va bene
Christopher: dove abiti?
Io: Via purgatorio
Dopo molta strada arrivammo
Io: grazie mille
Christopher: di nulla
Io: ciao
Christopher: no aspetta... Ceh volevo dire se ti farebbe piacere se qualche sera usciamo. E se vorresti ci scambiano i numeri così ci sentiamo.
Io: certo va bene. Gli diedi il mio numero di telefono e ci salutammo ed entrai in casa ma quando mi girai mi spaventai!!

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